sostanze disinibenti?

la tua presunzione é quella di dovere essere brillante (oltre a quella di essere umile, riflessivo e mai arrogante), non ammetti a te stesso di essere goffo e non vuoi che gli altri ti percepiscano cosí...cosí ti precludi ogni possibilitá di comunicazione

ovviamente non é una certezza la mia, ma leggendoti arrivo a questa conclusione

guarda..premetto sempre che sono ipotesi e che non voglio fare psicologia da 4 soldi, ma non posso che quotare lxdevil, evidentemente veniamo da esperienze simili..
mi sembra di rivedere me stesso nella frase che hai scritto:
"il dovere" essere brillanti..è su quel "dovere" che sta l'inquacchio, fidati..

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la tua presunzione é quella di dovere essere brillante (oltre a quella di essere umile, riflessivo e mai arrogante), non ammetti a te stesso di essere goffo e non vuoi che gli altri ti percepiscano cosí...cosí ti precludi ogni possibilitá di comunicazione

ovviamente non é una certezza la mia, ma leggendoti arrivo a questa conclusione
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bhe mi pare normale che quando ci si trova in situazioni ludiche di volere essere brillanti , non vedo dove sia la presunzione, a tutti piacerebbe divertirsi , partecipare attivamente e profiquamente alle discussioni, sapere strappare sorrisi e partecipare alla buona riuscita di un incontro.
Io ammetto largamente di essere goffo, e credo che quasi tutti i cosiddetti timidi si sentano goffi, secondo me sei completamente fuori strada, ma poi è anche vero che ogni caso è a sè stante.
La mia esperienza mi porta a capire che ogni persona è diversa, ogni mente è diversa, e non tutti siamo in grado di essere brillanti quando serve, quindi quelli come mè non possono vivere appieno certi momenti.
In parole povere, se io sono signle e quindi ho bisogno di una donna , se sono un tipo che sà essere brillante mi lancerò più spontaneamente alla ricerca di essa, mentre se non lo sono avrò molte piu dificoltà a lanciarmi, perchè semiconsciamente mi prefigurerò quelle situazioni che si andrebbero a creare, situazioni di noia e di imbarazzo dovute al vuoto che lascia il non essere brillanti, l'essere mentalmente letargici, non sapere fare sorridere , o perlomeno non quanto una donna media desidererebbe.
Questo è essere timidi.
Ciò non toglie che possano poi questi soggetti trovare una compagna e viverci assieme anche a lungo.
Nelle tue parole c'è poi contraddizione, come può uno non ammettere di essere goffo (io dire imbarazzato) e poi non volere che gli altri ci percepiscano così?
Se uno non ammette di essere goffo non può nemmeno lontanamente pensare che gli altri lo percepiscano come tale, date che nella sua mente egli non lo è affatto.
Essere imbarazzati è un'emozione giusta e normale quando ci si trova a dovere fare una cosa di cui non si è capaci.

idem


e allora? se arrivi a questa conclusione non hai certo bisogno di sostanze disinibenti

basta che ti dai una mossa! e guarda che na volta la pensavo come te.

------------Più che un dovere è un volere.




e allora? se arrivi a questa conclusione non hai certo bisogno di sostanze disinibenti
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--------------anche avere il naso brutto è una cosa normale, ciò non toglie che se voglio posso farmelo rifare.
l'aspirazione al miglioramento è anche essa normale, se io aspiro ad essere più socievole, più disinibito e brillante, perchè non devo provarci?




Questa è la classica risposta idiota e qualunquista che si dà alle persone nella mia situazione, denota la non volontà di capire e liquida tutto come dovuto alla pigrizia o alla scarsa volontà del soggetto timido, escludendo a priori la possibilità che esistano componenti mentali genetiche o psicologiche, o che possano esistere deficit neurormonali o demenze latenti.
Io la moss me la stò dando e me la sono data cercando di capire il problema, con la meditazione, l'autoanalisi, l'lsd, gli psicofarmaci, la psicoterapia, i nootropici, ed un sacco di altre cose, ma sempre di più comprendo i miei limiti e sempre di meno ho speranza di poterli superare.

giá, certo, solo che come é giá successo ad altre persone, si cade in un circolo vizioso, alla fine non ci sará nemmeno una parte del corpo rimasta genuina...rimarrá solo il senso di inadeguatezza!

secondo il tuo ragionamento ogni persona con un naso che non corrisponda all'ideale estetico di massa dovrebbe sentirsi inadeguato. ma non é cosí nella realtá.


idem

vedi che non ti accetti per quello che sei? "vuoi essere diverso da come sei", "presumi" di dovere essere diverso




grazie per avermi dato del idiota e qualunquista
non hai mai pensato di essere tu quello che non capisce?

perché io comprendo il tuo punto di vista, ma ho superato il tuo punto di vista, sono andato oltre... perché continui a difenderlo?

quindi tu da timido ora cosa sei diventato? un estroverso oppure un timido che prova piacere nell'esserlo?
quale è ora il tuo punto di vista avanzato?

Edited by enteomane - 24/12/2010, 14:14

non le escludo, ma escludo che il problema venga risolto attribuendoli cause "al di fuori dal tuo controllo"....

la meditazione non guarisce, al massimo porta alla luce cose che altrimenti rimarrebbero nascoste, lsd se proprio devi usarlo é meglio se lo usi solo per scopi ricreativi...ma questa é la mia personalissima posizione, e non intendo farne un dogma

secondo me devi abbandonare una certa idea di te, ma a questo ci devi arrivare tu...cerca di capire perché non ti basti

mettiamo il caso che uno abbia una demenza, secondo te questa è nel suo controllo?

ho fatto della mia timidezza un punto di forza, non ho piú paura di mostrarla e sono capace di arrossire senza vergognarmi, e ti assicuro che é una caratterisica che alle persone piace

rimango un timido ed un introverso, perché é nella mia natura, ma non mi nego piú il piacere di comunicare, ridere e scherzare per le mie seghe mentali. tempo fá non avrei mai pensato di potere essere cosí.


probabilmente nemmeno se ne renderebbe conto di essere demente, o sbaglio?

un handicap rimane un handicap..ma una vittima rimane vittima solo finché accetta di fare la vittima

io non ho paura di apparire timido , la paura è un altra cosa, io provo imbarazzo per me e per gli altri, perchè ricorda che se vai ad infilarti in una situazione imbarazzante lo è anche per chi ti è affianco, ed il rossore è una mia caratteristica naturale che poco ha a che vedere con la timidezza, essendo una cosa di famiglia ,si chiama eritrosi, certo preferirei avere un volto dal colorito omogeneo, ma non è un grosso problema.

se sei timido ed introverso allora difficilmente puoi anche comunicare e scherzare come vorresti , altrimenti non saresti timido ed introverso.

tutto ruota intorno al ciò che vorresti essere, se tu vorresti essere più estroverso allora ti ritieni introverso, se tu sei soddisfatto di come ti relazioni allora ti ritieni normale, però tu potresti anche ritenerti normale ma essere un deficiente con il quale è spiacevole relazionare, e se non ti poni il problema degli altri allora sei un egoista menefreghista che pensa solo a se stesso

io vorrei essere piu estroverso, punto.




probabilmente nemmeno se ne renderebbe conto di essere demente, o sbaglio?

un handicap rimane un handicap..ma una vittima rimane vittima solo finché accetta di fare la vittima
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Perchè tu non ti rendi conto di essere meno intelligente di altri?
e poi cmq , il sapere di essere dementi che c'entra con l'averne controllo o meno?
la realtà è che molti processi cerebrali sono fuori del nostro controllo
chi ha parlato di vittimismo?
la timidezza è il risultato di altro, ad esempio uno può essere depresso, quindi poco propenso allo scherzare e quindi tendenzialmente introverso.
se non ti rendi conto di queste cose tu sei solo uno stronzo anempatico del cazzo, un vero egocentrico cieco, per di piuù timido ed introverso, insomma una merda d'uomo come pochi, ma chi ti fila?

comunque non è tanto l'ammettere di essere goffi o altro, cioe' il rendersi conto di una situazione (che è gia' positivo)...ma è importante accettarsi cosi come si è...non è assolutamente facile, ma è un passo fondamentale per lavorarci sopra e migliorare di volta in volta, poi se in certi casi è una cosa genetica di squilibri biochimici inalterabili, be' su questo non ho le competenze per pronunciarmi...pero' in fondo, anche attraverso l'analisi si riesce spesso a intervenire sulla biochimica del cervello..ovviamente ci vuole un terapista con le contropalle, senno' è meglio lasciar perdere perche' si puo' ricevere piu' danno che quadagno
poi se in una situazione di emergenza tipo un colloquio di lavoro, si trova sollievo facendosi prima un decotto di non so quale erba, va pure bene, sperando poi che queste situazioni non si ripetano troppo spesso nella vita e che soprattutto non capitino quando siamo rimasti a secco di carburante...lol

e addesso tiri fuori l'altruismo? ma vá....


non lo sarai mai. o lo sarai quando amerai la tua introversione, quando ne sarai fiero. punto.


ma che te frega degli altri, lascia che pensino e cha facciano quello che meglio credono. saranno ca..voli loro o no?
ma ti rendi conto del tuo egocentrismo? io temo di no.

se hanno voglia di filarti ti fileranno, se gli annoi sceglieranno un'altra compagnia. mamma mia, quante scuse devi tirare fuori prima di ammettere le tue vere e proprie paure.

cmq non ho alcun interesse di convincerti di alcunché, e a quanto pare non ne sono nemmeno in grado

comunque...nel mio caso ad esempio, la timidezza c'era solo nei rapporti interpersonali...non avevo nessun problema davanti a tanta gente, anzi facevo anche le dimostrazioni dei prodotti con 100 spettatori, improvvisando addirittura...ma nel tu per tu andavo in difficolta' e per questo ho sempre stroncato sul nascere molti rapporti sia d'amore che d'amicizia..

Ragazzi leggo qua e là e mi ha incuriosita la vostra discussione...sono sempre interessata all'approccio psicologico delle persone MA non parlatemi di sostanze disinibenti perchè non ci riesco a seguirvi eh...stasera se riesco vi ri-leggo meglio...