Riprendiamo:
Si è raggiunta una posizione comoda ma vigile. Il corpo in equilibrio stabile si prepara. Si passa al controllo della cintura addominale. E' semplice e l'ho scritto già. Quando l'aria comincerà ad affluire e il diaframma si abbasserà, gli addominali cederanno pochissimo senza gonfiare il ventre a pallone. Ciononostante l'aria forzerà in basso. La parte sotto l'ombelico si irrigidirà leggermente e sarà permesso solo la dilatazione laterale. Difficile a dirsi ma facilissimo a fare. Provate.
Ora un'altra cosa apparentemente difficile:
La glottide deve essere leggermente chiusa per agire sull'aria che entra ed esce. Si ottiene alzando impercettibilmente la lingua nella parte posteriore come a chiudere il palato molle. L'aria deve entrare lentissimamente come se si odorasse un fiore (spettacolare ed efficientissima tecnica di meditazione) .
Quando l'aria entra e questo è fenomeno normale, si divide in 3 flussi prima di dirigersi verso la trachea. Un flusso (il più importante per noi, si dirige verso il duomo del palato ed inverte la direzione andando verso la zona olfattiva. Così si sentono gli odori. Più si rallenta il flusso più siamo colpiti dalle sensazioni odorifere. Questa funzione la illustro perchè è di capitale importanza per la meditazione. Poi saperla o no per ora poco importa. Importa il rallentamento massimo dell'inalazione.
Entrando l'aria modificata dalla glottide ristretta produrrà un suono sibilante, una specie di sssssshhhhhhh IMPORTANTISSIMO uscendo produrrà un hhhhhhhhhhhh. Altrettanto importante.
Per inciso è il mantra più semplice che esista. Quello che Dio ci ha consegnato con la macchina appena nati.
Sooooo-hammmmmm IO SONO QUELLO.
Quindi abbiamo un altro pilastro della meditazione (non dannoso) prendere coscienza di questo suono è entrare in meditazione.
Se qualcuno è arrivato sin qui può cominciare:
Fermo restando tutto quanto sopra si inizia a POLMONI VUOTI. Si inala lentissimamente controllando con cura il suono SHHHHH sempre costante lineare e mai interrotto. Si invia l'aria in basso e il diaframma si abbassa e si dilata. Quando raggiunge il massimo si passa alla parte mediana aprendo la cassa toracica e quando è piena si passa alla parte apicale SENZA ALZARE LE SPALLE che invece rilassate si abbassano. Finita l'inalazione, ci si ferma per ora in foprma naturale senza forzare per uno o 2 secondi indi si comincia l'esalazione con un suono leggerissimo ahhhhhhhh sordo e basso, si arriva all'espulsione dell'ultima aria diaframmatica e a questo punto si forza lo scuotamento con gli addominale spinti verso la colonna vertebrale. Ci si ferma un attimo e si ricomincia
Questo è un ciclo.
10 cicli riposo e poi magari ancora un ciclo.
Attenzione a dare retta al corpo. I segnali automatici sono la distrazione che si può controllare sino ad un certo punto. Se non ci vuole abbandonare allora bisogna desistere. La stanchezza invece bisogna ascoltarla immediatamente. Sospendere per quel giorno.
Quando si inala e si esala si deve osservare un ritmo particolare: il flusso deve essere costante ma si deve cominciare a pensare all'esalazione quando si è a 3/4 della inalazione quindi come in un grafico ondulatori la potenza di entrata deve rallentare per non interromperci bruscamente e quindi come in una curva gaussiana si ricomincia la "discesa" che deve essere uguale.
Mah! fatemi domande perchè quanto è scritto è facile ma difficile allo stesso tempo.
Trasformare quello che è automatico in qualcosa di controllato è difficile. Abbiamo solo i mezzi, questo è certo, difficile trovare la pazienza per gestire tutto. MA SI PUÒ e i benefici sono immensi.
Con la respirazione si può controllare la temperatura del corpo, la pressione e si impara a gestire il prana.
Non ho accennato alle sospensioni del respiro, alle bandhas, ai chakras che tutti conoscete meglio di me da quel che jho letto.
L'accordo con RERE è di non scrivere qualcosa di pericoloso. L'ho rispettato.
Personalmente conosco una decina di pranayamas. Ne pratico solo 2 (e sono troppi).
Quello illustrato è la base per tutti e si può trasformare facilmente in esoterico.
Per dare un'idea di ogni pranayama esistono un numero quasi infinito di varianti e unendolo alle tecniche che si avvicinano e non entrano nell'esoterico. Ma sono pericolosi da seguire senza istruttori.
Penso sia una cosa seria.
Anche il percorso più lungo però inizia con un piccolo passo.
Senza inoltrarsi troppo in una strada piena di ostacoli però mi sembra giusto accontentarsi solo della parte più piccola per stare in buona salute mentale e fisica.
Se ho interessato anche solo una persona ho ottenuto quel che volevo.
Ciao ragazzi!
Skorpina
Ci sono dei refusi, portate pazienza.
Come mia pessima abitudine scrivo di getto e non rileggo.
Mi sono però accorto che una ragazza di cristallo fa peggio di me, anzi è la mia maestra.
Perdonate se potete.
Skorpinia