mostromagnetico |
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| A quest'ora ho messo in morsa la calamita composta, in modo che il biadesivo prenda la presa e cerchi di mantenerla... Non è la procedura giusta, ci vorrebbe la preparazione di una forma che contenga meccanicamente le calamite, cioè a scomparti... però perché faticare se non si sa se poi l'effetto che si porta a rotore funziona ?
Forse per sera riesco a montarlo su macchina sperimentale...
La cosa che mi darà da faticare è che non sono stato a preparare tagliate su misura le plastiche che serrano le calamite...
Pazienza, il metodo c'è, ora il magnetismo è eccedente la misura di interspazio, in modo da essere costretto a passare da uno statore all'altro... he he... se fosse approssimato cadrebbe nel "pozzo" che c'è tra statore e statore...
Cioè una volta per tutte: ad ogni sorgente c'è un magnetismo permanente che risvolta tra sud e nord le polarità... non si lega assolutamente... resta statico intorno ad ogni calamita e nemmeno gira su se stesso... non c'è risucchio o fontana se non è interazione per attrazione o repulsione, dunque tra più sorgenti e con la condizione che una parte sia ferma e l'altra sia libera ma vincolata.
Il pozzo NON C'E' in realtà, ma la calamita a rotore ci finisce per EQUILIBRIO del suo c.m.p. con quello di altri due (relazione ternaria statica)
Se invece come ho detto: il c.m.p. del rotore eccede in relazione ternaria, allora il MOTO si forma.
Il resto è solo ingegneria (in primis: la misura... io sto facendo a tentativi, a spanne) senza sensore e senza calcolo... ed è per questo che nessuno ci riesce bene...
Provvederò, però sempre prima l'approccio intelligente, calamita più e calamita meno... stack passo uno o passo due... eccetera...
A presto.
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