CITAZIONE (xnt @ 4/2/2007, 18:26)
Ah, dimenticavo..
Ti rendi conto vero che se consideriamo valido questo ragionamento possiamo applicarlo ad ogni singola azione che compie l'uomo, essendo l'uomo natura? allora l'amore non esiste, l'odio non esiste, tutto è pilotato dai geni e dall'istinto, è come se fossimo degli automi.
CITAZIONE
E' inutile antropomorfizzare la natura.... La natura non è ne "buona" ne "cattiva", la Natura è. Punto.
Penso che tu abbia capito male, dire che un animale accudisce il proprio cuciolo non è antropomorfizzare la natura, accudire (anche amorevolmente) un proprio piccolo non è un esclusiva dell'uomo, tale che se applicata ad un altra specie la si antropomorfizza
Il ragionamento è valido perchè è dimostrabile ed osservabile, in natura la morale non esiste, ce l'appiccica l'uomo per rendersi più digeribile la "legge della giungla".
L'uomo da tempo non fa più parte della natura, intesa come sopravvivenza, l'uomo si è smarcato e ha seguito un processo evolutivo che gli ha dato molti vantaggi e molti svantaggi.
L'istinto nell'uomo esiste, ma esistono anche i costrutti mentali che hanno generato la filosofia, l'amore, la religione e la coscenza.
In natura la filosofia non esiste, ne la religione, e l'amore è sempre mediato dall'istinto di sopravvivenza.
I casi di animali che accudiscono cuccioli di altre specie sono rarissimi e per di più accadono in cattività, non mi sembra si possa considerare come la norma.
Gl'animali non sono certo automi ma sono pilotati al 98% dall'istinto che è mediato dai geni che codificano per quella data specie.
Gl'esseri umani sono mammiferi, derivati dai primati ed evoluti poi in una specie a se stante che ha sviluppato il cervello al posto di altre cose utili per la sopravvivenza, come una pelliccia, zanne, artigli, branchie ecc ecc...
Da un punto di vista naturale l'uomo sarebbe stato un candidato ideale per l'estinzione data la sua fragilità "fisica", ma ha evoluto l'intelligenza più di ogni altra specie animale. E questo l'ha salvato, anzi... l'ha trasformato in un conquistatore.
Quando io parlo di "antropomorfizzazione della natura" non parlo certo dell'accudire i piccoli,che è una pratica tipica di tutti i mammiferi, ma parlo di quella tendenza tutta umana a vedere nel mondo naturale selvatico comportamenti mediati da sentimenti "buonsitici" che appiccicano sentimenti intrisi di politicamente corretto a comportamenti animali che decisamente non ne contengono.
Mi parli di amore materno, che esiste, ma in natura è l'istinto a dire alle femmine di comportarsi così, non una morale alla "volemose ben", mi capisci?
Che dire allora di madri che abbandonano i cuccioli se son malati, o più pietosamente, li uccidono con le loro stesse zanne per evitargli atroci sofferenze dopo? Applichiamo un "modello Cogne" anche a questi casi?
Gli scimpmanzè a volte mangiano altre scimmie, si organizzano in gruppo e cacciano e uccidono spesso usando oggetti.
Ma non c'è "cattiveria", capisci? In natura questi comportamenti non sono affatto rari, esistono perchè hanno una ragione d'essere.