Ciao Oro e' giusta la tua affermazione che la malattia e' post infettiva,ma non riguarda il sistema scheletrico bensi quello immunoneuroendocrino, riguardo l alimentazione e' secondaria.
Cmq a me fecero fare per un anno di diversi antibiotici a rotazione perche' avevo un infezione di micoplasmi e non di bordetella pertussis. E feci anche antivirali in quanto l infettivologo che mi seguiva dato il percorso che ho fatto ( per dirle in breve guarigione e "riattivazione" della malattia in forma grave dopo 20 giorni di cortisone) era sicuro una della causa fosse virale.
Cmq dopo un anno il medico curante decise di sospendermi tutto anche contro la mia volonta'........
Riguardo la domanda del perche' le analisi virali risultano negative ( quando invece il virus puo' essere latente) vi lascio questo post per approfondimento
http://sindromedafaticacronica.blogspot.co...fibromialgia%3FL aspetto piscologico e' secondario e non tutte le persone che si sono ammalate hanno sopportato grossi stress psicologici.........
Poi mi urto davvero tanto quando si comincia a dire "bisogna capire se la causa e' mentale" Domando questa frase l avreste mai scritta a un malato di cancro ( solo perche' non si sa la causa e cura della malattia)? Credo proprio di no!
Proprio a causa di gente e medici ignoranti che i malati passano lo stesso calvario
http://youtu.be/T5qMou7HIxEgli operatori della medicina e medici tradizionali a causa di una assente informazione al livello nazionale e regionale non conoscono queste patologie e costringono il malato per anni ad un nomadismo diagnosto facendo aggravare lo stato di salute delle persone malate in modo anche molto grave.
La maggior parte dei pazienti sono non diagnosticati o mal diagnosticati, spesso vengono scambiati per pazienti psichiatrici : nessun malato di CFS/ME è depresso, tutti hanno una gran voglia di fare e di guarire, non è una malattia della psiche, semmai la psiche, dopo l'insorgere della malattia e in particolare dopo lunghi periodi di convivenza con questa, può essere messa a dura prova: i sintomi costringono, infatti, spesso la persona a una vita più simile a quella di un vegetale e all’isolamento sociale rubando la possibilità di immaginare o poter costruire un qualsiasi futuro. Il malato di CFS/ME viene limitato in tutte le sue facoltà di agire, ed è perciò completamente in balia del mondo che lo circonda: inizia a sentirsi male e non sa perché; contatta il suo medico di base e questi non capisce, consulta i più diversi specialisti, e spesso finisce per essere indirizzato verso la strada della possibile diagnosi psichica; si abbandonano lo studio, le precedenti passioni e le possibilità formative a cui si era pensato; molti sono costretti a lasciare il lavoro.
Anche i familiari stentano a capire e comprendere: i malati hanno subito umiliazioni, soprusi, violenze psicologiche e abbandoni da parte del ambiente sociale e familiare sempre a causa di una mancanza di informazione sul territorio regionale e nazionale
E’ importante rendersi conto che molte persone stanno sopportando da anni sofferenze e isolamento, molti sono costretti a letto, molti hanno perso il lavoro o interrotto gli studi. e non ricevono un'adeguata assistenza per la loro malattia pur avendo un alto grado di disabilità, che non consente loro di essere indipendenti sotto tutti i punti di vista.
I malati, a causa dei numerosi sintomi invalidanti, sono costretti a vivere nella propria casa e si trovano senza alcun tipo di l’Assistenza domiciliare:a causa di questo isolamento sociale si registra un alto tasso di suicidi tra i malati di ME/CFS
I malati perdendo il posto di lavoro versano in gravi condizioni fisiche ed economiche e lo stato ha tolto i fondi per i posti letto per il ricovero nei centri ufficiali per la diagnosi.
Scusate lo sfogo, Detto questo, vi ringrazio ancora per i vostri interventi e gli auguri. Vi aggiorno di sicuro su come va.