CITAZIONE (lxdevil @ 12/12/2010, 10:49)
non centra la timidezza, centra l'attitudine ad affrontare le difficoltá, a non perdersi d'animo, a lottare. se uno continua chiedere aiuto dall'esterno non conoscerá mai la reale causa e rimarrá cosí dipendente dall'aiuto esterno, e questa é una dipendenza.
la timidezza, la paura, la vergogna ecc. la creiamo noi stessi per difenderci da qualcosa di piú pericoloso che mai: LA LIBERTÀ, che poi significa anche felicitá da un lato, responsabilitá dall'altra.
certo certo, una bella teoria se fosse vera.
prendi mè, io sono uno che non si perde d'animo mai, sò affrontare le difficoltà anche enormi con raziocinio, sono estremamente efficace nel cercare soluzioni, però sono antisociale , e propio grazie al mio raziocinio, sono arrivato a capire che non ho paura di nulla, non ho paura della libertà o della gente, ma siccome ho una scarsa predisposizione al senso dell'umorismo ed alla loquacità, preferisco evitare situazioni di contatto sociale dove queste catratteristiche sono fondamentali, ad esempio cene fra parenti, matrimoni, abbordaggi alle ragazze.
Sempre grazie al mio raziocinio ho cercato in vari modi di affrontare il problema, prima con la psicanalisi, poi con le droghe psichedeliche ed infine con i nootropici.
La psicanalisi fà qualcosa, le droghe fanno molto, ma poi devi fare i conti con i sides, i nootropici fanno qualcosa senza sides, il pregabalin lo considero un nootropico.
tutto il resto è solo cieco moralismo