queste sono parole che vogliono ricordare (perchè è l'unico modo per tentare di non ripetere) quello che è stato, solo 15 anni fa l'ultimo massacro compiuto ai confini della civile europa.
quello che è successo è noto, o comunque facilmente reperibile in rete.
personalmente vorrei ricordare questa strage parlandovi di alcune donne che sono sopravvissute.
potete vedere degli stralci di interviste su
www.6donnesole.eu/IL_DOCUMENTARIO.htmlquello che hanno vissuto sulla loro pelle è un orrore degno dell'horror più spinto. in una settimana sono stati uccisi, massacrati, più di 8.000 persone, per lo più uomini, all'interno di quella che era stata proclamata zona protetta onu.
non sono qui per puntare il dito contro i caschi blu, nè contro gli olandesi, ne tantomeno contro i serbi. ma non si può tacere!
e come potete vedere da quei pochi minuti di video, nemmeno le donne in questione puntano il dito contro nessuno. i serbi non erano tutti "nemici". al contrario, molte di loro sono state aiutate a scappare proprio dai serbi dissidenti (chiamiamoli così). non tutti gli olandesi hanno responsabilità dirette, sebbene non abbiano potuto o saputo proteggere la popolazione civile che era sotto la loro ala di sicurezza.
mi colpisce la dignità con cui la vecchina si toglie il fazzoletto dalla testa, per farsi tagliare la gola senza intralci. quello che mi colpisce è l'estrema rassegnazione con cui ti viene snocciolato, come fosse un rosario, l'elenco degli uomini uccisi in ogni famiglia. e quegli sguardi che ti bucano gli occhi e l'anima mentre le senti dire "magari fossi morta anche io".
questo non è un post splatter, che di sangue ce n'è stato fin troppo.
e non è un post che vuole far versare lacrime, quelle lasciamole ai perbenisti.
ma per favore, l'11 luglio almeno, per un giorno soltanto, dedichiamo un pensiero a questi nostri vicini (la ex jugo confina con l'italia), distanti qualche ora di mare o di terra. dedichiamo un pensiero a chi ha visto, poco tempo fa l'orrore di una guerra sanguinosa, barbara, incivile. di cui ancora oggi vediamo chiare le conseguenze (uranio ovunque, donne violentate, uomini uccisi, famiglie distrutte, ordine sociale e culturale devastato, povertà dilagante, dignità calpestata)
l'italia ha scelto di non recepire la direttiva comunitaria che istituiva il giorno del ricordo di queste vittime civili ed innocenti. ma non credo ci sia bisogno di una righetta su un calendario per questo. lo sdegno, la curiosità, l'interesse, lo schifo parte dal cuore. quello che è importante e che dovremmo imparare è non scambbiarlo per odio. è non radicalizzare un sentimento, è non dimenticare. perchè, se già non lo siamo, saremo un giorno genitori, e ai nostri figli dovremmo insegnare una cultura diversa, un diverso modo di considerare le cose, per far si che davvero possa essere MAI PIU'