XmX

Accorgimenti per la salute o COME RESPIRARE

« Older   Newer »
  Share  
skorpinia
view post Posted on 26/3/2012, 20:13




Non ne dubito.
Io non sto insegnando nulla ma illustro le mie esperienze. Sarebbe un grave errore salire in cattedra sapendo di essere esposto al giudizio di iniziati... :B):
Ero solo frenato dal come esporre quello che voglio. Tra l'altro sono un pessimo scrittore.... ;)
Avrei pensato di dividere l'argomento i 2 fasi: posizione, tecnica.
Se la tecnica deve essere usata da iniziati, essi sanno che esistono pozioni obbligatorie e le deroghe non sono tollerate, quindi loto o siddhasana.
Noi però siamo principianti e quindi ci si siede in "una posizione comoda" o al limite sdraiati a terra.
Per posizione comoda intendo anche seduti su una sedia ma senza che la schiena si appoggi, gambe perpendicolari mani poggiate ognuna sulla gamba corrispondente palmi verso l'alto oppure palmi sovrapposti rivolti verso l'alto (dx o sx non importa).
Se si sceglie la posizione a terra sceglierei questa: http://www.wellme.it/approfondimenti/gemme...zione-vajrasana
con qualche accorgimento:
non tutti hanno all'inizio l'elasticità richiesta quindi è opportuno cominciare con un cuscino tra i piedi ben alto in modo che si sentano fastidi.
Oppure una posizione a gambe incrociate anche non strettamente e dei supporti (cuscini) sotto le ginocchia da non aver fastidi dal peso stesso delle gambe.
Vajrasana è una posizione che aiuta tra l'altro la digestione. Lo stiramento dei quadricipiti agisce sui meridiani del fegato e dell'intestino. 2 piccioni con una fava.
Avrete capito che cmq ci si sieda va bene.
La condizione da dove non si può derogare e quella della colonna vertebrale:
perfettamente verticale ma non irrigidita. La testa in linea con le cervicali anch'essa non rigida.
Bene...ci siamo seduti e prendiamo coscienza del ns. corpo e dei suoi contorni facendo un giro mentale e soffermandosi dove c'è irrigidimento. Perchè ci saranno molti punti rigidi statane certi: le spalle prima di tutto sede riflessa psicosomatica.
Il viso e i suoi componenti nei dettagli: le labbra i denti la lingua tutto deve essere ispezionato e rilassato.
Personalmente faccio anche o accenno la supta vajrasana per aumentare il piacevole (almeno per me) stiramento e con le
tenendo le ginocchia a terra e con le nocche dei pugni massaggio la pianta dei piedi. E' piacevolissimo ed è un esercizio di digitopressione che agisce sul fegato e su altri organi.
Tante parole per poco. In realtà occorrono pochissimi minuti per fare tutto.
Detto ciò posto e il prox msg lo dedico alla respirazione vera e propria.
Ditemi le osservazioni e se posso andare avanti.
E' importante prendere coscienza del corpo. Lo ripeto.
:rolleyes:
Skorpy
 
Top
skorpinia
view post Posted on 27/3/2012, 08:50




Riprendiamo:
Si è raggiunta una posizione comoda ma vigile. Il corpo in equilibrio stabile si prepara. Si passa al controllo della cintura addominale. E' semplice e l'ho scritto già. Quando l'aria comincerà ad affluire e il diaframma si abbasserà, gli addominali cederanno pochissimo senza gonfiare il ventre a pallone. Ciononostante l'aria forzerà in basso. La parte sotto l'ombelico si irrigidirà leggermente e sarà permesso solo la dilatazione laterale. Difficile a dirsi ma facilissimo a fare. Provate.
Ora un'altra cosa apparentemente difficile:
La glottide deve essere leggermente chiusa per agire sull'aria che entra ed esce. Si ottiene alzando impercettibilmente la lingua nella parte posteriore come a chiudere il palato molle. L'aria deve entrare lentissimamente come se si odorasse un fiore (spettacolare ed efficientissima tecnica di meditazione) .
Quando l'aria entra e questo è fenomeno normale, si divide in 3 flussi prima di dirigersi verso la trachea. Un flusso (il più importante per noi, si dirige verso il duomo del palato ed inverte la direzione andando verso la zona olfattiva. Così si sentono gli odori. Più si rallenta il flusso più siamo colpiti dalle sensazioni odorifere. Questa funzione la illustro perchè è di capitale importanza per la meditazione. Poi saperla o no per ora poco importa. Importa il rallentamento massimo dell'inalazione.
Entrando l'aria modificata dalla glottide ristretta produrrà un suono sibilante, una specie di sssssshhhhhhh IMPORTANTISSIMO uscendo produrrà un hhhhhhhhhhhh. Altrettanto importante.
Per inciso è il mantra più semplice che esista. Quello che Dio ci ha consegnato con la macchina appena nati.
Sooooo-hammmmmm IO SONO QUELLO.
Quindi abbiamo un altro pilastro della meditazione (non dannoso) prendere coscienza di questo suono è entrare in meditazione.
Se qualcuno è arrivato sin qui può cominciare:
Fermo restando tutto quanto sopra si inizia a POLMONI VUOTI. Si inala lentissimamente controllando con cura il suono SHHHHH sempre costante lineare e mai interrotto. Si invia l'aria in basso e il diaframma si abbassa e si dilata. Quando raggiunge il massimo si passa alla parte mediana aprendo la cassa toracica e quando è piena si passa alla parte apicale SENZA ALZARE LE SPALLE che invece rilassate si abbassano. Finita l'inalazione, ci si ferma per ora in foprma naturale senza forzare per uno o 2 secondi indi si comincia l'esalazione con un suono leggerissimo ahhhhhhhh sordo e basso, si arriva all'espulsione dell'ultima aria diaframmatica e a questo punto si forza lo scuotamento con gli addominale spinti verso la colonna vertebrale. Ci si ferma un attimo e si ricomincia
Questo è un ciclo.
10 cicli riposo e poi magari ancora un ciclo.
Attenzione a dare retta al corpo. I segnali automatici sono la distrazione che si può controllare sino ad un certo punto. Se non ci vuole abbandonare allora bisogna desistere. La stanchezza invece bisogna ascoltarla immediatamente. Sospendere per quel giorno.
Quando si inala e si esala si deve osservare un ritmo particolare: il flusso deve essere costante ma si deve cominciare a pensare all'esalazione quando si è a 3/4 della inalazione quindi come in un grafico ondulatori la potenza di entrata deve rallentare per non interromperci bruscamente e quindi come in una curva gaussiana si ricomincia la "discesa" che deve essere uguale.
Mah! fatemi domande perchè quanto è scritto è facile ma difficile allo stesso tempo.
Trasformare quello che è automatico in qualcosa di controllato è difficile. Abbiamo solo i mezzi, questo è certo, difficile trovare la pazienza per gestire tutto. MA SI PUÒ e i benefici sono immensi.
Con la respirazione si può controllare la temperatura del corpo, la pressione e si impara a gestire il prana.
Non ho accennato alle sospensioni del respiro, alle bandhas, ai chakras che tutti conoscete meglio di me da quel che jho letto.
L'accordo con RERE è di non scrivere qualcosa di pericoloso. L'ho rispettato.
Personalmente conosco una decina di pranayamas. Ne pratico solo 2 (e sono troppi).
Quello illustrato è la base per tutti e si può trasformare facilmente in esoterico.
Per dare un'idea di ogni pranayama esistono un numero quasi infinito di varianti e unendolo alle tecniche che si avvicinano e non entrano nell'esoterico. Ma sono pericolosi da seguire senza istruttori.
Penso sia una cosa seria.
Anche il percorso più lungo però inizia con un piccolo passo.
Senza inoltrarsi troppo in una strada piena di ostacoli però mi sembra giusto accontentarsi solo della parte più piccola per stare in buona salute mentale e fisica.
Se ho interessato anche solo una persona ho ottenuto quel che volevo.
Ciao ragazzi! :lol:
Skorpina


Ci sono dei refusi, portate pazienza.
Come mia pessima abitudine scrivo di getto e non rileggo.
Mi sono però accorto che una ragazza di cristallo fa peggio di me, anzi è la mia maestra.
Perdonate se potete. :lol: :lol: :lol:
Skorpinia
 
Top
rere
view post Posted on 27/3/2012, 12:04




grazissime skorpy, mi prendo solo un po' di tempo per assimilare quello che ho letto e poi parto con alcune inevitabili domande
da ignorantone.
anzi una è questa: ehm, che vergogna, dov'è o come lo sento il diaframma? ne ho naturalmente una mezza idea, ma...
un'altra: la dilatazione laterale? cioè da entrambi i lati?
e ancora: non riesco a capire la vajrasana, le altre le capisco, ma questa no. bisogna piegare le gambe all'esterno?? azz.
la siddhasana mi è più naturale, è quella che uso di solito, ma questa qui mi piacerebbe.
lo so che per te sono domande da imbecille, ma porta pazienza dài.

edit:
se non ho capito male la vajrasana, le caviglie sono ai lati del bacino, e il cuscino (eventualmente) dovrebbe stare sotto
le natiche. cioè un po' come essere 'accovacciati' ma con le natiche a terra (o sul cuscino). caspio.

''Si ottiene alzando impercettibilmente la lingua nella parte posteriore come a chiudere il palato molle''
tipo: rilassando i muscoli della glottide come quando si russa?

Edited by rere - 27/3/2012, 13:20
 
Top
skorpinia
view post Posted on 27/3/2012, 12:51




Sarebbe vergogna non chiedere.. :lol:
Se fai siddhasana è meglio.
Appartiene alle posizioni "di rigore". E' giusto provare anche le altre.
Cmq sì: il mio suggerimento nella Vajra è per agevolare e abituare a poco a poco le giunture.
Allarghi un poco le gambe come nell'illustrazione come se volessi sedertici in mezzo ma poni un rialzo per non esasperare troppo.
Risultato multiplo: stiri i quadricipiti e li riposi inoltre elasticizzi. Attivi il meridiano della digestione. Rallenti leggermente la circolazione.
Se la fai prova a massaggiare le piante dei piedi premendo con le nocche. La sensazione è di goduria... :lol: (attivazione dei punti di agopuntura dei centri digestivi e di tutti il corpo).
Inoltre, ma solo come tentativo. Tenendo la posizione e senza alzare le ginocchia, afferra la pianta dei piedi a braccia tese indietro e cerca di andare (mi raccomando poco o cmq quello che ti permette il corpo senza sforzo) indietro. Si aumenta piacevolmente lo stiramento e ci si prepara meglio a quello che seguirà. In seguito ti ci puoi appoggiare con le nocche dei pugni.
A questo proposito:
tutte le posizioni da seduto in yoga non servono solo per sedere. Rallentano momentaneamente la circolazione nella parte inferiore a favore della superiore. Premono, nelle attitudini avanzate su centri particolari per attivare i chakras sistemando i talloni in modo particolare. Ma...di questo...ora basta sapere che bisogna sedersi in "una posizione comoda a piacere e secondo le possibilità e da tenere in un tempo relativamente lungo senza fastidio fisico". Il resto appartiene al mondo degli specialisti.
Ovviamente col controllo della cintura addominale il diaframma si espande in basso e lateralmente a dx e sx. Si impara istintivamente.
Per la glottide mi trovo in difficoltà...si restringe leggermente ma non si "ronfa" :lol: o sì? bisogna vedere cosa intendiamo.
Ripropongo l'esempio di ororare una fiore. Per istinto aspiri lentamente e sempre per istinto invii l'aria carica di effluvi verso il palato"assaporandola"...
si sentono però quei 2 suoni. Non so...io alzo leggermente la lingua e aspiro o espiro lentamente facendo passare l'aria in alto. Mah! bisognerebbe cercare qualche sito che lo spieghi. So che quando me l'hanno spiegato l'ho/abbiamo tutti capito solo guardando.
Chiedi a mitraglia. Risponderò sempre nei limiti della mia esperienza.
Skorpy
 
Top
fitzchevalier
view post Posted on 27/3/2012, 13:39




appena ho tempo provo, per ora sto applicando la leggera compressione addominale e devo dire che sento una bella differenza a livello prorpio di circolazione fisica, come se massaggiasse gli organi interni strizzandoli leggermente. Questa cosa la facevo ma a livello di esercizi, non come respirazione normale. E' ok farlo tutto il giorno?
 
Top
skorpinia
view post Posted on 27/3/2012, 15:02




Certamente!!!!
Poi posterò una respirazione dinamica da effettuare mentre si cammina.
Eccezionali!
Skorpy
 
Top
skorpinia
view post Posted on 27/3/2012, 15:26




anzi..mentre mi riposo dopo il lavaggio della bici che splende più di me!!! :wub:
Stiamo camminando. Decidiamo di dinamizzarci un pò per la giornata ed allenarci nel pranayama.
Una premesa:
questo è un allenamento piuttosto serio e non bisogna eccedere se si sente l'euforia che artriva ben presto. Alla lunga stanca.
Camminando ci rilassiamo e ci interiorizziamo nell'atto della respirazione e ci proporremo di dividere tutto in tre fasi. Ma piano per carità:
la prima fase sarà dedicata all'espirazione. Comincio:
INSPIRO NORMALMENTE ma non a polmoni strapieni, e memorizzando quanti passi impiego al riempimento dei polmoni.
Per il momento non ci concentriamo sull'atto. Si respira e si riempie.
IL RITMO DI TUTTO SARA' STRETTAMENTE PERSONALE. Unica regola il rispetto dei passi che ognuno misurerà secondo la sua capacità.
Si trattiene il respiro per uno o 2 passi. Ed ecco la variante importante:
si espira per uno o 2 passi e si blocca l'operazione per uno o 2 passi. quindi si espira nuovamente un poco d'aria per altri 1 o 2 passi e si sospende per altri 1 o 2 passi.
Mi sono spiegato=?
L'aria sarà quella inspirata e si espira a "singhiozzo sospendendo ma non inalando in quella sospensione.
A poco a poco si raddrizza il tiro ed il ritmo che deve essere sempre lo stesso assolutamente senza provocare stanchezza al cuore.
Dopo una decina di cicli si inverte. Si espira lentamente per tot passi in moco continuo e si inala con la stessa procedura.
1 o 2 passi inspirazione. Uno o 2 passi sospensione...eccc.ecc.
sempre senza fretta e sempre senza forzare.
Si ripete a piacere fino a quando si tenta un ciclo unendo i 2 metodi.
ATTENZIONE per chi ci prova. E' un pranayama estremamente euforizzante e dinamizzante ma se si esagera stressa il cuore. Non è pericoloso e ripeto la stanchezza è il segnale di fermarsi. Mai arrivare alla fatica. Andate per gradi. Ad esempio un giorno provate la fase espiratoria e un altro quella inspiratoria. L'ultima è consigliabile affrontarla senza euforia eccessiva almeno 15 gg dopo le prime 2 per abituare.
Vi accorgerete che le sospensioni sono diverse per necessità fisica. Allora diminuite i passi in quella più facile e via così.
Skorpy
La stanchezza è il segnale immediato di smettere subito.
E' un'applicazione dinamica di un pranayama particolare ma lasciamo perdere i nomi.
Voi RESPIRATE e basta. Se vi piace io non basterò più. Cercate un maestro.
Provate con cautela.
Obbligatoria la regolarità
Skorpy

 
Top
rere
view post Posted on 27/3/2012, 18:05




la bici? ah già adesso ricordo, sei appassionato.
fa malissimo :D a me mi anestetizza l'uc... cioè il coso lì, ecco.

scusate eh, sono un po' pirla di natura.

torno serio.
quindi la vajrasana è come pensavo io, giusto? piuttosto impegnativa, comunque mi piace.
ora ti dico una cosa. provando la respirazione, se rallento troppo mi sembra che mi manchi il respiro, cosa che avevo già
comunque sperimentato a volte. è come una specie di paura che manchi l'aria, anche a polmoni pieni.
a volte controllo la cosa e a volte no, e in quegli istanti, è difficile da spiegare, mi sembra di... 'capire molte cose di me stesso'.
roba di microsecondi eh, quindi non è che m'illumino, ma vengo in contatto con, forse, la parte più nascosta e sconosciuta di me.
poi me la faccio sotto e respiro normale.

....vabbe', prendila così.
 
Top
skorpinia
view post Posted on 27/3/2012, 19:36




Non chiudere gli occhi! guarda qualcosa che ti piaccia, un fiore ad esempio.
Il pensiero deve essere diretto cmq verso l'aria che affluisce.
Non tentare di rallentare forzando. Respira e basta per i primi tempi pensando solo al flusso qualsiasi sia.
E se per qualche motivo il respiro accelera, assecondalo fino a quando ritorni normale da se stesso.
Skorpy

e non trattenere per nessuna ragione il respiro. va e vieni osservandolo curioso ed interessato...basta
Proverai il rallentamento quando ti passerà. OCCHI APERTI.
Skorpy
 
Top
rere
view post Posted on 27/3/2012, 19:50




ok.

per la cronaca, ci ho riprovato or ora (occhi chiusi), ma seduto sulla sedia, a 'velocità' un po' più lenta del normale, e tutto è proceduto bene, come tante altre volte.
dipende dalla velocità. se rallento troppo mi manca l'aria.
 
Top
skorpinia
view post Posted on 27/3/2012, 20:09




Non esistono scorciatoie.
Continua ma appena hai sensazioni strane apri gli occhi.
Piano...piano....piano...piano.
Ho scrtto cose facili ma.....non lo sono poi tanto se le fai seriamente.
Skorpy
 
Top
rere
view post Posted on 27/3/2012, 20:26




certamente.

un tipo di respirazione simile l'avevo provato anni fa (niente posizione yoga ma supina o seduto), senza pause
e senza iniziare dall'addominale, una cosa artigianale insomma.
era ed è un metodo di rilassamento usato da un amico tenore per le sue esigenze canore, diaframma ecc.
lui diceva che per una inspirazione ci metteva 'parecchio', altrettanto per l'espirazione.
quindi ci avevo provato anch'io, ovviamente esagerando come al solito.
da qui la cosa.
 
Top
skorpinia
view post Posted on 27/3/2012, 21:16




Una volta un maestro mi disse che stranamente il pranayama non è adatto ai cantanti lirici.
Gli asanas sì ma il pranayama no. Influiva sulla voce ma nemmeno lui sapeva perchè...
hai detto bene. Ma sospetto che l'errore non è in quello che hai detto tu. Non so...non essendo presente non posso giudicare.
Ora....immagina cosa può succedere negli stati avanzati di esoterismo..ed immagina cosa possa esserci di vero in quello che si legge ed i risultati che si dicono di avere naturalmente.
Immagina cosa può succedere se non hai un fisico preparato in una meditazione spinta. O in un pranayama avanzato fatto in modo sbagliato.
Io mi rifiuto di di pensarlo perché qualcosa ho visto.
Immagina quando il muladhara si attiva di colpo senza controllo:
"la sua natura è simile al fulmine ma di più ancora" dicono i testi sacri e lo dicono perchè non hanno parole adatte. Cmq ti assicuro che è un fulmine con tutto il suo potenziale distruttivo se non sei preparato e con un maestro che ti conosce meglio di te stesso.
Esoterismo....bella parola...
E leggiamo che "aggiusto questo, allineo l'altro disabilito l'altro ancora, abbasso il talaltro....." :lol: :lol: :lol:
Skorpy
 
Top
rere
view post Posted on 28/3/2012, 12:53




a quale errore ti riferisci?
 
Top
skorpinia
view post Posted on 28/3/2012, 17:28




Potrebbe essere che hai stretto troppo la glottide o hai superati i tuoi tempi naturali di inspirazione ed espirazione.
Se è questo il cuore si imballa e ti chiede ossigeno.
Sono errori banali che si possono correggere da se stessi facendo delle prove fino a quando trovi i tempi giusti. Non ci deve essere sforzo. Nei primi tentativi non importa rispettare il "protocollo". Anzi, avrei dovuto suggerire di provare ad applicare le 2 fasi separatamente. Mi spiego:
Per una settimana provi solo l'inspirazione ed espiri liberamente provando per una decina di cicli, ti riposi e poi ne fai altri 10.
La 2^ settimana provi l'espirazione ed inspiri come ti viene normalmente concentrandoti solo in quella parte di tecnica. La 3^ settimana provi cautamente le 2 fasi messe insieme.
E' un esempio da modificare a piacere. Una cosa sola è importante: non avere fretta. I risultati ripagheranno ampiamente..... ^_^
Ricordiamoci anche che questo è un tipo di respirazione e non di meditazione...anche se le 2 cose si possono fare insieme più avanti. Ma...bisogna pazientare....
IL PIU' LUNGO DEI CAMMINI COMINCIA CON UN PICCOLO PASSO.... :B): :B): :B):
Skorpy
 
Top
62 replies since 22/3/2012, 21:43   938 views
  Share