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Aggiornamenti metodo Di Bella

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nibiru
view post Posted on 10/7/2010, 15:59




Metodo di Bella, aggiornamenti
A cura del dottor Giuseppe di Bella - 5 luglio 2010

In poco più di un anno sono stati pubblicati su riviste medico scientifiche internazionali recensite da Med-Line www.pubmed.gov/ alcuni casi di tumori maligni non operati , né sottoposti a chemio o radio , ma totalmente e stabilmente risolti solo con Metodo Di Bella (MDB).-reperibili anche sul sito ufficiale www.metododibella.org
Con www.pubmed.gov/ si accede a Med Line , digitando” Di Bella G. Neuro Endocrinol Lett” si evidenziano le seguenti pubblicazioni di guarigioni complete di tumori solidi con MDB. (Non ci sono in oncologia precedenti di tumori solidi non operati e completamente risolti da una terapia medica , chemio o anticorpi monoclonali)

Di Bella G, et al.Complete objective response of neuroblastoma to biological treatment.Neuro Endocrinol Lett. 2009;30(4):437-49.
Di Bella G et al, Complete objective response of oesophageal squamocellular carcinoma to biological treatment, Neuro Endocrinol Lett. 2009;30(3):312-21.
Di Bella G, Complete objective response to biological therapy of plurifocal breast carcinoma..Neuro Endocrinol Lett. 2008 Dec;29(6):857-66.

Queste pubblicazioni hanno probabilmente indotto l’organizzatore del congresso mondiale di oncologia a invitarmi a presentare una relazione.

Allego l’invito

Da: Michael [mailto:[email protected]]
Inviato: giovedì 18 marzo 2010 13.14
A: posta @giuseppedibella.it
Oggetto: 124-Oral Presentation Opportunities at BIT's 3rd World Cancer Congress 2010, Singapore

BIT’s 3rd World Cancer Congress 2010
Time: June 22-25, 2010
Venue: Singapore EXPO, Singapore
Theme: Health Science without Borders
Website: www.bitlifesciences.com/cancer2010/

Dear Dr. Di Bella G,
I have previously emailed a formal invitation of BIT Life Sciences' 3rd World Cancer Congress, but I have not yet received a reply. To ensure that you do not miss out, I extend my invitation to you again to express my sincere wish for your participation in this congress to move the anti-cancer research & care agenda forward.
Based upon your great contributions to the study and research on cancer, you are expected to take part in BIT Life Sciences��?3rd World Cancer Congress (WCC) with the theme of Health Science without Borders, which will be held from June 22 to June 25, 2010 in Singapore EXPO, Singapore. On behalf of the Organizing Committee, it’s our honor to welcome you to give a speech at the conference.

Da: Michael Guo [mailto: [email protected] ]
Inviato: martedì 18 maggio 2010 7.33
A: Metodo Di Bella
Oggetto: Re: R: R: 's 3rd World Cancer Congress 2010, Singapore
Priorità: Alta
Dear Dr Giuseppe Di Bella,
We welcome you to participate the conference and it is honor that you could deliver a lecture at the conference. We are pleased to inform you that you are entitled to be our speaker for Track 5-10: Clinical Update on Combination Cancer Therapy And I enclosed the Invitation Letter from WCC-2010 Organizing Committee, please kindly find.
In a chance, would you please confirm your information via www.bitlifesciences.com/cancer2010/member_reg.asp ASAP keep your presentation slot.

Ho accettato l’invito , mandando la relazione allegata che è stata sottoposta alla verifica del comitato scientifico , formato da eminenti ricercatori , tra cui il premio Nobel Andrew Schally. La relazione è stata accettata , inserita nel programma del congresso e pubblicata agli atti dello stesso di cui allego alcuni dati

BIT's 3rd World Cancer Congress (WCC)-2010

Theme: Health Sciences without Borders

Time: June 22-25, 2010

Venue: Singapore EXPO, Singapore
Digitando www.bitlifesciences.com/cancer2010/
si accede alle varie sezioni del congresso , Cliccando sulle sezioni ( Track) si evidenziano i titoli di tutte le relazioni .La mia è reperibile a: Session Name: __Track 5-10: Clinical Update on Combination Cancer Therapy

Title: Biological Oncotherapy According to The Di Bella Method (DBM), With The Synergic Use of Somatostatin and/or Octreotide, Bromocryptin and/or Cabergoline, Melatonin, Retinoids, Vitamins E, D3, and C, Chondroitin Sulfate, Calcium, and Minimal Apoptotic, Non Cytolytic Doses of Cyclophosphamide or Oncocarbide. Rationale of The DBM, and Results of 553 Cases of 29 Different Histotypes.

Dr. Giuseppe Di Bella
Cancer Biotherapy
Specialist, Otolaryngology, Stomatology
Via Marconi 51, Bologna, Italy

Abstract
The aim of the Di Bella Method (DBM) is to try to overcome the high toxicity level and the limited efficacy of the current medical treatments for cancer, exploiting biological molecules currently undervalued in oncotherapy but which have a high degree of efficacy and a low level of toxicity and whose documented antitumoral effect is enhanced by reciprocal synergism. Survival is, nowadays, essentially due to surgery, reaching 29% at 5 years (Richards et al, BMJ. 2000 Apr 1;320(7239):895-8). Of this 29%, only 2.5% is due to chemotherapy (Morgan et al, 2004 Dec;16(8):549-60). This study is based on 14 years of observation, 225,000 patients, and 22 types of tumor. Half of the patients who survive for 5 years die in the long-term as a result of their tumor (Lopez et al, Gac Med Mex. 1998 Mar-Apr;134(2):145-51). The ASCO conference proceedings report that in solid tumors monoclonal antibodies increase survival by around two months, very rarely reaching or exceeding four months. The mechanism of action, the rationale and the results of the DBM are described, comparing them with those of chemotherapy and/or monoclonal antibodies in the same diseases and at the same disease stages. Using Melatonin, Retinoids, and vitamins E, D3, C, components of the extracellular matrix, the DBM reinforces those means that Physiology considers essential for life. Acting together, these differentiating molecules also have an antiangiogenic and antiproliferative effect. This effect is reinforced by Somatostatin and/or its analogs by negatively regulating highly mitogenic molecules such as GH and GH-dependent growth factors. Cabergoline and/or Bromocryptin, inhibitors of Prolactin, the ubiquitary mitogenic hormone, contribute to the antiproliferative and antiangiogenic synergism. The DBM foresees minimal apoptotic, non-cytotoxic and non-mutagenic doses of Cyclophosphamide or Oncocarbide, their tolerance being enhanced by Melatonin and by the vitamins included in the DBM. The preliminary results are reported of a retrospective observational study on 553 patients with 29 different histotypes, treated with the DBM. In all the tumors, albeit with important differences between them, the DBM achieved a clear improvement in the quality of life and a distinct improvement in survival, without any significant toxicity, for each type of tumor and stage with respect to the corresponding data in the literature regarding chemotherapy and/or monoclonal antibodies.

Titolo
Oncoterapia biologica secondo il Metodo Di Bella ( MDB) ,con impiego sinergico di Somatostatina e/o Octreotide, Bromocriptina e/o Cabergolina ,Melatonina, Retinoidi,
Vitamine E, D3, C ,Condroitinsolfato,Calcio, minimali dosaggi apoptotici, non citolitici di ciclofosfamide o Oncocarbide. Razionale del MDB, risultati su 553 casi di 29
istotipi diversi

Abstract
Scopo del MDB è cercare di superare l’elevata tossicità e la limitata efficacia delle attuali terapie mediche del cancro valorizzando molecole biologiche di elevata efficacia e bassa tossicità oggi sottovalutate in oncoterapia, il cui documentato effetto antitumorale è esaltato dal reciproco sinergismo. Oggi la sopravvivenza, è essenzialmente dovuta alla chirurgia, ed è del 29% a 5 anni (Richards et al, BMJ. 2000 Apr 1;320(7239):895-8.)
Di questo 29% solo il 2,5% è dovuto alla chemio, (Morgan et al, 2004 Dec;16(8):549-60). Questa studio si basa su 14 anni di osservazione, 225000 pazienti, 22 varietà tumorali. Metà dei sopravvissuti 5 anni, nel lungo termine muore per tumore (Lopez et al, Gac Med Mex. 1998 Mar-Apr;134(2):145-51).
Gli atti congressuali dell’ ASCO, documentano che nei tumori solidi gli anticorpi monoclonali incrementano la sopravvivenza di due mesi circa , molto raramente si raggiungono o superano i quattro mesi.
Si descrive il meccanismo d’azione,il razionale ,i risultati, del MDB confrontandoli con quelli di chemioterapia e/o anticorpi monoclonali nelle stesse patologie e stadiazioni .
Con Melatonina, Retinoidi ,vitamine E, D3, C, componenti della ECM, il MDB potenzia quei mezzi che la Fisiologia considera essenziali per la vita. Queste molecole differenzianti esercitano sinergicamente anche un ruolo antiangiogenico e antiproliferativo. Questo effetto è sinergicamente potenziato da Somatostatina e/o analoghi mediante la regolazione negativa di molecole altamente mitogene come il GH e i fattori di crescita GH dipendenti. Concorrono al sinergismo antiproliferativo e antiangiogenico Cabergolina e/o Bromocriptina, inibitori della Prolattina, ormone mitogeno ubiqitario. Il MDB prevede minimali dosaggi apoptotici, non citotossici e non mutageni di Ciclofosfamide o Oncocarbide, la cui tollerabilità è esaltata dalla MLT e dalle vitamine del MDB.
Sono riportati i risultati preliminari di uno studio osservazionale retrospettivo su 553 pazienti con 29 diversi istotipi, trattati con MDB. In tutte le neoplasie, anche se con rilevanti differenze tra di esse ,il MDB ha conseguito, senza alcuna rilevante tossicità,un evidente miglioramento della qualità di vita ed un netto incremento delle mediane di sopravvivenza per ogni patologia e stadio rispetto ai corrispettivi dati della letteratura relativi alla chemioterapia e/o anticorpi monoclonali.

Considerazioni :
per la prima volta è stata richiesta , accettata e pubblicata a un congresso mondiale di oncologia una relazione completa sul Metodo Di Bella , la cui sintesi ( abstract) è già pubblicata agli atti del congresso . Il lavoro per esteso è in corso di pubblicazione.
La relazione sul Metodo Di Bella, è stata esaminata da un comitato scientifico internazionale al massimo livello, tra cui il PremioNobel Andrew V. Schally, accettata presentata il giorno 24 giugno, e pubblicata agli atti. Nessuno nel pubblico dibattito e confronto congressuale ha potuto o saputo contestare nulla delle basi scientifiche, il meccanismo d’azione, il razionale, il risultati clinici ottenuti col Metodo Di Bella.

La statistica di 553 casi è stata accettata ,valutata attendibile, presentata e pubblicata.
Tra questi alcuni casi di completa e definitiva guarigione del tumore, ottenuta solo dal MDB. Nessuno può pertanto più parlare di “casi episodici“, o “guarigioni spontanee”, né affermare che il Metodo Di Bella non sia scientifico e con numerosi riscontri o ampia casistica. Sono state documentate col MDB mediane di sopravvivenza in tutti i 29 tipi di tumore studiati e presentati dei 553 pazienti (in pratica la quasi totalità dei tumori solidi) ampiamente superiori ai migliori risultati ”ufficiali” delle attuali terapie mediche dei tumori (chemio e anticorpi monoclonali) reperibili nella letteratura medico-scientifica. E’ stata documentato un generale e netto miglioramento della qualità di vita , che in molti casi ha consentito anche la ripresa di attività lavorativa .In numerose neoplasie gravi , altamente aggressive si sono evidenziate sopravvivenze anche di anni e qualità i vita accettabile fino alla fine. In alcuni pazienti si sono documentate al Congresso Mondiale di Oncologia unicamente con il MDB( senza chirurgia chemio radio o anticorpi monoclonali) guarigioni definitive stabili e complete , dato assolutamente inedito nei tumori solidi che nessuna terapia medica oncologica ha mai ottenuto, (ma solo la chirurgia in una certa percentuale di casi). La cura medica dei tumori oggi consegue limitate e modeste percentuali di guarigioni stabili e definitive unicamente in alcune leucemie . Tra i casi guariti con MDB senza operazione chirurgica figurano anche alcuni dei tumori caratterizzati da elevata aggressività e rapida progressione come i sarcomi . In due casi di sarcomi il Prof Di Bella si era assunto la grave responsabilità di non fare mutilare un bimbo e un adulto, che per osteosarcomi agli arti inferiori erano stati candidati all’amputazione . Sono vivi e guariti , e la documentazione è completa e inattaccabile . Il bimbo è diventato giocatore di calcio e un giornale siciliano, nel giorno in cui il paese natale del Prof Di Bella gli ha dedicato una piazza, ha pubblicato un’intera pagina sulla sua vicenda, fotografandolo davanti ad una porta di calcio. Dai dati degli organizzatori, al Congresso Mondiale di Singapore hanno partecipato circa 3000 oncologi da tutto il mondo ( dato evidenziabile digitando www.bitlifesciences.com/cancer2010/)

Nel sito del congresso sono riportati anche tutti i titoli delle relazioni. Dalla loro revisione e dalla lettura degli atti emergono considerazioni significative sullo stato dell’arte in oncologia:
Se la malattia neoplastica supera i limiti chirurgici chemio–radioterapia e/o anticorpi monoclonali riescono solo a prolungare la sopravvivenza, anche di qualche anno, ma non possono assolutamente conseguire guarigioni stabili e definitive di tumori solidi, ma con chemio-radioterapia anticorpi monoclonali, unicamente periodi e percentuali di sopravvivenza,molto difficilmente superiori ai 3 anni, eccezionalmente fino a cinque La tossicità delle attuali terapie rimane elevata e può anche essere mortale.

Nessuna rilevante tossicità è stata registrata nei casi trattati col MDB, che in un’elevata percentuale di casi ha prodotto evidenti miglioramenti della qualità di vita . La documentazione dei casi presentati è completa , e in alta percentuale si riferisce ad ammalati che per ottenere il MDB hanno fatto ricorso a cause contro le ASL, e la documentazione dei loro evidenti miglioramenti e/o guarigioni è stata esaminata e certificata da tre medici in qualità di periti giurati nominati dai tribunali.

La relazione presentata è articolata sui tre obiettivi fondamentali del MDB
a) La difesa dall’aggressione neoplastica mediante Melatonina (attivata secondo la formulazione del Prof Di Bella),Retinoidi, Vitamine D3, E, C, calcio, componenti della matrice extracellulare. Il MDB asseconda ed esalta le reazioni vitali e l’omeostasi antitumorale per metterle in condizione di contrapporsi alla insorgenza e progressione neoplastica con effetto documentato sia nella prevenzione che nella cura delle neoplasie.

b) Il contrasto della spiccata tendenza mutagena delle cellule tumorali
Gli obiettivi strategici di una cura antiblastica, non possono prescindere dal controllo delle mutazioni neoplastiche, che rappresentano una caratteristica essenziale e un denominatore comune delle cellule tumorali. Per ogni mutazione ( che avviene nel DNA, nei codici della vita) la cellula tumorale seleziona i massimi vantaggi e li trattiene diventando progressivamente sempre più resistente, aggressiva, mobile e tossica superando così ogni ostacolo che le si possa frapporre. Esattamente come i germi mutando diventano resistenti agli antibiotici.
Componenti del MDB come Folati, Melatonina MDB, soluzioni di Retinoidi, in Vitamina E, Vitamine D3, E, C, hanno un spiccato e documentato effetto di contrapposizione alle mutazioni stabilizzando la cellula con effetto definito “Differenziante” . Queste stesse sostanze incrementano notevolmente l’immunità il trofismo e l’efficienza psicofisica. Esse con meccanismo sinergico potenziano il l’effetto antiproliferativo degli inibitori prolattinici e della somatostatina e delle quantità minimali di antiblastici del MDB, nelle stesse dosi usate nelle patologie reumatiche



c) L’inibizione della proliferazione neoplastica. Il MDB contrasta la crescita tumorale inibendo la prolattina e soprattutto l’ormone della crescita ( GH) potenziali, potenti e ubiquitari attivatori della crescita cellulare neoplastica.
Stanno emergendo con sempre maggiore evidenza dati scientifici a conferma del razionale d’impiego della somatostatina, documentando il ruolo centrale dell’ormone della crescita (GH) e della prolattina (PRL) nella insorgenza e progressione neoplastica. Queste evidenze scientifiche sono basate su migliaia di studi e pubblicazioni , che il Prof Di Bella anticipò al congresso mondiale di Amsterdam nel 1978 pubblicando i dati nel 1979 sulla rivista J. Pineal Research. A piena conferma della strategia terapeutica del Prof Di Bella ,eminenti scienziati come Lincoln hanno documentato il ruolo primario dell’ormone della crescita nell’induzione e metastatizzazzione tumorale nelle nota pubblicazione:



1. Lincoln DT, et al. Growth hormone receptor expression in thenucleus and cytoplasm of normal and neoplastic cells. Histochem Cell Biol. 1998; 109(2):141-159

La letteratura ( tra cui i lavori del Nobel Schally) sta pienamente convalidando il razionale e i criteri terapeutici del Prof Di Bella e la razionalità dell’impiego antitumorale della somatostatina

1°) Documentando con numerose pubblicazioni (di cui allego un saggio) quel ruolo centrale che l’ormone della crescita (GH) esercita nell’induzione e proliferazione tumorale, giustificando pienamente l’impiego in funzione antitumorale del suo antidoto, la somatostatina.

Barabutis N, Siejka A, Schally AV.Effects of growth hormone-releasing hormone and its agonistic and antagonistic analogs in cancer and non-cancerous cell lines.Int J Oncol. 2010 May;36(5):1285-9.

Barabutis N, Schally AV.Growth hormone releasing hormone induces the expression of nitric oxide synthase.J Cell Mol Med. 2010 May 26.

Siejka A, Schally AV, Barabutis N. Activation of Janus kinase/signal transducer and activator of transcription 3 pathway by growth hormone-releasing hormone.

Cell Mol Life Sci. 2010 Mar;67(6):959-64.

Barabutis N, Schally AV,Activation of mitogen-activated protein kinases by a splice variant of GHRH receptor.J Mol Endocrinol. 2010 Feb;44(2):127-34. Epub 2009 Nov 6.

2°) Certificando l’indiscussa razionalità dell’impiego antitumorale della somatostatina con oltre ventiseimila pubblicazioni reperibili sulla banca dati scientifica www.pubmed.gov. Digitando somatostatin (e l’analogo) octreotide in cancer therapy si visualizza :

U.S. National Library of Medicine
Search: Display Settings:somatostatin or octreotide in cancer therapy 30.06.2010
Display Settings: Results: 1 to 20 of 26350

Allego un campione delle ventiseimila pubblicazioni (tra cui diverse del Nobel Schally) sull’uso antitumorale della somatosatina e dell’analogo Octreotide evidenziando che ne è stata documentato l’efficacia in un’ampia gamma di tumori

Bellyei S, Schally AV ;GHRH antagonists (somatostatin) reduce the invasive and metastatic potential of human cancer cell lines in vitro. Cancer Lett. 2010 Jan 9.

Guo J, Schally AV,Antiproliferative effect of growth hormone-releasing hormone (GHRH) antagonist on ovarian cancer cells through the EGFR-Akt pathway.Reprod Biol Endocrinol. 2010 May 28;8:54

He Y, Yuan XM et al, The antiproliferative effects of somatostatin receptor subtype 2 in breast cancer cells. Acta Pharmacol Sin. 2009 Jul;30(7):1053-9.

Hohla F, Schally AV,Targeted cytotoxic somatostatin analog AN-162 inhibits growth of human colon carcinomas and increases sensitivity of doxorubicin resistant murine leukemia cells.Cancer Lett. 2010 Aug 1;294(1):35-42.

Köster F, Schally AV,Triple-negative breast cancers express receptors for growth hormone-releasing hormone (GHRH) and respond to GHRH antagonists with growth inhibition. Breast Cancer Res Treat. 2009 Jul;116(2):273-9.

Laklai H, Schally AV,Thrombospondin-1 is a critical effector of oncosuppressive activity of sst 2 somatostatin receptor on pancreatic cancer.S Proc Natl Acad Sci U S A. 2009 Oct 20;106(42):17769-74.

Pollak M. Schally AV The potential role of somatostatin analogues in breast cancer treatment. Yale J Biol Med. 1997; 70(5-6): 535-539.

Pozsgai E, Schally AV,The effect of GHRH antagonists on human glioblastomas and their mechanism of action.Int J Cancer. 2010 Feb 16.

Schally A V, Pollak M.”Mechanisms of antineoplastic action of somatostatin analogs, Proc Soc Exp.Biol Med 1998 Feb;217 (2):143- 52” .

Siejka A, Schally AV, Antagonists of growth hormone-releasing hormone inhibit the proliferation of human benign prostatic hyperplasia cells.Prostate. 2010 Jul 1;70(10):1087-93.

WD, Zhang CH et al ,Octroctreotide therapy for hepatocellular carcinoma: a systematic review of the evidence from randomized controlled trials.Hepatogastroenterology. 2010 Mar-r;57(98):292-

Una conferma scientifica di questa portata è accuratamente nascosta all’opinione pubblica, rigorosamente censurata e tuttora non valorizzata nella pratica clinica, né prevista nelle linee guida ministeriali, per cui i pazienti devono pagarsi la somatostatina .Malgrado un’evidenza scientifica di questa ampiezza che il prof Di Bella ha anticipato di 32 anni ,si è lasciato credere che il Prof Di Bella nella migliore delle ipotesi fosse un illuso o un visionario,è stato offeso emarginato e vilipeso, incolpato di distogliere i pazienti neoplastici da “cure di provata efficacia”.
Il mancato recepimento di queste documentate verità è una delle cause della reale impotenza dell’oncologia a guarire ed eradicare stabilmente i tumori solidi.
E’ ormai scientificamente e definitivamente provato quanto pubblicato dal Prof Di Bella 32 anni fa: l’ormone della crescita (GH), in realtà rappresenta quell’ Interruttore Generale che è necessario e vitale spegnere in quanto potente e potenziale attivatore della crescita tumorale, sia per azione diretta sulla cellula tumorale, che indirettamente inducendo una cascata di fattori di crescita ognuno dei quale svolge un rilevante ruolo nell’espansione di popolazioni cellulari neoplastiche. Gran parte della ricerca, come evidenziato dal 3° Congresso Mondiale è ancora orientata a produrre anticorpi monoclonali (i cosiddetti “farmaci intelligenti” biologici) che agiscono su uno solo delle decine di fattori di crescita noti (ad esempio quello epidermico EGF o vascolare VEGF) o una singola via di segnalazione proteinchinasica o tirosinchinasica. Le relative cerche presentate al congresso erano inappuntabili, tecnicamente pregevoli,eleganti nella forma, corredate di calcoli statistici accurati , di immagini suggestive, ma settoriali, compartimentali, ristrette ad un passaggio circoscritto della crescita tumorale , a un singolo fattore di crescita da inibire, a una singola via di segnalazione della proliferazione tumorale da bloccare. Da ciò risultati parziali, incremento dell’aspettativa di vita (riportato nelle schede tecniche di ammissione del farmaco) dell’ordine di due mesi, molto più difficilmente fino a 4 mesi. Manca ancora la visione d’insieme, la conoscenza approfondita e il recepimento, la presa di coscienza, che solo spegnendo con la somatostatina e/o analoghi l’Interruttore Generale, l’ormone della crescita, il GH potente attivatore sia diretto sul tumore, che indiretto attraverso l’induzione della cascata di fattori di crescita, si incrementa a livello esponenziale l’efficacia antitumorale e si abbattono radicalmente i costi, si elimina la tossicità, essendo la somatostatina naturale e atossica. Manca ancora in definitiva il trasferimento e la valorizzazione delle conoscenze approfondite della fisiologia alla clinica. I miglioramenti e le guarigioni dei 553 casi trattati con MDD rappresentano il primo studio clinico osservazionale retrospettivo mondiale su vasca scala di queste evidenze scientifiche. Questo studio è nato spontaneamente dalla gente senza finanziamenti di ditte, né statali, ma solo per iniziativa del Prof Di Bella, e per effetto della fiducia che ha riscosso da medici e pazienti per i risultati conseguiti lavorando gratuitamente e in silenzio per decenni senza chiedere né ottenere nulla per la ricerca.

Anche gli studi presentati al congresso su singole molecole impiegate da Prof Di Bella oltre 30 anni fa come retinoidi o vitamina D3 impiegavano la singola molecola nella cura dei tumori con effetti positivi, ma parziali per il mancato sinergismo degli altri componenti del MDB. Stanno incominciando a intuire che queste molecole hanno efficacia antitumorale , ma manca ancora quella visione strategica d’insieme che il prof . Di Bella attuò dagli anni settanta . Non agiscono ancora sui due obiettivi strategici essenziali per una cura antitumorale perseguiti dal MDB, il potenziamento di tutte le strutture e funzioni vitali dell’organismo per metterlo in grado di contrapporsi all’aggressione neoplastica, l’inibizione delle mutazioni tumorali costituenti probabilmente l’aspetto più pericoloso e insidioso della patologia neoplastica.

La ricerca ha confermato anche la rilevanza antitumorale di molecole che il prof Di Bella ha impiegato in funzione antitumorale con almeno 30 anni di anticipo come i retinoidi e la vitamina D 3, la E, la C, la Melatonina i componenti della matrice extracellulare.
Queste sostanze, oggetto singolarmente di alcune comunicazioni al congresso, agiscono sul secondo denominatore comune di tutti i tumori , le mutazioni , inibendole . La mutazione è un fenomeno doppio , si associa alla selezione e consente alla cellula mutante di selezionare i massimi vantaggi e trattenerli . Così mutazione dopo mutazione le cellule tumorali diventano progressivamente più aggressive , resistenti mobili proliferative ,tossiche . E’ evidente che una terapia razionale del tumore non può prescindere del blocco delle mutazioni che l’oncologia ancora non attua e il MDB realizza con soluzione di retinoidi in Vitamina E, Vit D3, C, Melatonina. Nel congresso ho documentato chiaramente anche la capacità della somatostatina e di ogni componente del MDB di agire sinergicamente bloccando l’angiogenesi tumorale, cioè la costruzione da parte delle cellule tumorali di una rete di vasi sanguigni che consente loro di avere il massimo apporto nutritivo. L’angiogenesi è un passaggio critico e decisivo dell’espansione tumorale locale e a distanza che l’uso contemporaneo e sinergico dei componenti del MDB ha pienamente dimostrato di inibire. L’impiego della somatostatina, antitodo naturale sia dell’ormone della crescita che di tutti i fattori di crescita da esso dipendenti, unitamente all’impiego di sostanze differenzianti (anti-mutazioni), dotate anche di importanti attività trofiche, immunomodulanti,antiossidanti e antiradicali.liberi. ha consentito al MDB di documentare i migliori risultati oggi perseguibili nella cura dei tumori solidi in termini di guarigione, e/o incremento dell’aspettativa di vita con netto miglioramento della sua qualità. Il MDB ha dimostrato di rappresentare una visione terapeutica globale del problema cancro, non frammentaria e settoriale di singoli aspetti della crescita tumorale, ma completa e in grado di intervenire decisamente e senza tossicità su tutti i denominatori comuni dei tumori e su tutti i punti critici dell’insorgenza e progressione tumorale.

Il tumore è deviazione dalla vita normale, che il MDB corregge, assecondando ed esaltando le reazioni vitali. Il Metodo Di Bella, non è pertanto ”alternativo”, nell’accezione comune del termine, ma rappresenta l’integrazione razionale e la logica convergenza delle conoscenze medico-scientifiche definitivamente acquisite,e delle emergenti evidenze scientifiche, in una clinica affrancata da inquinamenti politico-finanziari.


www.disinformazione.it

Dittatura terapeutica
di Barbara Boniardi

Il metodo Di Bella per la cura del tumore: il Convegno tenutosi a Bologna l'8 maggio 2010 cerca di fare il punto della situazione

L’8 Maggio presso l’Aula Magna dell’Università di Bologna si è tenuto un incontro tra i medici e i farmacisti che attuano il Metodo Di Bella con lo scopo di fare il punto della situazione.
Io ero presente e da quanto emerso risulta chiaro che è in atto una vera e propria dittatura terapeutica con il controllo, da parte di chi sta ai vertici, di tutto il mercato farmaceutico.
Interessante la testimonianza di un oncologo neo-pensionato che ha fatto luce su come si svolge l’assurdo protocollo nei reparti di oncologia del nostro Paese e le intimidazioni cui sono sottoposti i medici che non si attengono scrupolosamente a tale protocollo.

I medici che hanno scelto di esercitare la loro professione per curare le persone dal cancro (non è così scontato purtroppo che tutti abbiano questa finalità) non possono rimanere inermi nel constatare il pressoché totale fallimento da parte dell’oncologia ufficiale (che impiega la chemioterapia) pertanto cercano di percorrere altre strade.
Secondo dati scientifici ufficiali, documentati e verificabili, non quelli mediatico-televisivi, oggi la guarigione degli ammalati oncologici nei tumori solidi, è indissolubilmente, unicamente e interamente legata al successo della chirurgia, ma questo dato è totalmente censurato nelle statistiche oncologiche diffuse al pubblico.

Una delle massime e più note riviste scientifiche, "Lancet", ha pubblicato tempo fa uno studio sui tumori broncopolmonari inoperabili dal titolo Treatment of inoperabile carcinoma of bronchus firmato da Laing, Berry, Newman. Un gruppo molto importante di pazienti fu trattato con chemioterapia, un altro gruppo identico di controllo è stato trattato solo con farmaci palliativi; questi ultimi pazienti hanno avuto una mediana di sopravvivenza oltre che doppia rispetto a quelli che hanno fatto la chemio. Ma il dato non è pubblicizzato. Quando organizzano le giornate della vita e questue varie non informano la gente di questi dati, il messaggio al pubblico è molto diverso.

Secondo il più ampio e noto studio clinico (condotto su 220.000 pazienti, per 14 anni, e in tutte le forme più frequenti di tumore) pubblicato da Morgan G. e AA The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5 year survival in adult malignancies sulla prestigiosa rivista oncologica "Clin. Oncol" il 16 dicembre 2004 (8): 549-60: la chemio su 100 ammalati di tumore, consente a due, di sopravvivere 5 anni, e all’1% 10 anni.
È bene evidenziare che secondo un criterio internazionalmente condiviso, al di sotto del 30% di risultati una cura si ritiene inutile.
Per l’entusiasmante risultato di una sopravvivenza del 2,3% a 5 anni, lo Stato Italiano spende il 32,37% dell’intera spesa farmaceutica (Rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Registro farmaci oncologici sottoposti a monitoraggio, Rapporto 2007, p. 5).

Il fatturato annuale in Italia della chemio è di 1.341 milioni di euro su 4.142,6 di spesa complessiva per i farmaci. La chemio rappresenta pertanto il 32,37% della spesa di farmaci, anche se su cento ammalati consente solo al 2,3% di raggiungere i 5 anni, dopo di che, Lopez, su “GacMed Mex" (1998, marzo-aprile, 134 (2): 145-5) ha accertato che metà dei pazienti, sopravvissuti a cinque anni, nel lungo termine muore per tumore. È documentata anche l’inaccettabile percentuale di mortalità da chemio denunciata da un’agenzia della Reuters Healt (Wesport, CT 2001-05-17): Unexspected high mortality rated associated with chemoterapy regimen (“Non ci si aspettava un tasso di mortalità così elevato associato ai protocolli chemioterapici...”). Il dato è confermato dalla pubblicazione di Gerrard ["Br. J. Cancer", 1998, giugno 77 (12) 281-5] con l’11% di decessi, non causati dal tumore ma unicamente da chemioterapia in alcuni protocolli oncologici relativi a malattie linfoproliferative.

Ho avuto modo di parlarne nei miei convegni e di scrivere un articolo (ved. Scienza e Conoscenza n. 27) sul Metodo dello scomparso professor Luigi Di Bella, ma da poco ho appreso la reale grandezza di questo meraviglioso uomo, che a suo tempo era stato anche proposto per il Premio Nobel, (a breve potrete leggere nella sua biografia che sta per essere pubblicata, anche la vicenda del Nobel).
Da diversi anni a continuare l’opera del professore è suo figlio, il dottor Giuseppe di Bella, insieme al fratello Adolfo.
Ammiro molto il dottor Giuseppe Di Bella il quale ha il grande merito di aver reso inattaccabile scientificamente il Metodo messo a punto da suo padre (pubblicando sulle riviste internazionali i risultati della sua applicazione); è una persona di grande umanità e umiltà, disposto ad ascoltare e a confrontarsi con i colleghi (perché sempre a differenza dei molti, crede nella sinergia che porta a migliorare continuamente). Le pressioni che riceve continuamente sono davvero troppe da parte di coloro che temono di dover ammettere che il vecchio professore ci aveva visto giusto. Quali altri motivi ci potrebbero essere per un tale accanimento? Perché un libero cittadino non può scegliere come curarsi?

L’azione mediatica volta a screditare il Metodo presso l’opinione pubblica è stata creata magistralmente, come sapete, con quella assurda farsa che è stata la sperimentazione del 1998 ad opera del ministro Bindi.
Ancora oggi, gli attacchi più virulenti, vengono (non a caso) da quei giornali finanziari così contigui alle multinazionali, come Il Sole 24 Ore.
Perché impedire che i prodotti del MDB vengano dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale costringendo i pazienti a pagare cifre così elevate da indurli a desistere dal continuare la terapia, oppure costringendoli ad andare all’estero per curarsi? Perché è stato posto un divieto ai medici che lavorano in ospedale di prescrivere i farmaci del Metodo di Bella qualora i pazienti lo richiedano?

Il 16 Gennaio scorso si è tenuto nella Repubblica di San Marino un interessantissimo Congresso dal titolo “Terapia Biologica nelle malattie neoplastiche e degenerative”. Il Congresso ha voluto, oltre alla presentazione di dati scientifici e clinici, lanciare un segnale, informare documentare e sensibilizzare sul crescente, inarrestabile e avvilente asservimento della medicina al profitto, nell’inerzia e nella totale disinformazione della gente, tenuta all’oscuro da un controllo capillare e da una censura ferrea dell’informazione.
Alcuni giornalisti che hanno assistito al Convegno hanno scritto gli articoli, ma i direttori li hanno regolarmente cestinati. Lo stesso dicasi riguardo al Convegno di Milano del 2005. La censura ferrea sul Metodo Di Bella è di una evidenza clamorosa!

Si è arrivati al punto che il medico non può prescrivere mutualisticamente, una serie di prodotti essenziali per la vita del paziente neoplastico, costretto a spese insostenibili, dopo aver pagato come contribuente il diritto alle erogazioni di farmaci essenziali per la sua vita. Non solo, ma ultimamente al medico libero professionista [non inquadrato in enti pubblici, e pertanto soggetto alle linee terapeutiche imposte da commissioni ministeriali di carica politica] viene fatto divieto di prescrivere anche a pagamento e su ricettario libero professionale, farmaci essenziali e spesso urgenti per la vita come i fattori di crescita dei globuli rossi o dei globuli bianchi, che può prescrivere unicamente il medico inquadrato o convenzionato secondo linee ministeriali.

La Repubblica di San Marino era l’unico luogo dove la Terapia Di Bella veniva erogata gratuitamente. Due settimane dopo il congresso, è stata rapidamente organizzata una conferenza del professor Veronesi a San Marino. Oggi il Metodo Di Bella non è più erogato dal governo di San Marino ed è venuta meno in questa Repubblica la collaborazione di qualche illustre personalità che aveva dato disponibilità a sostenere il MDB. Se l’obiettivo reale dei circoli di potere che gestiscono la medicina e il cancro fosse la ricerca di un’efficace terapia del cancro, e non il costante incremento del fatturato delle multinazionali, non si imporrebbero da parte di commissioni ministeriali di carica politica, linee guida e prontuari vincolanti e in gran parte inefficaci.

Questa dittatura terapeutica umilia la libertà del medico di prescrivere secondo scienza e coscienza, disattende e ignora in gran parte le evidenze scientifiche reperibili nelle banche dati medico scientifiche mondiali, il Giuramento di Ippocrate, il Codice Deontologico formulato dalla Conferenza Internazionale di Helsinki sull'etica medica, la Codificazione Internazionale della Medicina Basata sull’Evidenza (EBM, pubblicata da Rosemberg sul "British Medical Journal"). Il medico non solo può, ma ha il dovere morale, umano, professionale, di applicare in ogni singolo caso e circostanza, il farmaco meno tossico e più efficace, e nessuno Stato, Commissione, Comitato, Agenzia, politico o burocrate ha il diritto di impedirlo.

Questa dittatura terapeutica ignorando una parte rilevante delle indicazioni cliniche certificate dalla ricerca, vanifica quella ricerca stessa di cui ciarlano continuamente e ossessivamente per questue di finanziamenti, e che poi ignorano creando una grave ed evidente frattura tra ricerca e clinica.
Ci sono indubbiamente altri modi per curare il cancro (come ho dimostrato al primo Convegno di Medicina Integrata del 2006) ma il Metodo Di Bella è, secondo me, uno dei migliori e ritengo vada sostenuto in tutti i modi.

Riferimenti utili
Nella sezione "in evidenza" del sito www.metododibella.org in prima pagina, sono scaricabili tutti gli atti del congresso di S Marino e i video.
Su You Tube cliccando "Metodo Di Bella" compaiono una serie di video, il più interessante dei quali è l'intervista al professor Peter Freybergh, eminente ricercatore e clinico, noto a livello internazionale, sulle basi scientifiche e le indicazioni cliniche del MDB.
Per comprendere la strategia delle varie commissioni ministeriali, la creazione di "Prontuari e Linee guida" vincolanti per i medici, è utile leggere l'articolo di Marcia Angell La verità sulle Case Farmaceutiche.


www.disinformazione.it
 
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view post Posted on 25/7/2010, 17:46

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Se non è la sezione giusta si sposterà, però si parla del MDB e credo si trovi nel giusto posto.


Ricordavo che il Di Bella si occupò anche di Sclerosi Multipla quando una persona a lui molto vicina se ne ammalò. Ho trovato una fonte:


www.atsat.it/articolo.asp?id_articolo=557

«Coi farmaci del prof. modenese morto di recente ha ripreso a camminare» «Cure iniziate nel 1998 e subito ho notato forti miglioramenti»
Terapia Di Bella ritarda la mia sclerosi
Dopo l’intervista, Antonio ci ha voluti accompagnare fuori personalmente. Ci ha fatto strada con la carrozzella, poi si è alzato, è sceso dal veicolo e si è aggrappato con una mano alla ringhiera della scala. Con l’altra ci ha dato una stretta forte come il metallo cui, dice lui, ”allude il mio cognome”.

Antonio Secondo Ferraro ha in mente di scrivere un libro sulla sua vita, sulla quale s’è abbattuta la sclerosi multipla, diagnosticata una decina di anni or sono in Australia, dove è nato e dove vive con i suoi familiari che nel 1955 emigrarono da Bovalino (RC) e si insediarono a Sidney. Lo avevamo incontrato ad agosto 1998, a Bova Marina, per la presentazione di un libro, nei giorni caldi della sperimentazione della cura Di Bella.

Era costretto a stare su un lettino, le sue condizioni erano gravissime, la sua testa era fissata dentro due tutori poiché non riusciva a tenerla ferma. Non aveva forza nelle gambe e neppure nelle mani. Volle essere presente e commosse tutti con il suo intervento. Ringraziò il professor Di Bella, poiché dopo poco tempo dall’inizio della sua cura sentiva di stare meglio.


Era venuto apposta da Sidney, nel 1998 e pochi mesi dopo dovette ripartire per l’Australia dove non fu facile reperire i farmaci, che pure sono venduti in farmacia, ma che i medici si sono rifiutati di prescrivergli perché ritenuti inutili.

«E quali sono i farmaci utili? - si chiede oggi Antonio con rabbia - Quei medici nel 1993 mi dissero: tu hai la forma peggiore di questa malattia e per te non esistono farmaci, tu peggiorerai nelle gambe, nelle braccia, nella vista, diventerai un vegetale e poi morirai». Sono cinque anni e le condizioni di salute del giovane migliorano, anche a detta dei medici australiani che comunque non vogliono saperne dei farmaci indicati da Di Bella.

Così, a luglio 2003 decide di rientrare in Italia.

Vuole farsi vedere da Di Bella e dal medico che gli ha prescritto la cura e che lo segue. Ma il destino vuole che quando lui arriva in Italia, Di Bella sia appena morto. «Ho pianto tutto il giorno chiuso nella mia camera - commenta con rabbia - Quell’uomo avrebbe dovuto vivere 120 anni. Invece gli hanno fatto passare quello che stanno facendo passare a me in Australia. Prima di iniziare questa cura mi sentivo di essere carcerato dentro di me, e non potevo uscirne. Volevo fare tante cose, ma sapevo di non poterle fare e quando ci tentavo mi alzavo e cadevo per terra. Tante volte ho pensato di andarmene con la carrozzella contro un camion. Perdevo le energie, mi si sdoppiava la vista, gli oggetti si muovevano, quasi mi strozzavo quando tentavo di deglutire. Già agli inizi della cura di Di Bella capii che stava succedendo qualcosa di buono dentro di me».


Il padre di Antonio dice di avere contattato tanti medici di origine italiana a Sidney ma nessuno riusciva a comprendere la terapia. Peraltro non esistono pubblicazioni scientifiche in merito e questo è il grande limite della cura, che tuttavia non esclude l’esistenza di questa testimonianza, che si aggiunge a tante altre di malati di sclerosi che, pur non guariti, hanno tratto beneficio, minimo o importante, dai farmaci in questione.

«I farmacisti - aggiunge il padre - verificavano al computer che le medicine c’erano ma non me le davano senza prescrizione medica». I medici lo seguivano, dice lui,«in un ospizio per anziani. Gli infermieri mi mettevano in bocca il cibo bollente dicendo di fare presto a mangiare e io sputavo. Quando nel 1998 i medici seppero che sarei venuto in Italia mi dissero che sarebbero stati soldi buttati».

I vicini di casa in Calabria oggi non credono ai propri occhi nel vedere Antonio. Che è certo malato, ma le cui condizioni sono migliorate in maniera eclatante. «Glielo avevo promesso quando andai via anni cinque fa. E ora dico loro: avete visto? Cammino un’altra volta, grazie a Di Bella».

Il dott. Calogero spiega farmaci e miglioramenti

«Ecco cosa da 5 anni diamo al signor Ferraro»

Luigi Di Bella ha dedicato grande impegno allo studio e alla cura della sclerosi multipla.

Abbiamo già riferito come sulla poltrona dove si era appisolato per l’ultima volta prima di morire, fosse rimasta una copia della rivista inglese “Science”, aperta proprio sulle pagine dedicate a uno studio su questa malattia: la sua ultima lettura scientifica.

Giovanni Calogero è il medico che segue da cinque anni in Calabria il signor Ferraro. Tanti altri pazienti affetti da sclerosi multipla seguono la terapia del professor Di Bella in Italia, cosa che nel 1997 fece infuriare i neurologi e anche le associazioni dei pazienti.

“Con la somatostatina ora si mette a curare anche la sclerosi, l’artrite reumatoide e l’Alzheimer!”, fu la critica rivolta al fisiologo modenese. In realtà la somatostatina non c’entrava nulla. Diversi infatti sono i farmaci indicati da Di Bella in questa malattia. Tra gli altri: retinoidi (derivati della vitamina A), melatonina, colina asfoscerato, citicolina, vitamine B1, B12, C, D, E, dopamina,colina, fenilalamina, tiroxina (ormone tiroideo). Inoltre, c’èun farmaco contenente acidi grassi polinsaturi ”Omega 3” di cui solo negli ultimi tempi si parla tanto. Il professor Di Bella lo prescriveva, stando alle testimonianze raccolte, fin dagli anni 80.

Dottor Calogero, quale ruolo svolge questa associazione di farmaci nella terapia della sclerosi multipla?

“Da una parte agisce migliorando la funzione dei neuroni, dall’altra tende a dare una forma di regolazione del sistema immunitario in modo da ridurre l’eccessiva risposta immunitaria. Migliora le condizioni generali, la circolazione, il consumo di ossigeno. Sono farmaci che tendono a migliorare e a potenziare la circolazione del sangue e a facilitare il consumo di ossigeno a livello cellulare e questo comporta un miglioramento delle condizioni generali. Ciò consente al’organismo di meglio affrontare una malattia grave e complessa come la sclerosi multipla”.

Tanti pazienti affetti da sclerosi multipla testimoniano benefici, ora lievi ora importanti, dalla terapia Di Bella. Perché non esistono pubblicazioni su questa terapia?

”Perché il professore ha spesso lavorato in solitudine. Ma dalle sue lezioni ho appreso molte cose interessanti. Mi hanno colpito i suoi ragionamenti circa il ruolo di queste sostanze che riescono a ridurre i danni della malattia in quanto agiscono sulla struttura del neurone potenziandolo e sul sistema immunitario, laddove si producono anticorpi che aggrediscono la mielina”.

Eppure i miglioramenti di Ferraro potrebbero essere legati a un naturale decorso della malattia che ha continue remissioni e ricadute.

”No, ad ogni ricaduta si aggiunge la sintomatologia clinica. Riuscire a recuperare danni gravi non è semplice e se questo paziente è migliorato, non certo guarito, dobbiamo chiederci perché. Il paziente non aveva avuto alcun giovamento dalle terapie tradizionali e aveva tutti i segni clinici della malattia: gravi alterazioni della sensibilità, della motilità e dell’eloquio, gravi disartrie, con grave tremore del tronco. La cosa eclatante è che appena ha iniziato la terapia ha avuto un netto miglioramento. E non sappiamo come starebbe ora se non avesse avuto problemi nel reperire i farmaci”.


Per saperne di più. Cosa è e dove rivolgersi.

Le varie forme di una malattia che colpisce 50mila italiani

La sclerosi multipla (Sm) o ”a placche” colpisce il sistema nervoso e si manifesta più tra i 20 e i 40 anni, con le donne che si ammalano il doppio rispetto agli uomini. Nella Sm succede che una sostanza di rivestimento delle fibre nervose chiamata mielina (serve a proteggere le fibre e ad aiutarle a condurre gli impulsi nervosi) venga a mancare in più zone (multipla) lasciando delle cicatrici indurite (sclerosi) definite placche.

L’Associazione sclerosi multipla (Aism), conferma che la causa esatta della Sm è sconosciuta, anche se i ricercatori ritengono che il danno alla mielina sia provocato da una reazione anomala del sistema immunitario che normalmente difende in nostro organismo da virus o batteri. Il mese scorso sulla rivista scientifica Jama è stata rafforzata ma non confermata l’ipotesi di un nesso tra una precedente infezione da mononucleosi e l’insorgenza della Sm. Si parla di una malattia autoimmune, in cui il nostro organismo attacca per errore i propri tessuti, nel caso specifico la mielina. Non tutte le persone hanno gli stessi sintomi.

I più diffusi sono: disturbi della forza, sensazioni di intorpidimento e ridotta sensibilità, disturbi della vista, spasticità muscolare, difficoltà di articolazione della parola.

La Sm è una malattia polimorfa che può presentarsi con diversi quadri clinici. La terapia dipende quindi dalle esigenze del singolo soggetto, tenendo conto del rapporto rischio-beneficio e della tollerabilità che ogni malato presenta nei confronti dei diversi farmaci. In breve, nelle fasi acute si usa per brevi periodi, mentre cronicamente, possono essere somministrate sostanze che servono a rallentare la progressione della malattia (beta interferone, copolimero 1, immunosoppressori, etc.).


Esistono poi molte terapie sintomatiche, che cioè non agiscono sul decorso della malattia, ma sui sintomi che da essa derivano. Non è detto dunque che si debbano a priori contestare le ipotesi scientifiche di Di Bella, visto che la stessa Aism, conscia dei limiti della Medicina convenzionale in questo campo non ha un atteggiamento di chiusura neppure verso le terapie alternative. Esse, si legge nel sito dell’associazione,”partono dal principio di trattare il corpo nel suo complesso e mirano a stimolare il potere curativo del corpo stesso piuttosto che a sopprimere semplicemente i sintomi.

La medicina complementare comprende un’ampia gamma di terapie tra cui l’agopuntura, la fitoterapia, l’omeopatia, l’osteopatia, la chiropratica, l’aromoterapia, ecc. La maggior parte delle terapie complementari non è stata sottoposta a studi scientifici come quelli usati per valutare i trattamenti proposti dalla medicina ufficiale’ e molto poche sono state testate nella SM; per questo motivo la loro efficacia non è provata. È sempre meglio rivolgersi al proprio medico di base o neurologo prima di prenderle in considerazione”.

Dopo che le cellule linfocitarie hanno danneggiato la mielina si innesca un processo di riparazione completo o parziale e il male può evolvere verso varie direzioni. La Sm è”benigna” se i sintomi regrediscono, senza che ci siano ricadute o se le ricadute, in assenza di disabilità, non siano ravvicinate nel tempo. La Sm è invece”remittente” se i sintomi almeno in parte regrediscono, per insorgere (insieme a nuovi sintomi) dopo mesi o anni. Qualora i sintomi invece di regredire progrediscono, conducendo alla grave disabilità, la Sm si dice “progressiva”.


Non esiste un unico esame per diagnosticare la SM, spesso diagnosticata per esclusione. Bisogna dunque fare leva su diversi mezzi: storia clinica, esame neurologico, risonanza magnetica, potenziali evocati (che misurano la velocità di conduzione degli stimoli lungo le fibre nervose), esame del liquor cerebrospinale. Si parla di 50 mila casi di SM in Italia, ma secondo l’Aism (a Modena, in via Schedoni, 27, tel.059.241069) non esiste un registro delle persone colpite dalla malattia.

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Cercando si trovano diverse testimonianze su questo stile:

"Io seguo una cura alternativa del dr Di Bella naturalmente tutta a carico mio........
.........ho ricomicato a vivere e fare tutte le cose normali che dopo la nascita di mio figlio non riuscivo piu' a fare.... .
 
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nibiru
view post Posted on 5/9/2010, 02:38




Guardatelo tutto e leggetivi pure i commenti su youtube:

 
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view post Posted on 10/9/2010, 13:40

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www.dibellainsieme.org/discussione....deComments=true


Il Congresso Mondiale di Oncologia di Singapore.
Il Metodo Di Bella presentato dal Dr. Giuseppe Di Bella al Congresso Mondiale di Oncologia di Singapore.


Molteplici ragioni ed impegni, sui quali contiamo di intrattenere i nostri lettori prima dell'autunno, ci avevano impedito finora di pubblicare nuove discussioni: siamo quindi ben lieti di poter ora rimediare, specie in occasione di un evento sicuramente importante e probabilmente destinato ad avere un sèguito costruttivo e, forse, decisivo.
Ci riferiamo al 3° Congresso Mondiale di Oncologia ("BIT's 3rd World Cancer Congress 2010") tenutosi a Singapore dal 22 al 25 giugno scorso, al quale è stato invitato a partecipare il Dr. Giuseppe Di Bella, che ha presentato una relazione sul MDB.

L'invito era giunto - come gradita sorpresa - all'inizio di marzo. Comprensibile l'incertezza sull'opportunità di parteciparvi, nel timore che posizioni preconcette rendessero improduttiva l'impegnativa trasferta. Un secondo ed esplicito invito ha dissipato ogni indugio, inducendo il Dr. Di Bella ad inviare il testo della propria comunicazione.
Questa l'incoraggiante risposta ricevuta dal Prof. Michael Guo: "Dear Dr. Giuseppe Di Bella, We welcome you to partecipate the conference and it is honor that you could deliver a lecture at the conference. We are pleased to inform you that you are entitled to be our speaker for Track 5-10: Clinical Update on Combination Cancer Therapy" ("Caro Dott. Giuseppe Di Bella, siamo ben lieti della sua partecipazione e per noi è un onore che lei possa presentare una relazione al Congresso. Teniamo ad informarla che lei potrà comunicare nel contesto della sezione 5-10: Aggiornamento clinico sulle terapie combinate del cancro„).
Il testo inviato è stato sottoposto alla verifica del comitato scientifico, formato da eminenti ricercatori, tra cui il premio Nobel Andrew Schally (Andrew Viktor Schally - Wilno, 30 novembre 1926, biologo e endocrinologo polacco naturalizzato statunitense, è stato insignito del premio Nobel per la medicina nel 1977, insieme a Roger Guillemin, per le scoperte sulla produzione degli ormoni proteici dell'encefalo).
Quale, a parte la maggiore obiettività della medicina clinica e sperimentale estera, la ragione di questo invito? L'esperienza ci ha resi assai disincantati e molto concreti, per cui, ben lungi dal volere usare toni ingenuamente tripudianti....., siamo propensi a credere che abbiano suscitato un vivo interesse le recenti pubblicazioni sul MDB. Perché, si dirà? Non è la prima volta che appaiono lavori sui risultati testati della terapia: d'accordo, ma finora non era stato possibile pubblicare casi assolutamente unici nella storia della lotta ai tumori. Ci riferiamo ai seguenti lavori, apparsi nel giro di poco più di un anno:

1) Di Bella G., et al.: Complete objective response of neuroblastoma to biological treatment. Neuro Endocrinol Lett. 2009;30(4):437-49.

2) Di Bella G. et al: Complete objective response of oesophageal squamocellular carcinoma to biological treatment., Neuro Endocrinol Lett. 2009;30(3):312-21.

3) Di Bella G.: Complete objective response to biological therapy of plurifocal breast carcinoma. Neuro Endocrinol Lett. 2008 Dec;29(6):857-66.

Cos'hanno di "speciale" questi lavori? E' presto detto: si tratta di tumori maligni non operati, né sottoposti a chemio o radio, ma totalmente e stabilmente risolti solo con il Metodo Di Bella (MDB). E allora...? (così potrebbe replicare un lettore poco informato); e allora, signori miei, è bene sappiate che Non esistono nella letteratura oncologica tumori solidi non operati e completamente risolti con l'esclusivo ricorso ad una terapia farmacologica, sia essa chemioterapia, radioterapia o ....anticorpi monoclonali! Evidentemente il costume, che sembrerebbe tutto casalingo, di fare spallucce di fronte ad eventi di questa portata - in barba ai 15 milioni di morti di cancro annuali - non è condiviso da settori importanti dell'oncologia mondiale.
Ma passiamo a riportare il riassunto della comunicazione, sia nella versione presentata (inglese) che nella traduzione italiana.


(ABSTRACT ORIGINALE)

Title: Biological Oncotherapy According to The Di Bella Method (DBM), With The Synergic Use of Somatostatin and/or Octreotide, Bromocryptin and/or Cabergoline, Melatonin, Retinoids, Vitamins E, D3, and C, Chondroitin Sulfate, Calcium, and Minimal Apoptotic, Non Cytolytic Doses of Cyclophosphamide or Oncocarbide. Rationale of The DBM, and Results of 553 Cases of 29 Different Histotypes.
Dr. Giuseppe Di Bella
Via Marconi 51, Bologna, Italy

The aim of the Di Bella Method (DBM) is to try to overcome the high toxicity level and the limited efficacy of the current medical treatments for cancer, exploiting biological molecules currently undervalued in oncotherapy but which have a high degree of efficacy and a low level of toxicity and whose documented antitumoral effect is enhanced by reciprocal synergism. Survival is, nowadays, essentially due to surgery, reaching 29% at 5 years (Richards et al, BMJ. 2000 Apr 1;320(7239):895-8). Of this 29%, only 2.5% is due to chemotherapy (Morgan et al, 2004 Dec;16(8):549-60). This study is based on 14 years of observation, 225,000 patients, and 22 types of tumor. Half of the patients who survive for 5 years die in the long-term as a result of their tumor (Lopez et al, Gac Med Mex. 1998 Mar-Apr;134(2):145-51). The ASCO conference proceedings report that in solid tumors monoclonal antibodies increase survival by around two months, very rarely reaching or exceeding four months. The mechanism of action, the rationale and the results of the DBM are described, comparing them with those of chemotherapy and/or monoclonal antibodies in the same diseases and at the same disease stages. Using Melatonin, Retinoids, and vitamins E, D3, C, components of the extracellular matrix, the DBM reinforces those means that Physiology considers essential for life. Acting together, these differentiating molecules also have an antiangiogenic and antiproliferative effect. This effect is reinforced by Somatostatin and/or its analogs by negatively regulating highly mitogenic molecules such as GH and GH-dependent growth factors. Cabergoline and/or Bromocryptin, inhibitors of Prolactin, the ubiquitary mitogenic hormone, contribute to the antiproliferative and antiangiogenic synergism. The DBM foresees minimal apoptotic, non-cytotoxic and non-mutagenic doses of Cyclophosphamide or Oncocarbide, their tolerance being enhanced by Melatonin and by the vitamins included in the DBM. The preliminary results are reported of a retrospective observational study on 553 patients with 29 different histotypes, treated with the DBM. In all the tumors, albeit with important differences between them, the DBM achieved a clear improvement in the quality of life and a distinct improvement in survival, without any significant toxicity, for each type of tumor and stage with respect to the corresponding data in the literature regarding chemotherapy and/or monoclonal antibodies.

(ABSTRACT - TRADUZIONE)

Titolo:
Oncoterapia biologica secondo il Metodo Di Bella ( MDB), con impiego sinergico di Somatostatina e/o Octreotide, Bromocriptina e/o Cabergolina, Melatonina, Retinoidi, Vitamine E, D3, C , Condroitinsolfato, Calcio, minimali dosaggi apoptotici, non citolitici di ciclofosfamide o Oncocarbide. Razionale del MDB, risultati su 553 casi di 29 istotipi diversi.

Scopo del MDB è cercare di superare l'elevata tossicità e la limitata efficacia delle attuali terapie mediche del cancro valorizzando molecole biologiche di elevata efficacia e bassa tossicità oggi sottovalutate in oncoterapia, il cui documentato effetto antitumorale è esaltato dal reciproco sinergismo. Oggi la sopravvivenza, è essenzialmente dovuta alla chirurgia, ed è del 29% a 5 anni (Richards et al, BMJ. 2000 Apr 1;320(7239):895-8.)
Di questo 29% solo il 2,5% è dovuto alla chemio, (Morgan et al, 2004 Dec;16(8):549-60). Questa studio si basa su 14 anni di osservazione, 225.000 pazienti, 22 varietà tumorali. Metà dei sopravvissuti 5 anni, nel lungo termine muore per tumore (Lopez et al, Gac Med Mex. 1998 Mar-Apr;134(2):145-51).
Gli atti congressuali dell' ASCO, documentano che nei tumori solidi gli anticorpi monoclonali incrementano la sopravvivenza di due mesi circa , molto raramente si raggiungono o superano i quattro mesi.
Si descrivono il meccanismo d'azione, il razionale,i risultati, del MDB confrontandoli con quelli di chemioterapia e/o anticorpi monoclonali nelle stesse patologie e stadiazioni.
Con Melatonina, Retinoidi, vitamine E, D3, C, componenti della ECM, il MDB potenzia quei mezzi che la Fisiologia considera essenziali per la vita. Queste molecole differenzianti esercitano sinergicamente anche un ruolo antiangiogenico e antiproliferativo. Questo effetto è sinergicamente potenziato da Somatostatina e/o analoghi mediante la regolazione negativa di molecole altamente mitogene come il GH e i fattori di crescita GH dipendenti. Concorrono al sinergismo antiproliferativo e antiangiogenico Cabergolina e/o Bromocriptina, inibitori della Prolattina, ormone mitogeno ubiqitario. Il MDB prevede minimali dosaggi apoptotici, non citotossici e non mutageni, di Ciclofosfamide o Oncocarbide, la cui tollerabilità è esaltata dalla MLT e dalle vitamine del MDB.
Sono riportati i risultati preliminari di uno studio osservazionale retrospettivo su 553 pazienti con 29 diversi istotipi, trattati con MDB. In tutte le neoplasie, anche se con rilevanti differenze tra di esse ,il MDB ha conseguito, senza alcuna rilevante tossicità, un evidente miglioramento della qualità di vita ed un netto incremento delle mediane di sopravvivenza per ogni patologia e stadio rispetto ai corrispettivi dati della letteratura relativi alla chemioterapia e/o anticorpi monoclonali.

Siamo lieti di poter fare seguire ai testi riportati alcune considerazioni del Dr. Giuseppe Di Bella, a beneficio dei frequentatori del DiBellaInsieme:

CONSIDERAZIONI

Per la prima volta è stata richiesta, accettata e pubblicata a un congresso mondiale di oncologia una relazione completa sul Metodo Di Bella, la cui sintesi (abstract) è già pubblicata agli atti del congresso. Il lavoro per esteso è in corso di pubblicazione.

La relazione sul Metodo Di Bella è stata esaminata da un comitato scientifico internazionale al massimo livello, accettata, presentata il giorno 24 giugno, e pubblicata agli atti. Nessuno, nel pubblico dibattito e confronto congressuale, ha potuto o saputo contestare alcunchè delle basi scientifiche, il meccanismo d'azione, il razionale, i risultati clinici ottenuti col Metodo Di Bella.
La statistica di 553 casi è stata accettata, valutata attendibile, presentata e pubblicata.
Tra questi alcuni casi di completa e definitiva guarigione del tumore, ottenuta solo dal MDB. Nessuno può pertanto più parlare di "casi episodici" o "guarigioni spontanee", né affermare che il Metodo Di Bella non sia scientifico e con numerosi riscontri o ampia casistica. Sono state documentate col MDB mediane di sopravvivenza in tutti i 29 tipi di tumore studiati e presentati dei 553 pazienti (in pratica la quasi totalità dei tumori solidi) ampiamente superiori ai migliori risultati "ufficiali" delle attuali terapie mediche dei tumori (chemio e anticorpi monoclonali) reperibili nella letteratura medico-scientifica. E' stato documentato un generale e netto miglioramento della qualità di vita, che in molti casi ha consentito anche la ripresa di attività lavorativa. In numerose neoplasie gravi, altamente aggressive, si sono evidenziate sopravvivenze anche di anni e qualità di vita accettabile fino alla fine. In alcuni pazienti si sono documentate al Congresso Mondiale di Oncologia, unicamente con il MDB (senza chirurgia, chemio, radio o anticorpi monoclonali) guarigioni definitive stabili e complete, dato assolutamente inedito nei tumori solidi, che nessuna terapia medica oncologica ha mai ottenuto (solo la chirurgia, in una certa percentuale di casi). La cura medica dei tumori oggi consegue limitate e modeste percentuali di guarigioni stabili, definitive, unicamente in alcune leucemie. Tra i casi guariti con MDB senza operazione chirurgica figurano anche alcuni dei tumori caratterizzati da elevata aggressività e rapida progressione, come i sarcomi. In due casi di sarcomi il Prof. Di Bella si era assunto la grande responsabilità di non fare mutilare un bimbo e un adulto, che per osteosarcomi agli arti inferiori erano stati candidati all'amputazione. Sono vivi e guariti, e la documentazione è completa e inattaccabile. Il bimbo è diventato giocatore di calcio e un giornale siciliano, nel giorno in cui il paese natale del Prof. Di Bella gli ha dedicato una piazza, ha pubblicato un'intera pagina sulla sua vicenda, fotografandolo davanti ad una porta. Dai dati degli organizzatori, al Congresso Mondiale di Singapore hanno partecipato circa 3000 oncologi da tutto il mondo, dato evidenziabile digitando www.bitlifesciences.com/cancer2010

Nel sito del congresso sono riportati anche tutti i titoli delle relazioni. Dalla loro revisione e dalla lettura degli atti emergono considerazioni significative sullo stato dell'arte in oncologia:

Se la malattia neoplastica supera i limiti chirurgici, chemio-radioterapia e/o anticorpi monoclonali riescono solo a prolungare la sopravvivenza, anche di qualche anno, ma non possono assolutamente conseguire guarigioni stabili e definitive di tumori solidi, ma, con chemio-radioterapia od anticorpi monoclonali, unicamente periodi e percentuali di sopravvivenza, molto difficilmente superiori ai 3 anni, eccezionalmente fino a cinque. La tossicità delle attuali terapie rimane elevata e può anche essere mortale.
Nessuna rilevante tossicità è stata registrata nei casi trattati col MDB, che in un'elevata percentuale di casi ha prodotto evidenti miglioramenti della qualità di vita. La documentazione dei casi presentati è completa, e in alta percentuale si riferisce ad ammalati che per ottenere il MDB hanno fatto ricorso a cause contro le ASL: la documentazione dei loro evidenti miglioramenti e/o guarigioni è stata esaminata e certificata da tre medici in qualità di periti giurati nominati dai tribunali.
La relazione presentata è articolata sui tre obiettivi fondamentali del MDB:

a) La difesa dall'aggressione neoplastica mediante Melatonina (attivata secondo la formulazione del Prof. Di Bella), Retinoidi, Vitamine D3, E, C, calcio, componenti della matrice extracellulare. Il MDB asseconda ed esalta le reazioni vitali e l'omeostasi antitumorale per metterle in condizione di contrapporsi alla insorgenza e progressione neoplastica, con effetto documentato sia nella prevenzione che nella cura delle neoplasie.

b) Il contrasto della spiccata tendenza mutagena delle cellule tumorali. Gli obiettivi strategici di una cura antiblastica, non possono prescindere dal controllo delle mutazioni neoplastiche, che rappresentano una caratteristica essenziale e un denominatore comune delle cellule tumorali. Per ogni mutazione (che avviene nel DNA, nei codici della vita) la cellula tumorale seleziona i massimi vantaggi e li trattiene, diventando progressivamente sempre più resistente, aggressiva, mobile e tossica, superando così ogni ostacolo che le si possa frapporre. Esattamente come i germi mutando diventano resistenti agli antibiotici.
Componenti del MDB come Folati, Melatonina MDB, soluzioni di Retinoidi in Vitamina E, Vitamine D3, E, C, hanno un spiccato e documentato effetto di contrapposizione alle mutazioni, stabilizzando la cellula con effetto definito" Differenziante". Queste stesse sostanze incrementano notevolmente l'immunità, il trofismo e l'efficienza psicofisica. Esse con meccanismo sinergico potenziano l'effetto antiproliferativo degli inibitori prolattinici e della somatostatina e delle quantità minimali di antiblastici del MDB, nelle stesse dosi usate nelle patologie reumatiche.

c) L'inibizione della proliferazione neoplastica. Il MDB contrasta la crescita tumorale inibendo la prolattina e soprattutto l'ormone della crescita (GH) potenziali, potenti e ubiquitari attivatori della crescita cellulare neoplastica.
Stanno emergendo con sempre maggiore evidenza dati scientifici a conferma del razionale d'impiego della somatostatina, documentando il ruolo centrale dell'ormone della crescita (GH) e della prolattina (PRL) nella insorgenza e progressione neoplastica. Queste evidenze scientifiche sono basate su migliaia di studi e pubblicazioni, che il Prof. Di Bella anticipò al congresso mondiale di Amsterdam nel 1978, pubblicando i dati nel 1979 sulla rivista J. Pineal Research. A piena conferma della strategia terapeutica del Prof. Di Bella, eminenti scienziati come Lincoln hanno documentato il ruolo primario dell'ormone della crescita nell'induzione e metastatizzazzione tumorale nelle nota pubblicazione (Lincoln DT, et al. Growth hormone receptor expression in thenucleus and cytoplasm of normal and neoplastic cells. Histochem Cell Biol. 1998; 109(2):141-159).
La letteratura (tra cui i lavori del Nobel Schally) sta pienamente convalidando il razionale e i criteri terapeutici del Prof. Di Bella e la razionalità dell'impiego antitumorale della somatostatina:
1°) Documentando con numerose pubblicazioni (di cui allego un saggio) quel ruolo centrale che l'ormone della crescita (GH) esercita nell'induzione e proliferazione tumorale, giustificando pienamente l'impiego in funzione antitumorale del suo antidoto, la somatostatina.

Barabutis N, Siejka A, Schally AV.Effects of growth hormone-releasing hormone and its agonistic and antagonistic analogs in cancer and non-cancerous cell lines.Int J Oncol. 2010 May;36(5):1285-9.
Barabutis N, Schally AV.Growth hormone releasing hormone induces the expression of nitric oxide synthase.J Cell Mol Med. 2010 May 26.
Siejka A, Schally AV, Barabutis N. Activation of Janus kinase/signal transducer and activator of transcription 3 pathway by growth hormone-releasing hormone. Cell Mol Life Sci. 2010 Mar;67(6):959-64.
Barabutis N, , Schally AV,Activation of mitogen-activated protein kinases by a splice variant of GHRH receptor.J Mol Endocrinol. 2010 Feb;44(2):127-34. Epub 2009 Nov 6.

2°) Certificando l'indiscussa razionalità dell'impiego antitumorale della somatostatina con oltre ventiseimila pubblicazioni reperibili sulla banca dati scientifica www.pubmed.gov. Digitando somatostatin (e l'analogo octreotide) in cancer therapy si visualizza:
U.S. National Library of Medicine
Search: Display Settings:somatostatin or octreotide in cancer therapy 30.06.2010
Display Settings: Results: 1 to 20 of 26350

Allego un campione delle ventiseimila pubblicazioni (tra cui diverse, sempre di Schally) sull'uso antitumorale della somatostatina e dell'analogo Octreotide, evidenziando che ne è stata documentata l'efficacia in un'ampia gamma di tumori:

Bellyei S, Schally AV ;GHRH antagonists (somatostatin)reduce the invasive and metastatic potential of human cancer cell lines in vitro. Cancer Lett. 2010 Jan 9.
Guo J, Schally AV, Antiproliferative effect of growth hormone-releasing hormone (GHRH) antagonist on ovarian cancer cells through the EGFR-Akt pathway.Reprod Biol Endocrinol. 2010 May 28;8:54
He Y, Yuan XM et al ,The antiproliferative effects of somatostatin receptor subtype 2 in breast cancer cells. Acta Pharmacol Sin. 2009 Jul;30(7):1053-9.
Hohla F, Schally AV,Targeted cytotoxic somatostatin analog AN-162 inhibits growth of human colon carcinomas and increases sensitivity of doxorubicin resistant murine leukemia cells.Cancer Lett. 2010 Aug 1;294(1):35-42.
Köster F, Schally AV,Triple-negative breast cancers express receptors for growth hormone-releasing hormone (GHRH) and respond to GHRH antagonists with growth inhibition. Breast Cancer Res Treat. 2009 Jul;116(2):273-9.
Laklai H, , Schally AV,Thrombospondin-1 is a critical effector of oncosuppressive activity of sst 2 somatostatin receptor on pancreatic cancer.S Proc Natl Acad Sci U S A. 2009 Oct 20;106(42):17769-74.
Pollak M. Schally AV The potential role of somatostatin analogues in breast cancer treatment. Yale J Biol Med. 1997; 70(5-6): 535-539.
Pozsgai E, Schally AV,The effect of GHRH antagonists on human glioblastomas and their mechanism of action.Int J Cancer. 2010 Feb 16.
Schally A V , Pollak M."Mechanisms of antineoplastic action of somatostatin analogs, Proc Soc Exp.Biol Med 1998 Feb;217 (2):143-52".
Siejka A, Schally AV, Antagonists of growth hormone-releasing hormone inhibit the proliferation of human benign prostatic hyperplasia cells.Prostate. 2010 Jul 1;70(10):1087-93.
WD, Zhang CH et al ,Octroctreotide therapy for hepatocellular carcinoma: a systematic review of the evidence from randomized controlled trials.Hepatogastroenterology. 2010 Mar-r;57(98):292-

Una conferma scientifica di questa portata è accuratamente nascosta all'opinione pubblica, rigorosamente censurata e tuttora non valorizzata nella pratica clinica, né prevista nelle linee guida ministeriali, per cui i pazienti devono pagarsi la somatostatina. Malgrado un'evidenza scientifica di questa ampiezza, che il Prof. Di Bella ha anticipato di 32 anni, si è lasciato credere che, nella migliore delle ipotesi, fosse un illuso o un visionario: è stato offeso, emarginato e vilipeso, incolpato di distogliere i pazienti neoplastici da "cure di provata efficacia"....
Il mancato recepimento di queste documentate verità è una delle cause della reale impotenza dell'oncologia a guarire ed eradicare stabilmente i tumori solidi.
E' ormai scientificamente e definitivamente provato quanto pubblicato dal Prof. Di Bella nella seconda metà degli anni settanta: l'ormone della crescita (GH), in realtà rappresenta quell' Interruttore Generale che è necessario e vitale spegnere in quanto potente e potenziale attivatore della crescita tumorale, sia per azione diretta sulla cellula tumorale, che, indirettamente, inducendo una cascata di fattori di crescita, ognuno dei quale svolge un rilevante ruolo nell'espansione di popolazioni cellulari neoplastiche. Gran parte della ricerca, come evidenziato dal 3° Congresso Mondiale, è ancora orientata a produrre anticorpi monoclonali (i cosiddetti "farmaci intelligenti" biologici) che agiscono su uno solo delle decine di fattori di crescita noti (ad esempio quello epidermico EGF o vascolare VEGF) o una singola via di segnalazione proteinchinasica o tirosinchinasica. Le relative ricerche presentate al congresso erano inappuntabili, tecnicamente pregevoli, eleganti nella forma, corredate da calcoli statistici accurati, da immagini suggestive, ma settoriali, compartimentali, ristrette ad un passaggio circoscritto della crescita tumorale, ad un singolo fattore di crescita da inibire, ad una singola via di segnalazione della proliferazione tumorale da bloccare. Da ciò, risultati parziali, incremento dell'aspettativa di vita (riportato nelle schede tecniche di ammissione del farmaco) dell'ordine di due mesi, molto più difficilmente fino a 4 mesi. Mancano ancora la visione d'insieme, la conoscenza approfondita e il recepimento, la presa di coscienza, che solo spegnendo con la somatostatina e/o analoghi l'Interruttore Generale, l'ormone della crescita, il GH, potente attivatore sia diretto sul tumore, che indiretto attraverso l'induzione della cascata di fattori di crescita, si incrementa a livello esponenziale l'efficacia antitumorale e si abbattono radicalmente i costi, oltre ad eliminare la tossicità, essendo la somatostatina naturale e atossica. Difettano ancora in definitiva il trasferimento (e la valorizzazione) delle conoscenze approfondite dalla fisiologia alla clinica. I miglioramenti e le guarigioni dei 553 casi trattati con MDB rappresentano il primo studio clinico osservazionale retrospettivo mondiale su vasca scala di queste evidenze scientifiche. Tale studio è nato spontaneamente dalla gente, senza finanziamenti né privati, né statali, ma unicamente per iniziativa del Prof. Di Bella; e questo per la fiducia indotta in medici e pazienti da risultati conseguiti lavorando gratuitamente ed in silenzio per decenni, senza chiedere né ottenere nulla per la ricerca.
Anche gli studi presentati al congresso su singole molecole impiegate dal Prof. Di Bella oltre 30 anni fa, come retinoidi o vitamina D3, impiegavano la singola molecola nella cura dei tumori, con effetti positivi, ma parziali, per il mancato sinergismo degli altri componenti del MDB. Si sta incominciando a intuire che queste molecole hanno efficacia antitumorale, ma manca ancora quella visione strategica d'insieme che il Prof. Di Bella attuò dagli anni settanta. Non si agisce ancora sui due obiettivi strategici essenziali per una cura antitumorale perseguiti dal MDB: il potenziamento di tutte le strutture e funzioni vitali dell'organismo per metterlo in grado di contrapporsi all'aggressione neoplastica, e l'inibizione delle mutazioni tumorali costituenti probabilmente l'aspetto più pericoloso e insidioso della patologia neoplastica.
La ricerca ha confermato anche la rilevanza antitumorale di molecole che il Prof. Di Bella ha impiegato in funzione antitumorale con largo anticipo come, appunto, i retinoidi e la vitamina D3, la E, la C, la Melatonina, i componenti della matrice extracellulare.
Queste sostanze, oggetto singolarmente di alcune comunicazioni al congresso, agiscono sul secondo denominatore comune di tutti i tumori, le mutazioni, inibendole. La mutazione è un fenomeno doppio: si associa alla selezione e consente alla cellula mutante di selezionare i massimi vantaggi e trattenerli. Così, mutazione dopo mutazione, le cellule tumorali diventano progressivamente più aggressive, resistenti, mobili, proliferative,tossiche. E' evidente che una terapia razionale del tumore non può prescindere del blocco delle mutazioni, che l'oncologia ancora non attua e il MDB realizza con soluzione di retinoidi in Vitamina E, Vit D3, C, Melatonina. Nel congresso ho documentato chiaramente anche la capacità della somatostatina e di ogni componente del MDB di agire sinergicamente bloccando l'angiogenesi tumorale, cioè la costruzione da parte delle cellule tumorali di una rete di vasi sanguigni che consente loro di avere il massimo apporto nutritivo. L'angiogenesi è un passaggio critico e decisivo dell'espansione tumorale locale e a distanza, che l'uso contemporaneo e sinergico dei componenti del MDB ha pienamente dimostrato di inibire. L'impiego della somatostatina, antidoto naturale sia dell'ormone della crescita, che di tutti i fattori di crescita da esso dipendenti, unitamente all'impiego di sostanze differenzianti (anti-mutazioni), dotate anche di importanti attività trofiche, immunomodulanti, antiossidanti e antiradicali liberi, ha consentito al MDB di documentare i migliori risultati oggi ottenibili nella cura dei tumori solidi, in termini di guarigione, e/o incremento dell'aspettativa di vita, con netto miglioramento della sua qualità. Il MDB ha dimostrato di rappresentare una visione terapeutica globale del problema cancro, non frammentaria e settoriale di singoli aspetti della crescita tumorale, ma completa e in grado di intervenire decisamente e senza tossicità su tutti i denominatori comuni dei tumori e su tutti i punti critici dell'insorgenza e progressione tumorale.
Il tumore è deviazione dalla vita normale, che il MDB corregge, assecondando ed esaltando le reazioni vitali. Il Metodo Di Bella non è pertanto "alternativo", nell'accezione comune del termine, ma rappresenta l'integrazione razionale e la logica convergenza delle conoscenze medico-scientifiche definitivamente acquisite, e delle emergenti evidenze scientifiche, in una clinica affrancata da inquinamenti politico-finanziari.
 
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nibiru
view post Posted on 15/9/2010, 21:30




Il metodo Di Bella funziona (ma non ‘conviene’)


Al tempo fece molto scandalo, e fu screditato dalla medicina ufficiale in modo così aspro che nemmeno il dubbio su eventuali tornaconti trovò più spazio. Il caso era chiuso.

Ma il lavoro dell’equipe Di Bella non si è mai interrotto e a distanza di trentadue anni dalla prima pubblicazione del professore, il Metodo Di Bella (MDB) è più in forma che mai.

L’eccezionalità del metodo deriva in particolar modo dal fatto di essere in grado di risolvere da solo, totalmente e stabilmente, tumori maligni non operati, né sottoposti previamente a chemio o radioterapia, unico caso di terapia alternativa a quella ufficiale che abbia dato, finora, esiti così positivi.

I risultati della sua applicazione, pubblicati su riviste medico-scientifiche internazionali, anche grazie alla umile caparbietà del figlio medico Giuseppe, sembrano davvero consistenti. Purtroppo, non riescono ad oltrepassare la prepotente barriera degli immensi e obliqui interessi finanziari, al punto da impedire che i prodotti del prof. Di Bella vengano dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale.

Dal sito dedicato al metodo si possono visionare tutti i documenti, autorevoli, che attestano l’assoluta efficacia della terapia.

Diversi sono i congressi che continuamente richiedono la presenza del dott. Di Bella perché possa illustrare metodo e aggiornamenti, le cui relazioni sono ogni volta sottoposte a verifica di comitati scientifici, composti anche da premi Nobel come il prof. Andrew Schally (Nobel per la Medicina, 1977).

Nel congresso del 24 giugno 2010 ad esempio (solo poco più di due mesi fa) nessuno nel pubblico dibattito e nel confronto congressuale ha potuto o saputo contestare nulla delle basi scientifiche, del meccanismo d’azione, dei risultati clinici ottenuti. La statistica di 553 casi è stata accettata, valutata attendibile, presentata e pubblicata, rilevando alcuna tossicità significativa in tutti i casi trattati.

La terapia, dunque, non solo sembra funzionare, ma addirittura non produrrebbe effetti collaterali, come minimo fastidiosi, provocati, invece, dalla chemioterapia.

E’ bene ricordare che “scopo del MDB è cercare di superare l’elevata tossicità e la limitata efficacia delle attuali terapie mediche del cancro valorizzando molecole biologiche di elevata efficacia e bassa tossicità oggi sottovalutate in oncoterapia, il cui documentato effetto antitumorale è esaltato dal reciproco sinergismo”.

Quanto alla medicina ufficiale, i numeri indicano che la sopravvivenza al tumore maligno è essenzialmente dovuta alla chirurgia, il cui riscontro è del 29% a cinque anni, di cui solo il 2,5% è dovuto alla chemio. Riviste specialistiche autorevoli confermano la sostanziale inefficacia della chemioterapia. Ma questo “infelice” dato viene volutamente censurato nelle statistiche oncologiche diffuse al pubblico.

Inoltre è da sapere che, generalmente e secondo un criterio internazionalmente condiviso, per risultati inferiori al 30% di esito positivo una cura si ritiene inutile, ed è noto alla comunità scientifica che solo il 2% dei malati trattati con chemio sopravvive cinque anni e appena l’1%, dieci.

Allo stesso tempo, in Italia, la chemioterapia produce un fatturato annuo di 1.341 milioni di euro su 4.142,6 di spesa complessiva per i farmaci, ovvero un bel 32,37% di tutta la spesa dedicata (Rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Registro farmaci oncologici sottoposti a monitoraggio, Rapporto 2007, p. 5) nonostante risultati così deludenti. Peccato che la metà dei pazienti muoia lo stesso di tumore, dopo i cinque anni, senza considerare l’alta mortalità (11%!) causata proprio dalla somministrazione chemioterapica in sè in alcuni casi di malattie linfoproliferative.

Ad inizio 2010 si è svolto nella Repubblica di San Marino, perché unico luogo dove la terapia Di Bella veniva erogata gratuitamente, il congresso dal titolo “Terapia Biologica delle patologie neoplastiche e degenerative”, alla presenza di luminari di fama internazionale provenienti da ogni parte del mondo, tra cui il prof. Lissoni, artefice di oltre cinquecento pubblicazioni ed insignito del National Cancer Institute, il premio più prestigioso dopo il Nobel, da cui è emerso il legame quantitativo tra medicina e profitto, e quanto di questo sia doloso, oltre alla volontà da parte di centri d’interesse di tenere all’oscuro l’opinione pubblica attraverso un controllo minuzioso della stampa specialistica, e alle intimidazioni a cui sono sottoposti i medici che non si attengono alle linee guida suggerite nei reparti di oncologia italiani, oltre a porre il divieto ai medici che lavorano in ospedale di prescrivere quei farmaci anche se su richiesta specifica dei pazienti.

Come pure da una interessante intervista di Sabrina Giannini per Report risulta chiaro come la medicina ufficiale faccia ostruzionismo per mantenere intatti i centri di potere, screditando chiunque tenti di cambiare lo stato delle cose.

Chi non è specialista non è in grado di capire quanto di vero e falso ci sia nelle affermazioni di entrambe le parti, e speculare su questa discriminante è scorretto. Resta, però, evidente che lo spazio per un concetto di medicina a misura d’uomo, biologica, fisiologica, scientifica, etica, contrapposta alla medicina commerciale e speculativa oggi è diventato possibile.

Forse sarebbe il caso di riprendere la questione in maniera più matura di quanto sia stato fatto dodici anni fa.

A vantaggio di tutti.

http://www.cronachelaiche.it/2010/09/il-me...viene%E2%80%99/
 
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nibiru
view post Posted on 21/10/2010, 19:58




«Voglio la cura Di Bella»: decide il giudice

Malata di cancro chiede i farmaci della multiterapia, l'Usl 9 si oppone



TREVISO. Malata di cancro al fegato chiede di essere curata con il metodo Di Bella: l'Usl 9 rifiuta e il caso finisce davanti al giudice. L'udienza, convocata a seguito del ricorso d'urgenza firmato dalla signora, si è tenuta martedì scorso in tribunale a Treviso. Il giudice Massimo Galli ha deciso un rinvio per esaminare tutta la documentazione medica presentata dalle parti.

L'accaduto riporta alla luce il «fenomeno» Di Bella, la multiterapia antitumorale lanciata dal medico di Modena che fece grande clamore tra il'97 e il'98, prima di essere dichiarata totalmente inefficace dal ministero della Sanità a seguito della sperimentazione in alcuni ospedali. Ma i sostenitori di quel metodo - basato sulla somministrazione di ormoni e vitamine - contestarono gli esiti sostenendo che gli accertamenti furono condotti con farmaci non integri. Col risultato che se la medicina ufficiale ha bocciato senza appello il metodo e lo ha bandito dalla sanità pubblica, c'è ancora oggi chi resta convinto della sua utilità ed efficacia, almeno in determinate circostanze. E' il caso, appunto, della signora trevigiana, trentottenne, sposata e madre di un bimbo, titolare di una piccola attività, che scopre la sua malattia nel settembre 2009, a seguito di forti dolori addominali di cui soffriva da qualche tempo.

La risonanza magnetica a cui viene sottoposta in ospedale rileva la presenza di alcune masse nel fegato. In ospedale ad Oderzo viene eseguita una laparotomia e gli accertamenti successivi confermano che si tratta di un tumore. Le masse, spiegano ancora i medici dell'Usl 9, non sono però suscettibili di essere curate con particolari terapie: l'unico, vero, intervento definitivamente risolutivo sarebbe il trapianto d'organo. Ma si tratta di un'operazione eseguibile soltanto quando non ci sono più speranze. La signora decide a quel punto di consultare alcuni specialisti, sia a Milano che nella Marca, per capire se esiste qualche alternativa. Ed è proprio un oncologo trevigiano a parlarle di quella multiterapia che sembrava caduta nell'oblio, sepolta dalle accese polemiche che la accompagnarono: il metodo Di Bella, appunto. Lo specialista prescrive alla signora diversi farmaci: ferro, melatonina, axeroftolo e somatostatina. Si tratta di medicine escluse dal prontuario del ministero della Sanità, non inserite in classe A e come tali acquistabili solo a prezzo pieno. La signora decide di provarle e a fine luglio inizia la cura, affrontando una spesa di circa 1.000 euro mensili.


I risultati, sostiene la signora, sono immediati: non solo si sente meglio a livello fisico generale, ma assicura anche di avere riscontri specifici sulle masse tumorali che non si sarebbero ulteriormente espanse. La trentottenne, convinta che nel suo caso e per la sua particolare patologia, il metodo Di Bella stia funzionando, decide di continuare la cura. Per questo si rivolge all'Usl 9 chiedendo la prescrizione dei farmaci che sta utilizzando. Inevitabile la risposta negativa da parte dell'azienda sanitaria trevigiana: il metodo Di Bella è fuori dal protocollo e i farmaci sono esclusi dal prontuario del ministero. Ragion per cui, è la conclusione dell'Usl, il sistema sanitario non può farsi carico di tale spesa. Ma non è solo un problema economico: i medici, soprattutto, non credono all'efficacia e alla bontà della terapia.

La signora non si dà però per vinta e, assistita dall'avvocato Giorgio Dussin, presenta un ricorso urgente in tribunale affinché - sulla vicenda - si esprima il giudice civile ordinando all'azienda sanitaria la prescrizione dei farmaci. Martedì scorso si è tenuta la prima udienza, davanti al giudice Massimo Galli. Il legale della signora ha presentato le cartelle cliniche, mentre l'Usl 9, rappresentata dall'avvocato Piero Pignata, ha esibito documentazione medica che contesta il metodo Di Bella. L'azienda sanitaria ha però voluto evitare il muro contro muro proponendo alla signora una terapia alternativa di supporto. Il giudice ha deciso di rinviare l'udienza al prossimo 16 novembre: in quella sede esaminerà gli ulteriori documenti che le parti depositeranno decidendo sul caso.

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2...giudice-2564784

 
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view post Posted on 21/10/2010, 21:24

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L'USL può, è suo diritto, proporre opposizione, non ne vedo la ragione poiché è stato prospettato un trapianto d'organo quindi il MDB non viene a sostituire una terapia "di comprovata efficacia" ma è suo diritto farlo.

Se esami ed analisi, le quali possono anche essere visionate prima di proporre un ricorso confermano già, al momento attuale, un miglioramento, sia pure una semplice (per modo di dire) stabilizzazione del tumore, trovo di molto cattivo gusto esercitare un diritto che dovrebbe essere vincolato esclusivamente alla tutela della salute della paziente in caso di peggioramento delle condizioni di salute.


Vorrei ricordare ai pazienti che eventualmente si trovassero nelle medesime condizioni di procurarsi - è possibile farlo - gli atti dell'ultimo Congresso Mondiale di Oncologia, dove buona ragione viene ad avere lo studio e l'operato del Prof. Di Bella e di presentarli ai giudici.



Alcuni medici e professionisti della salute capitano in questo forum e leggono, ne ho conoscenza, un paio li conosco personalmente per cui li invito ad assumere consapevolezza e coscienza di ciò che dovrebbe essere la loro professione, la quale non è una professione qualunque e non può essere esercitata a discapito della salute del paziente.
 
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view post Posted on 23/10/2010, 17:15

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Convegno sulle medicine non convenzionali promosso dall’Accademia delle Scienze

23/24 ottobre 2010

Hotel San Giuseppe via Antonio Onofri 31 47893 Valdragone repubblica di San Marino telefono 0549 991257 cellulare 335 374751

«Nuove linee di oncoterapia scientifica Medicine e terapie non convenzionali»

Verranno documentate le recenti conferme scientifiche internazionali del Metodo Di Bella e i riscontri clinici del MDB presentati al 2° Congresso mondiale di oncologia il 24 giugno 2010 a Singapore e già pubblicate agli atti.

Parteciperanno eminenti personalità della clinica e della ricerca scientifica, tra cui:

il professor Peter G. Fedor Freybergh, Editor-in-Chief di alcune prestigiose riviste medico scientifiche internazionali, tra cui NeuroEndocrinology Letters Stockholm Sweden,

la dottoressa Lili Maas Director of the editorial office Stockholm Sweden,

il professor Giancarlo Pizza, presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna e ricercatore noto a livello internazionale,

il dottor Paolo Lissoni e altri noti clinici e ricercatori.

Verrà presentata dal dottor Giuseppe Di Bella la recente pubblicazione sul Metodo Di Bella che riporta la statistica su oltre cinquecento casi trattati col MDB.

Sono documentate le numerose cause che hanno totalmente destituito di ogni dignità scientifica e indicazioni cliniche la sperimentazione ministeriale del MDB del 1998.
 
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view post Posted on 23/10/2010, 18:18

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Correggo un errore sopra presente. Il Congresso Mondiale di Oncologia è il 3°, non il 2°.
 
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nibiru
view post Posted on 24/10/2010, 09:00




Cura Di Bella: i giudici ci stanno dando ragione

Il metodo è tornato in auge a Treviso dopo il ricorso di una mamma di 38 anni. Ma l'oncologo Salvagno ribatte: l'ho sperimentata, è inefficace. Rizzotti, Advar: bisogna sapersi fermare


TREVISO. «Il nostro metodo non solo non è dimenticato, ma sta ottenendo riconoscimenti nel mondo. E oltre 2 mila sentenze hanno condannato le Asl a erogare la cura». Lo sostiene il figlio di Luigi Di Bella, il dottor Giuseppe, all'indomani del ricorso al giudice di una una malata trevigiana per ottenere dall'Usl 9 l'applicazione della terapia.
Scomparso da tempo dalle cronache italiane, il metodo «Di Bella» è tornato in auge a Treviso dopo il ricorso d'urgenza della mamma di 38 anni. Il caso è rimbalzato ieri nello studio modenese di Giuseppe Di Bella, erede della cura studiata dal padre.

«Sono un migliaio i pazienti e un centinaio i medici che applicano la terapia in Italia - spiega - Ci sono pubblicazioni scientifiche internazionali che la citano. L'ultima è di fine settembre. Si tratta dell'articolo apparso su Neuroendocrinology Letters: si fa riferimento allo studio su 553 pazienti trattati con questa terapia. I dati dimostrano che il metodo Di Bella ha ottenuto un evidente miglioramento nella qualità della vita e un aumento considerevole per quanto riguarda gli indici di sopravvivenza».

Secondo Di Bella il metodo non ottiene il riconoscimento ufficiale in Italia perché «va a sconfessare una serie di poteri, fra cui quelli accademici e universitari». Di parere ben diverso la medicina ufficiale. Il direttore sanitario dell'Usl 9 Pier Paolo Faronato: «Il nostro sistema sanitario ha deciso che i costi della terapia Di Bella erano superiori ai benefici. Noi cerchiamo di guarire chi è possibile guarire e di prenderci cura di tutti utilizzando quello che la comunità scientifica ritiene utile utilizzare».

Anna Mancini Rizzotti, presidente dell'Advar: «Siamo vicini al dolore della signora verso cui proviamo grande comprensione. Quando non si vedono alternative si ricorre a tutto, ma bisogna sapersi fermare. E i medici devono avere la lucidità e l'etica di dare consigli corretti al malato».

E sulle cure palliative si è tenuto ieri un convegno a Conegliano. «La cura Di Bella? Inefficace come antitumorale e superata come cura palliativa», ha dichiarato il dottor Luigi Salvagno, direttore dell'unità operativa di oncologia dell'Usl 7. Il medico è stato nell'equipe padovana che ha sperimentato la multiterapia antitumorale: «Le evidenze scientifiche hanno dimostrato che si tratta di una cura non efficace. Le cure palliative oggi sono molto più sviluppate: si possono possono proporre cure più specifiche per il singolo paziente».

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2...ragione-2579051



Capito, Oro, cosa dicono gli oncologi della usl ?



Metodo Di Bella, la lotta al cancro fa tappa a Milano

Non si sono mai arresi i «dibelliani». Proprio come avrebbe voluto lui, il professore. Proprio come non si era mai arreso lui, Luigi Di Bella il medico e scienziato che, alla fine degli Anni Novanta, era riuscito a conquistare gli italiani con la sua rivoluzionaria quanto semplice e non invasiva terapia anti-cancro, dai risultati sorprendenti. Una terapia, passata poi alla storia come Mdb, metodo di Bella, a base di somatostatina, bromocriptina, soluzione ai retinoidi, vitamina E, melatonina.
Una terapia, falsata purtroppo da una sperimentazione di Stato concessa a furor di popolo, dal ministro della Sanità, dell’epoca, Rosy Bindi, ma attuata, come ebbero modo poi di accertare i carabinieri dei Nas, senza rispettare affatto le indicazioni che il professore Luigi Di Bella aveva dato. «Ma ora registriamo sempre più consensi e riconoscimenti tangibili dalla comunità medica internazionale» afferma il dottor Giuseppe Di Bella, anch’egli medico, che ha voluto raccogliere l’importante eredità del padre.

Reduce dal terzo World Cancer Congress, a Singapore al quale è stato invitato a tenere una relazione applauditissima, Giuseppe di Bella aprirà sabato un convegno medico sulle terapie non invasive, all’hotel Leonardo Da Vinci. Un grande momento, pare di capire, per Di Bella. «La notizia di oggi - conferma - è che per la prima volta l’intero Metodo è stato pubblicato integralmente dalla Med-Line, la banca dati scientifica on line più autorevole. Ci sono le valutazioni delle basi scientifiche e i riscontri clinici rappresentati da 553 casi, fra 22 tipi più frequenti di tumore per i quali sono documentati una media di sopravvivenza e una qualità di vita nettamente migliori rispetto alle attuali terapie mediche dei tumori. Sono inoltre compresi diversi casi, che rappresentano un risultato inedito in oncologia, di guarigione stabile e completa di tumori maligni solidi senza intervento chirurgico, né chemio, né radioterapia, ma solo con Mdb».

Superato anche l’esame di Singapore? «Ho accettato l’invito a presentare personalmente i nostri risultati. Ma prima ho voluto mandare una relazione che è stata sottoposta alla verifica del comitato scientifico, formato da eminenti ricercatori, tra cui il premio Nobel Andrew Schally. La relazione è stata accettata, inserita nel programma del congresso, pubblicata agli atti dello stesso».

Ma dove vuole arrivare il Metodo Di Bella? «Il Mdb cerca di superare l’elevata tossicità e la limitata efficacia delle attuali terapie valorizzando molecole biologiche di elevata efficacia e bassa tossicità oggi sottovalutate in oncoterapia. È stata documentato un generale miglioramento della qualità di vita, che in molti casi ha consentito anche la ripresa di attività lavorativa. In numerose neoplasie gravi, altamente aggressive si sono evidenziate sopravvivenze anche di anni e qualità i vita accettabile fino alla fine. In alcuni pazienti si sono documentate guarigioni stabili e definitive unicamente con il Metodo di mio padre. E questo ci fa capire che egli aveva imboccato la strada giusta».

http://www.ilgiornale.it/milano/metodo_di_...ge=0-comments=1
 
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view post Posted on 24/10/2010, 11:01

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Lo so, lo so cosa dicono gli "oncologi" :D Preferisco utilizzare le energie per favorire le cose buone anziché stare a combattere battaglie perdute in partenza.

Non ci arrenderemo, non finché non saranno stati dati tutti i dovuti riconoscimenti al Prof. ed al suo Metodo, non ci arrenderemo perché è giusto non arrendersi.

Hasta la victoria siempre! :D
 
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view post Posted on 25/10/2010, 08:04
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IL MDB ED I SUOI RISULTATI SONO SU MEDLINE.

La rivista scientifica Neuroendocrinology Letters ha dedicato un numero speciale ad un lungo lavoro del Dr. Giuseppe Di Bella.

Nel recente passato avevamo informato i nostri frequentatori che contavamo di comunicare presto novità positive. Chi ci segue da tempo sa come sia difficile presentare una casistica ben documentata e numericamente significativa su pazienti trattati con MDB; e, al tempo stesso, quanto impegno e sacrificio comporti il tentativo di proseguire con la ricerca sperimentale: cose entrambe problematiche per la penuria di risorse economiche ed umane e l'indisponibilità altrui alla collaborazione, dolosa o forzata che questa sia.
A tali obiettive difficoltà si aggiunge una ostilità capillare ed incessante, che si manifesta anche con perduranti espressioni offensive all'indirizzo dell'ideatore del Metodo e di chi non si ferma davanti ad ostacoli incessantemente frapposti. Come accaduto anche di recente, non c'è mentecatto, non c'è ciarlatano che, annunciando mirabolanti quanto insulse o mendaci proposte, non accompagni i propri comunicati - quasi fosse un'augurale bottiglia di champagne - con la servile assicurazione che i suoi assunti "non sono come la cura Di Bella, ma hanno solide basi scientifiche"....! Un segnale inviato alla nomenclatura quale assicurazione di ossequiosa deferenza e rito propiziatorio per appoggi alle proprie iniziative.
Ma la terra continua a girare come ha voluto il Padreterno e non come caste medico-farmacologiche e scherani istituzionali vorrebbero girasse; ed insieme alla terra anche il tempo - per fortuna e per disgrazia - corre incessante. Si è giunti quindi al Congresso Mondiale di Oncologia, del quale abbiamo riferito nei mesi scorsi (cfr. www.dibellainsieme.org/discussione.do?idDiscussione=16244), che tanti bruciori gastrici ha provocato ai guru nostrani, facendo vibrare ante di armadi che nascondono interi ossari. Ora si è concretizzata la pubblicazione delle anticipazioni contenute nella comunicazione a Singapore del Dr. Giuseppe Di Bella. Il lavoro, che ha richiesto un numero speciale dedicatogli interamente, è apparso su Neuroendocrinology Letters (Neuro Endocrinol Lett. 2010 Sep 30;31(suppl1)) ed è già consultabile sul motore di ricerca scientifica per antonomasia: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20881933

Possiamo riproporre esclusivamente l'abstract, in ossequio ai regolamenti editoriali vigenti. D'altronde il testo originale non potrebbe essere esposto, considerato che si tratta di ben 105 pagine che illustrano il razionale ed i meccanismi d'azione, i riferimenti di natura biochimica e biologica del Metodo ed i riscontri clinici, rappresentati da 553 casi relativi ai 22 più frequenti tipi di tumore.

image


La copertina del supplemento di N.E.L.



TRADUZIONE ITALIANA

Il Metodo Di Bella (MDB)
Di Bella Giuseppe -Fondazione Di Bella, Bologna.
Neuro Endocrinol Lett. 2010 Sep 30;31(suppl1). [Epub ahead of print]


SCOPO: lo scopo del Metodo Di Bella (DBM) è quello di cercare di superare l'alto livello di tossicità e la limitata efficacia dei trattamenti medici correnti del cancro.


METODO: utilizzando melatonina, retinoidi, e le vitamine E, D3 e C, i componenti della matrice extracellulare, il DBM rafforza quei mezzi che la Fisiologia considera essenziali per la vita. Agendo insieme, queste molecole differenzianti hanno anche un effetto antiangiogenico e antiproliferativo. Questo effetto viene rafforzato dalla somatostatina e/o da suoi analoghi attraverso la inibizione di molecole altamente mitogene, come il GH ed i fattori di crescita GH-dipendenti. Cabergolina e/o bromocriptina inibiscono la prolattina, ormone mitogenico ubiquitario.


RISULTATI: i risultati preliminari sono riportati da uno studio osservazionale retrospettivo su 553 pazienti trattati con il MDB. Questi dati dimostrano che il MDB ha ottenuto un evidente miglioramento della qualità della vita ed un notevole aumento del tasso di sopravvivenza media in ogni patologia e suo stadio, in relazione ai dati disponibili in letteratura su chemioterapia e/o anticorpi monoclonali. Il risultato è stato raggiunto senza nessuno dei noti significativi effetti tossici della chemioterapia e (anche se in misura minore rispetto alla chemioterapia) degli anticorpi monoclonali. Sono anche riportate le ragioni che destituiscono di ogni credibilità scientifica i trials MDB effettuati in Italia nel 1998.

CONCLUSIONI: la ragione di questa pubblicazione è di informare la comunità scientifica della logica, del meccanismo di azione, delle basi scientifiche e dei risultati clinici del MDB, al fine di incoraggiare l'interesse per le prospettive aperte dal MDB attraverso formulazioni innovative di vitamine e melatonina e l'uso di altre molecole biologiche, caratterizzate da un alto grado di efficacia antitumorale e bassa tossicità, quali la somatostatina ed i suoi analoghi.


TESTO ORIGINALE (abstract)

Neuro Endocrinol Lett. 2010 Sep 30;31(suppl1).
The Di Bella Method (DBM).
Di Bella G.
Di Bella Foundation, Bologna, Italy.

AIM: the aim of the DI Bella Method (DBM) is to try to overcome the high toxicity level and the limited efficacy of the current medical treatments for cancer.

METHOD: using Melatonin, Retinoids, and vitamins E, D3, and C, components of the extracellular matrix, the DBM reinforces those means that Physiology considers essential for life. Acting together, these differentiating molecules also have an antiangiogenic and antiproliferative effect. This effect is reinforced by Somatostatin and/or its analogues by negatively regulating highly mitogenic molecules such as GH and GH-dependent growth factors. Cabergoline and/or Bromocriptin negatively regulate Prolactin, the ubiquitary mitogenic hormone.

RESULTS: the preliminary results are reported of a retrospective observational study on 553 patients treated with the DBM. These data show that the DBM achieved an evident improvement in the quality of life and a considerable increase in the mean survival rates for every disease and stage with respect to the data available in the literature relative to chemotherapy and/or monoclonal antibodies. The result was achieved without any of the known significant toxic effects of chemotherapy and (albeit to a lesser extent with respect to chemotherapy) of monoclonal antibodies. The invalidating causes which removed all scientific credibility from the DBM experiments carried out in Italy in 1998 are also reported.

CONCLUSIONS: I considered it of use to inform the scientific community of the rationale, the mechanism of action, the scientific basis and clinical findings of the DBM in order to encourage interest in the prospects opened up by the DBM through innovative formulations of the vitamins and Melatonin and the use of biological molecules with a high degree of antitumoural efficacy and low toxicity such as Somatostatin and its analogues.


Quasi contemporaneamente ha visto la luce un lavoro di natura sperimentale sulla rivista IJAE (Italian Journal of Anatomy and Embriology), vol. 115 n. 1-2, comunicato al 64° Congresso di Anatomia e Istologia tenutosi a Taormina dal 15 al 18 settembre scorso. Il lavoro, del quale è stato promotore delle indagini un giovane ricercatore che collabora al lavoro sperimentale presso il Laboratorio Privato di Fisiologia Prof. Luigi Di Bella a Modena (Dr. N. Pacini), si muove sulle stesse linee seguite dall'ideatore del MDB e ne ripercorre il tragitto scientifico (*), dimostrando - in particolare - l'attività della pur limitata associazione di melatonina, retinoidi e somatostatina su cellule umane in vitro di carcinoma mammario. Senza pretendere di costituire una "novità" od un evento scientifico clamoroso, dato che, anche sperimentalmente, questi fenomeni sono stati osservati e descritti fin dall'inizio degli anni settanta da Luigi Di Bella, il lavoro costituisce nondimeno un contributo al riconoscimento della sua opera e della sua terapia. Ma l'avere condotto la prova su cellule cancerose umane e ricorrendo ad aggiornate tecniche di indagine rappresenta un'ulteriore riprova di tesi abbondantemente documentate da una numerosissima esperienza clinica. Fra l'altro - a testimoniare la dolosa scorrettezza di tanti sedicenti ricercatori - digitando su Medline le parole "melatonin", "somatostatin" o "retinoic acid" ed incrociandole con il sostantivo "cancer", pur tra argomentazioni asettiche o critiche appare tra le prime citazioni il riferimento al MDB, cosa impensabile solo pochi anni fa.

(*) Citiamo tra i tanti lavori del Prof. Luigi Di Bella:
1) Di Bella L. et all.: "Further clinical and experimental data on platelet production by melatonin (MLT)" - Gordon Research Conference on Pineal cell Biology, Oxford, 27th August 2000;
2) Id.: "Megakaryocite membrane patch-clamp outward current after retinoid application"- id.;
3) Di Bella L., C. Bruschi and L. Gualano: "Melatonin carries important effects on megakaryocyte membrane patch-clamp outward current". Proc. XXIV International Congress of Physiological Sciences, Christchurch-New Zealand, 26th August 2001;
4) Luigi Di Bella, Carla Bruschi, Luciano Gualano: "Melatonin effects on megakaryocyte membrane patch-clamp outward K+ current". Medical Science Monitor, 2002; 8(12): BR527-531.


Ne proponiamo l'abstract:

Synergistic effects of melatonin and other biological molecules on breast cancer MCF-7 cell functions: possible implications in anticancer therapy.
Martina Margheri 1, Alessia Tani 1, Aida Dama 1, Fabio Francini 2, Roberta Squecco 2, Nicola Pacini 1.
1 Department of Anatomy, Histology and Forensic Medicine, University of Florence, Italy
2 Department of Physiological Sciences, University of Florence, Italy.

In the recent years, the antineoplastic action of melatonin has been extensively described, including oncostatic effects on different tumours and improvement of chemo-therapeutic regimens. However, the mechanisms underlying these phenomena remain unclear and a matter of debate.
The aim of the present study was to further investigate the effects of melatonin, administered alone or in combination with other molecules, such as somatostatin and retinoic acid, on MCF-7 human breast cancer cells, in terms of cells viability , proliferation and death.
Melatonin 1mM, 10 mM, 100 mM was administered for 24, 48, 72 hours. It was found that melatonin induces a dose and time-dependent inhibition of cells viability, as judged by MTS assay. This effect was particularly evident at pharmacologic concentration and was greatly potentiated when melatonin was given in association with somatostatin and retinoic acid, suggesting a synergistic effects of these molecules. We also showed that the reduced cells viability in the cells treated with the highest concentration of melatonin , either alone or in combination with somatostatin and retinoic acid , was associated with alteration in the cell cycle, with a reduced number of cells expressing cyclin A. Consistent with these latter data, the treated cells showed alteration in Noch/Jagged signal-ling and a significant induction of necrotic cell death.
The electrical of the treated cells were also analyzed by whole patch clamp in voltage-clamp condition. Melatonin induced a decrease of the fast delayed rectifier K+current and an increase of the slower activating Ca2 +-dependent K+ current. Such effects were potentiated when melatonin was given in association with somatostatin and retinoic acid.
Taken together, these findings demonstrate, for the first time, that the oncostatic effect of melatonin on MCF-7 cells may be greatly increased by its association with somatostatin and retinoic acid and suggest that these effects are related, at least in part, to changes in the K+ channels type expression and functionality, in cyclin A expression and Notch pathway. These novel findings rise the intriguing hypothesis that melatonin in association with somatostatin and retinoic acid might prove helpful as adjuvant in breast cancer therapy.

Da parte nostra non possiamo che esprimere la nostra grande stima e riconoscenza alla rivista Neuroendocrinology Letters ed al suo direttore ed editore, il Prof. Peter G. Fedor-Freybergh, che con coraggio e lungimiranza ha pubblicato questo ed altri lavori sul MDB. E ci farebbe piacere che il maggior numero possibile dei nostri frequentatori lo contattasse per manifestargli il proprio sostegno morale. E' facile farlo, dato che lo scienziato comprende anche l'italiano: basta scrivere alla sua attenzione indirizzando a editor @ nel.edu (togliere gli spazi prima e dopo la @).
A questo punto, ci sembra quasi di sentire la domanda dei nostri lettori: "e ora che succede? Si decideranno ad ammettere almeno - dopo quarant'anni di fango gettato e di lutti evitabili - che il MDB è una terapia suffragata da risultati scientificamente testati?". La logica e la coscienza renderebbero ovvia ed ineludibile la risposta, se in certi ambienti non difettassero spesso l'una e l'altra. Riconoscere la verità, per chi tanto si è adoperato ad occultarla, significherebbe attirarsi lo sguardo nauseato e indignato di sei miliardi di esseri umani. Non illudiamoci quindi che l'evento richiamato in questa discussione cambi di colpo e per magia le cose; ma possiamo affermare che costituisce di certo una tappa fondamentale e forse determinante. Ci sarà sicuramente chi obietterà che la sperimentazione...eccetera eccetera..; che occorrerebbe indagare, verificare con "trials clinici di fase III" su migliaia di pazienti (ma la cosa non si può fare perché....non esistono i presupposti scientifici....). E lasciamo alla vostra memoria ed alla vostra immaginazione ipotizzare ulteriori alibi.
La nostra opinione? Pensiamo che il "conto" si va facendo sempre più pesante e che non sia pensabile poter continuare a tempo indefinito su questa strada. Come altre volte abbiamo precisato, non ci interessa criticare chi finora ha alterato od occultato il vero: non vestiamo né la tonaca né la toga. Ma la meta che perseguiamo, pur con i nostri severi limiti, è la stessa di Chi ha sacrificato la propria esistenza in nome del progresso della civiltà scientifica e della vita.

Tratto da: www.dibellainsieme.org/discussione.do?idDiscussione=16973

A questo punto chiunque abbia definito tale metodo senza alcun fondamento scientifico, se davvero ha volontà di comprendere qualcosa di ancora poco conosciuto (per le sue nozioni o semplici convinzioni, almeno...) ed ha una minima curiosità accompagnata da "normale" intelligenza, dovrà riflettere non poco su quanto affermato in precedenza.
Sono ottimista, lo so... ^_^

Edited by michylee - 25/10/2010, 13:22
 
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view post Posted on 25/10/2010, 10:05

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Il Prof. Di Bella aveva brutte abitudini, del tutto disprezzabili e caratteristiche ed obiettivi loschi, subdoli, perversi.
Solo per citarne alcuni: visite mediche vere e gratuite, sperimentazioni a costo zero per lo Stato, conoscenza profonda di ciò di cui parlava, capacità di guarire malattie.

Sono difetti inammissibili, inaccettabili.

:D
 
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nibiru
view post Posted on 1/11/2010, 00:28




Di Bella reloaded

Intervista al dott. Giuseppe Di bella da "Nexus", nota rivista bimestrale di complottismo e misteri:


http://www.metododibella.org/cms-web/upl/d...-2007/nexus.pdf
 
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16 replies since 10/7/2010, 15:57   2977 views
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