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Fibromialgia

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Lilamy
view post Posted on 18/4/2013, 12:55




Ciao!
Qualcuno mi sa dare maggiori indicazioni su questa malattia/sindrome come la vogliamo chiamare (tanto male porco fa cmq a corpo e mente)
Possibile che nessuno ne conosca le cause e che le cure siano solo palliativi spesso con effetti collaterali?
Tutto solo stress?
I sintomi sono tanti... ma veramente tanti, anche se uno dei più frequenti abbinato ai dolori e IBS. E poi depressione, ansia, acufeni...
Notizie dal mondo non ufficiale che dice solo come imparare ad accettare?
Intanto si soffre, si perdono amici, si perde il lavoro (ancora) e si passa pure per pazzi.
Ah, naturalmente non abbastanza per essere riconosciuti dall'inps, quello no. Hai da soffrì di più.
 
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view post Posted on 18/4/2013, 17:00

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Propendo, so di sembrare ripetitivo e banale, ma propendo per l'ipotesi tossinfettiva, particolarmente di tipo batterico, questo per aver notato che la sindrome da stanchezza cronica spesso associata (nelle forme cosiddette "miste") scompare di norma anche solo togliendo il glutine dalla dieta e che i dolori tendono a scomparire somministrando antibiotici.

Propendo per inserire la fibromialgia nel quadro delle malattie autoimmuni, anche se una "nota" reumatologa mi ha opposto che: "se dice che la fibromialgia è una malattia autoimmune vuol dire che non capisce niente"; guarda caso questo accadde poco prima, forse 1 mese prima, che si scoprisse che almeno nelle forme più gravi della fibromialgia esiste un'alterazione immunitaria, una componente autoimmune.

Spero che la "nota" reumatologa si sia nel frattempo aggiornata e che abbia cominciato lei a capirci qualcosa, via.

Sono già diversi anni che "propendo" per inserire il Disturbo di Ansia e il Disturbo da Attacchi di Panico nelle malattie autoimmuni, ma anche in questo caso mi dicono che non capisco niente. Staremo a vedere, via, il tempo è un gran signore.

Poi, in definitiva, l'importante è che ci capiscano loro, eh, così sono in grado di curare e di guarire tutti, via. Prodigi di scienza e coscienza, via.
Mangiate tutto tranquillamente, perché i "noti" affermano che l'alimentazione non c'entra niente e soprattutto mangiate tanto latte e latticini perchè i "noti" affermano che senza questi si verifica immancabilmente una carenza di Vitamina D e, se lo dicono i "noti", sarà pur vero.

Edited by oro - 18/4/2013, 18:16
 
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flipperina
view post Posted on 18/4/2013, 19:30




Ciao Lilamy :) benevenuta!!

prova a leggere anche questo thread https://xmx.forumcommunity.net/?t=27570770 anche se non è specifico sulla fibromialgia.

Tu soffri di questa patologia?

CITAZIONE (oro @ 18/4/2013, 18:00) 
Spero che la "nota" reumatologa si sia nel frattempo aggiornata e che abbia cominciato lei a capirci qualcosa, via.

:lol:
 
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Lilamy
view post Posted on 18/4/2013, 20:51




Sì, purtroppo ne soffro da parecchi anni ed è devastante.
La mia idea (opinabile) è che dipenda da forte disbiosi, colon irritabile e magari batteri. In passato ho sofferto di cistite recidivante, sempre da E.Coli, sempre trattata con antibiotici.
Prima ancora in Inghilterra mi ero presa una gastro-enterite molto forte.
In India solo qualche batteriucolo :D e in aereo un freddo da congelamento.
Ho dolori ben precisi che si sono nel tempo estesi.
I sintomi sono infiniti. Adesso va un pochino meglio, ma non sto lavorando e dormo tanto pure troppo e sono cmq sempre stanca.
La dieta Mozzi mi ha resuscitata a metà. L'altra metà ancora no.
Prendo Samyr la mattina e qualcosa fa senza effetti collaterali, la sera ci provo con la melatonina.
Dei vari medici interpellati, compreso quello di base preferisco non parlare.
Dico solo che la prima reumatologa, al San Raffaele, mi ha spedita in psichiatria dove volevano convincermi che ero depressa senza saperlo. Lo psichiatra sembrava ben più pazzo di me.
All'ultimo convegno AISF è stato dichiarato che non è malattia "psicosomatica" ma genetica. Cure? Accettarla.
Certo, che sono depressa, ansiosa e ho seri disturbi del sonno.
Di sicuro perdere amici e lavoro non mette di buon umore.
 
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view post Posted on 18/4/2013, 21:22

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Dove possibile io consiglio l'antibiotico specifico, e i risultati sono ottimi, nei giusti tempi:

Fibromialgia
La Fibromialgia è una malattia tossi-infettiva da Bordetella Pertussis. Dalle ricerche del Dr. Domenico Fiore risulta che Bordetella Pertussis, oltre che della pertosse infantile, è agente eziologico di molte gravissime malattie nell'adulto (SM, SLA, Parkinson, Miastenia). Per le leggi di precipitazione degli immunocomplessi e per il potere immunogeno delle tossine della Bordetella, dopo la pertosse, ad una nuova infezione non si ha precipitazione di immunocomplessi su mucosa e sottomucosa respiratorie: non si evoca il riflesso della tosse.
Bordetella Pertussis vive solo nell'Uomo: il suo nome giusto è Bordetella Hominis [ vedi Bordetella Hominis e Vaccini antipertosse ].
Dalle ricerche del Dr. Domenico Fiore risulta che, nella Fibromialgia, il trattamento antibiotico specifico precoce previene l'instaurarsi di disabilità; in tutti i casi, la terapia antibiotica specifica arresta la progressione della malattia.


Qualcuno può avere problemi ad assumerlo perché le condizioni intestinali non lo permettono, si bombarda allora con enzimi, lisozima, lattoferrina; iniezioni di Glutatione sono spesso associate e sono di grande aiuto.

I miracoli sarà difficile farli ma la restituzione ad una vita decente può certamente avere luogo.

Le "note" reumatologhe e i "noti" reumatologi sicuramente leggeranno e senz'ombra di dubbio saranno perfettamente in grado di comprendere il valore di questo studio:

PERTOSSE
Revisione critica della fisiopatologia. Implicazioni.
Articolo pubblicato su:
La Pediatria Medica e Chirurgica (Med. Surg. Ped.), 1996 N° 18: 109-112.

Nella letteratura classica, della pertosse si dice che: è malattia di superficie in cui non si osservano effetti tossici sistemici ( vedi nota 1 ); i prodotti tossici solubili possono passare nel sangue e ledere eventualmente il sistema nervoso (ma le lesioni sembrano esser provocate dall'anossia) ( vedi nota 2 ); la sequenza di instaurazione della malattia (attacco ai tessuti bersaglio, lesione locale, assorbimento sistemico della tossina) dipende dalla interruzione e dall'evasione dei meccanismi di difesa dell'ospite (ciglia e funzionalità dei neutrofili) ( vedi nota 3 ); è una malattia peculiare in quanto, nei casi non complicati, vi sono scarse manifestazioni sistemiche (la sola manifestazione sistemica è rappresentata dalla leucocitosi con linfocitosi) ( vedi nota 4 ).
Stando a queste definizioni, la pertosse non complicata comincerebbe e finirebbe sulla mucosa respiratoria. Ritengo interessante riesaminarne criticamente la fisiopatologia, cominciando dalla linfocitosi. Negli animali (topi, ratti, conigli, cavie, cavalli, buoi, pecore) è stato dimostrato ( vedi nota 2 ) che la linfocitosi pertussica non è immuno-mediata: è dovuta a ridistribuzione distrettuale dei linfociti, che rimangono nel sangue circolante perché incapaci di rientrare negli organi linfoidi. Anche nell'Uomo, la circolazione linfocitaria è regolata dal riconoscimento di recettori di membrana, presenti sui linfociti, da parte di molecole di adesione presenti sull'endotelio delle venule linfonodali (LAM-1) e vascolare (ELAM-1) ( vedi nota 5 ). Si tratta di meccanismo puramente chimico: il trattamento dei linfociti con tripsina o neuraminidasi fa scomparire, transitoriamente, la capacità di ricircolazione linfocitaria ( vedi nota 6 ). Sui linfociti T umani il recettore riconosciuto dalle molecole di adesione è il CD45 (CD45-RA sulle cellule vergini, CD45-RO sulle cellule memoria). Evidentemente, fissandosi alla membrana linfocitaria, il Lymphocytosis Promoting Factor (la principale tossina pertussica) "maschera" il recettore CD45 e ne impedisce il riconoscimento da parte delle molecole di adesione.

La linfocitosi dimostra che sempre, nella pertosse, c'è passaggio di tossine nel sangue: la pertosse è "malattia di superficie" solo nel senso che non si ha mai batteriemia. Dalla microbiologia ( vedi nota 2 ) sappiamo che le Bordetelle (BB) contengono molte endotossine specifiche; non producono esotossine. Globalmente, le tossine-BB

sono il più potente attivatore policlonale aspecifico timo-indipendente che si conosca;
innescano la reazione bi-direzionale tra macrofagi e linfociti T-helper;
rendono autocitotossici i linfociti-T; armano i macrofagi;
con meccanismi non immunologici, attivano irreversibilmente tutte le cellule immunocompetenti;
hanno tropismo elettivo per i neuroepiteli.

Una caratteristica importante delle BB è la perdita della virulenza e del potere antigene con l'invecchiamento delle culture. Anche nelle migliori condizioni (coltivate su terreni speciali tipo Bordet-Gengou e in atmosfera satura di vapore acqueo) le BB hanno potere antigene e virulenza solo per 24-48 ore (Fase I); dopo, perdono rapidamente potere antigene, virulenza e caratteristiche cellulari (diventano acapsulate e filamentose).
Dalla patologia sperimentale sappiamo che l'encefalite allergica sperimentale (EAS) (considerata modello animale della Sclerosi Multipla umana) si ottiene in Topi SJL/J immunizzandoli con omogenato di midollo spinale di topo in adiuvante completo di Freund, previa somministrazione di vaccino antipertosse endovena ( vedi nota 7 ). In altri modelli sperimentali la preventiva somministrazione di vaccino antipertosse non viene effettuata, ma si afferma che l'adiuvante completo di Freund può esser sempre sostituito dal vaccino antipertosse ( vedi nota 8 ). In tutti i casi, il ruolo del vaccino antipertosse nell'induzione dell'EAS viene ignorato. In realtà, la somministrazione endovena delle Bordetelle stimola la produzione di anticorpi specifici e, dalla seconda settimana, la formazione di complessi immuni circolanti (CIC). Il precipitare dei CIC nei piccoli vasi cerebrali (favorito dal fisiologico rallentamento del flusso ematico distrettuale e dal tropismo delle tossine-BB) danneggia gravemente la barriera emato-encefalica ed apre la strada all'ipersensibilità ritardata tipo Koch, che s'induce immunizzando l'animale con omogenato di midollo spinale in adiuvante completo di Freund.

Rivalutando il ruolo delle tossine pertussiche nell'induzione dell'EAS, si trova, in patologia umana, un istruttivo "modello eziopatogenetico": il "paradosso" del neonato da madre iperimmune alla pertosse. Dalla patologia umana ( vedi nota 9 ) sappiamo che l'encefalopatia pertussica, EP, (quadro anatomo-patologico diverso da tutte le altre encefalopatie infettive) compare dopo le prime due settimane di malattia o in convalescenza ed è paradossalmente più frequente e grave nei neonati da madre iperimmune alla pertosse (neonati con IgG antipertosse circolanti, ricevute trans- placenta). Questo "paradosso" offre la chiave di lettura della patogenesi della EP e delle 'reazioni' da vaccino intramuscolo. Per la mancanza di IgA-Secretorie, fisiologica nel neonato, le tossine delle Bordetelle superano agevolmente la barriera muco-ciliare. Nei neonati privi di IgG anti-BB, le tossine pervenute in circolo, per il loro tropismo elettivo, si fissano in modo irreversibile alle cellule immunocompetenti (linfocitosi pertussica, non immuno-mediata); tra 8º e 15º giorno si ha produzione di anticorpi specifici, ma. se la produzione di tossine non si protrae abnormemente, non ci sono più tossine libere: non si formano complessi immuni circolanti. Nei neonati da madre iperimmune, le tossine-BB passate in circolo incontrano subito le IgG sieriche specifiche (ricevute trans-placenta); si formano fin dall'inizio complessi immuni circolanti.

Nel circolo cerebrale, per il rallentamento del flusso (normale nei vasi di piccolo calibro ed aggravato dagli accessi di tosse), a livello delle venule post-capillari i CIC precipitano (immunoreazioni tipo III) alterando le pareti vasali, la barriera emato-encefalica (BEE) ed il tessuto nervoso peri-venoso. Si ha liberazione di anafilotossine, aggregazione di leucociti e piastrine, necrosi capillare, emorragie. L'alterazione della BEE permette l'attacco delle tossine ai neuroepiteli (alterazione della trasduzione dei segnali di membrana e dei flussi ionici trans-membrana). Se la produzione di CIC cessa e i danni tissutali non sono stati gravi, le lesioni regrediscono. La precipitazione dei CIC può esser prevenuta dalla somministrazione di antiistaminici o di antiserotoninici ( vedi nota 10 ). Si spiega:

il "paradosso" dei neonati da madre iperimmune;
perchè la EP insorga verso la 3a settimana di malattia e le "reazioni indesiderate" insorgano alla 2a - 3a somministrazione di vaccino i.m. (a titolo anticorpale ottimale per la formazione di CIC).
Analizziamo i rapporti che si possono stabilire tra agente patogeno specifico ed ospite, rifacendoci alle caratteristiche biologiche delle Bordetelle e, rispettivamente, dell'Uomo al primo contatto con esse. Da una parte, ci sono batteri (le BB) che rapidamente perdono virulenza, potere antigene e caratteri cellulari. Dopo 2 o 3 giorni, anche in culture ottimali le BB diventano acapsulate, filamentose, incapaci di produrre molte specifiche proteine di parete, cioe', le loro principali tossine (fattore sensibilizzante all'istamina, lymphocytosis promoting factor, antigene protettore di Pillemer). I primi effetti del fissarsi delle tossine-BB su neuroepiteli e cellule immunocompetenti sono di natura biochimica: alterazione della trasduzione dei segnali di membrana = impossibilità di regolare l'attivazione dell'adenilciclasi operata dagli ormoni stimolanti = aumento dell'AMPc intracellulare = alterazione dei flussi ionici trans-membrana e secrezione attiva di elettroliti e di fluidi. Inizialmente non sono coinvolti meccanismi immunologici.
Dall'altra parte (Uomo), ci sono prima le difese locali (cioè, la Barriera Muco-Ciliare o BMC); poi, le difese sistemiche. Nella BMC i principali fattori di difesa contro batteri e tossine sono le IgA-Secretorie (IgA-S). La guarigione delle infezioni delle vie aeree superiori è strettamente legata alla produzione locale di IgA-S, mentre non vi è alcuna relazione fra la guarigione e il tasso sierico degli anticorpi ( vedi nota 11 ). Se nella BMC ci sono IgA-S, la reazione immune avviene alla superficie del corpo, sulla mucosa; se le IgA-S mancano, la reazione avviene all'interno dell'organismo al di qua della BMC. Nel secondo caso, ai danni tossinici specifici si aggiungono quelli da anafilotossine C3a e C5a, da enzimi lisosomiali granulocitari e quelli prodotti dalle reazioni immuni sistemiche innescate dagli stimoli antigenici tossinici.

La difesa dell'organismo dalle noxae esterne è affidata alla efficienza della barriera muco-ciliare. La BMC è costituita da 3 sistemi principali di difesa ( vedi note 12, 13 ):

difesa meccanica (continuità delle mucose, epitelio ciliato, secrezione mucosale).
difesa di superficie. Nel secreto delle mucose ci sono sostanze ad azione non specifica (lisozima, transferrina, alfa-1 antitripsina, ecc.) e sostanze ad azione innunologica specifica (immunoglobuline, difesa fagocitaria) e aspecifica (Complemento). La protezione nei confronti delle infezioni è affidata principalmente alla presenza di IgA-Secretorie.
difesa biologica, operata dalla flora batterica residente: meccanismi competitivi di aderenza, metabolici e tossinici.
A seguito della prima infezione da Bordetelle, la malattia naturale ( vedi note 2 ,9 ) (cioè non modificata da trattamenti antibiotici o precedenti vaccinazioni) si sviluppa in tre fasi. Dopo incubazione di 1-2 settimane, si ha la fase catarrale di 8-10 giorni; segue la fase di stato di 2-3 settimane; chiude una fase di declino di durata variabile da 6 settimane a 3 mesi. L'isolamento della Bordetella è relativamente facile solo durante la fase catarrale; dopo, diventa eccezionale. Da quanto finora esposto, emerge che:
La pertosse è data da un batterio che per carattere biologico naturale perde virulenza e tossicità in pochi giorni; quindi, la malattia si autolimita.
Al primo contagio, in tutti i casi si ha passaggio di tossine nel sangue. Le azioni delle tossine-BB sono prima semplicemente chimiche (vedi: linfocitosi non-immune). In un secondo tempo, il forte potere antigene delle tossine innesca le classiche reazioni umorali e cellulo-mediate: si formano linfociti B e T memoria (vivono almeno 10 anni ( vedi nota 5 ) ).
L'immunità da pertosse non è sostenuta dagli anticorpi sierici. Gli anticorpi circolanti non sono protettivi (vedi: pertosse nel neonato da madre iperimmune); forse inibiscono l'aderenza batterica; generalmente si ammette che l'immunità antipertosse è cellulo-mediata, sostenuta più dai granulociti che dai macrofagi ( vedi nota 2 ). Il ruolo preminente dei granulociti nell'immunità antipertosse indica inequivocabilmente quali rapporti possono stabilirsi tra Bordetelle e Ospite.
Nei soggetti con BMC efficiente, ad una reinfezione, l'incontro delle BB con le IgA-S limita i danni alla superficie esterna del corpo (mucosa); le lesioni regrediscono rapidamente. Se la BMC è deficitaria, ad una reinfezione le tossine-BB passano nel sangue; si formano complessi immuni prima in loco, poi anche circolanti. In soggetti con difetto della barriera muco-ciliare, una reinfezione significherà stimolazione antigenica sistemica secondaria e attiverà i linfociti-memoria. Gli effetti saranno diversi a seconda della quantità di tossine che passa nel sangue, dello stato immunitario specifico del soggetto, dell'eventuale protrarsi della tossi-infeziome. Piccole quantità di tossine in presenza di anticorpi specifici circolanti produrranno solo lesioni locali reversibili, da complessi immuni formatisi in loco (reazione di Arthus passiva diretta ( vedi nota 14 )). Quantità maggiori di tossine e/o assenza di anticorpi specifici circolanti indurranno, oltre agli effetti tossinici, una forte risposta immune secondaria: produzione di anticorpi = formazione di complessi immuni circolanti = possibilità di insorgenza di patologia da precipitazione dei CIC.

La conoscenza dei meccanismi immunologici che assicurano l'immunità acquisita con la malattia assume particolare significato in immunoterapia attiva. Con il vaccino classico per via intramuscolo: nei primi tre anni dalla vaccinazione risultano protetti il 60-80% dei vaccinati; dopo tre anni e per i tre successivi la protezione rimane attorno al 50% ( vedi nota 15 ). "La protezione da vaccino è determinata da anticorpi IgG e precisamente dalla quota di detti anticorpi che dal sangue arriva in piccola misura nelle secrezioni respiratorie e in maggiore misura quando l'infiammazione prodotta dall'infezione rende più facile il trasporto delle sieroproteine. A livello locale gli anticorpi IgG opsonizzano i batteri e ne favoriscono la fagocitosi operata da macrofagi e polimorfonucleati" ( vedi nota 15 ). In realtà:

i macrofagi intervengono tardi, quando la mucosa è già danneggiata;
l'infiammazione prodotta dall'infezione, se rende più facile il trasporto delle siero-proteine, favorisce ancor prima il passaggio delle tossine in circolo;
solo le IgG1 e le IgG3 (2/3 delle IgG totali) sono opsonizzanti, quindi la protezione da vaccino i.m. è affidata ad una piccola parte delle IgG circolanti.
In pratica, quindi, nelle infezioni a porta d'ingresso mucosale la vaccinazione i.m. è un "ripiego" e non è attendibile la valutazione dell'efficacia protettiva di quel vaccino misurata dal tasso di anticorpi circolanti. In soggetti con IgG anti-BB circolanti (da vaccino i.m.) e con deficit della BMC , in caso di reinfezione, il vaccino potrà essere addirittura dannoso per la possibile insorgenza di patologia da immunocomplessi. Poichè il tipo di risposta immune ad un antigene dipende molto dalla via di somministrazione ( vedi note 16, 17 ), i vaccini contenenti solo alcuni degli antigeni delle Bordetelle (o gli antigeni ottenuti con manipolazione genetica) iniettati intramuscolo innescheranno gli stessi meccanismi immuni dei vaccini classici somministrati per la stessa via: avranno la stessa efficacia (abbiamo visto che non è valutabile dal tasso di anticorpi circolanti); daranno gli stessi "inconvenienti"; avranno solo minore tossicità intrinseca (in questo contesto, poco importante).
Le precedenti considerazioni sono in linea con le consolidate esperienze di vaccinazione parenterale contro molti altri agenti patogeni, nell'Uomo. La vaccinazione antipolio per via intramuscolare (Salk) non stimola la produzione di IgA-S 16. I vari vaccini parenterali contro le più comuni infezioni intestinali (tifo, colera, colibacillosi) sono di scarsa efficacia e tendono a causare reazioni collaterali indesiderabili ( vedi nota 17 ). I bambini vaccinati (per via i.m.) contro il Virus Respiratorio Sinciziale presentano una malattia notevolmente più grave (e mortalità più elevata) che i bambini non vaccinati ( vedi nota 12 ). A questo punto, dovremmo rinunciare a vaccinare contro la pertosse. Invece, l'immunologia indica la soluzione corretta del problema.

"Esiste una prima barriera specifica di difesa a livello dell'apparato respiratorio, dell'intestino e delle mucose genitali, che è indipendente dagli anticorpi sierici e dall'attività delle cellule T. Questa immunità, legata alla produzione locale di IgA in questi tessuti, gioca un ruolo prioritario verso numerose infezioni" ( vedi nota 18 ). Le IgA-Secretorie compaiono prima delle IgA del siero ( vedi nota 19 ); il "pezzo secretorio" è secreto nella saliva già alla nascita, mentre le IgA non compaiono prima dell'ottava settimana di vita ( vedi nota 18 ). La comparsa dell'immunità mucosale (IgA-S) è funzione della stimolazione antigenica locale, tanto che negli animali axenici non si trovano IgA ( vedi nota 16 ) e nelle mucose mancano addirittura le plasmacellule a IgA ( vedi nota 17 ).

Nell'Uomo ( vedi nota 20 ), nel distretto naso-sinusale e rinofaringeo si ritrova una dotazione immunologica completa: l'epitelio espone gli antigeni HLA di II cl., è compenetrato da cellule dendritiche tipo Langherans e da cellule M (entrambe APC), da linfociti T (predominano i suppressor) e B (che in questa sede producono quasi esclusivamente IgA); i linfociti T e B pare siano "preparati" negli organi linfoepiteliali dell'anello di Waldeyer e di qui migrino a colonizzare le varie sedi della mucosa delle prime vie respiratorie.

Rivalutando il ruolo dell'immunità locale, emerge che una profilassi attiva efficace contro la pertosse si potrà ottenere solo vaccinando per via aerosolica ( vedi nota 21 ). Tenendo conto delle "particolarità" di questa via di somministrazione ( vedi note 17, 22 ) e della fisiologica "reattività immunitaria" delle mucose già presente alla nascita, la vaccinazione per la via naturale potrà esser fatta nel neonato molto presto, indicativamente subito dopo il secondo mese di vita. Nella vaccinazione per via naturale potrà diventare importante, determinante, la minore tossicità intrinseca dei vaccini acellulari e da manipolazione genetica. In ogni caso, per il ruolo cruciale del precipitare dei CIC nell'insorgenza delle "complicazioni" gravi da pertosse e da vaccino intramuscolo, in patologia umana diventa obbligatoria la profilassi con gli antistaminici ( vedi nota 23 ).

Note bibliografiche
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"Milano Pediatria Preventiva 3". Milano 1991. 49.
XIX Congr. Naz. Soc. Ital. Neuropediatria. Bologna 1993.
VI Congr. Naz. Immunologia e Allergologia Pediatrica. Brescia 1994. 48.

www.domenicofiore.it/pertosse/index.htm
 
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Lilamy
view post Posted on 18/4/2013, 21:49




E' interessante, anche se ovviamente molte cose non le ho capite, perchè non ho basi mediche così profonde.
Ai "noti" e alle "note" avevo già chiesto a suo tempo se poteva esserci un fattore tossico (tossicemico, come si dice?), insomma un batterio/virus/schifo qualunque implicato. Qualcuna mi ha riso in faccia, qualcun'altro mi ha detto che è stufo di sentire le cazzate che girano su forum-lazzaretti, qualcuno ha usato il solito apparentemente cauto "non ci sono evidenze". Le devo trovare io le evidenze cliniche? Se sapessi come si fa farei un altro mestiere e sarei ben più ricca.
Ma se una persona non ha fatto la pertosse?

Ho preso grosse dosi di Acidophilus in passato per contrastare gli effetti degli antibiotici per la cistite, perchè mi avevano distrutta.
Mi pare che funzioni bene.
Una farmacista recentemente mi ha consigliato Vaccinium Vitis Idea, fitoterapico, ma forse esiste anche omeopatico per la disbiosi e colon irritabile.

In questo genere di malattia è implicato un malessere psicologico molto forte che riesce ad annullare la volontà, ma non lo dico così per dire. E' proprio come essere annullati, non esserci più come persona, non ragionare, non ricordare a tratti, avere la nebbia nel cervello, ma in modo doloroso, cioè ti accorgi che non stai funzionando bene.
Per questo con la duloxetina (Xeristar 60mg) mi sono spaventata: mi ha amplificato al massimo tutti i miei disturbi. E' stato credo l'unico momento della mia vita anni fa in cui davvero mi sarei alzata dal letto per buttarmi dalla finestra, ma non riuscivo a muovere un dito e se mi giravo vomitavo.
Ho mollato il colpo eppure per ben tre volte mi son sentita dire che ero io il problema non il farmaco! Quello era giusto. Come si fa a considerare giusto un farmaco di per sè a prescindere dalla persona?
Quando mi ha vista la psichiatra che avevo la faccia gialla e non riuscivo a coordinarmi e mi sentivo la testa fuori dalla testa (mai provato?) si è spaventata pure lei e mi ha detto: "No, vabbe' questo non va bene, tentiamo con un farmaco di una classe completamente diversa!" Maddaì, perchè no?

Provato pure quello mi dava altri sintomi meno gravi forse ma ben più bizzarri, efficacia zero se si eccettua una specie di aggressività forse utile a qualcosa (?) non grinta eh, intendo proprio aggressività. Al terzo: "Proviamo quest'altro..." Ho detto no.
Poi il Samyr l'ho trovato da sola tramite ricerche, sono andata dal mio medico e gli ho detto: "Me lo prescriva"

Mi ha colpita questa frase: "La malattia è però più spesso il risultato del non essere riusciti a seguire il proprio programma che il contrario"

La trovo molto giusta in linea teorica, ma solo se non è la solita solfa... ;)
Molte malattie abbattono la volontà, ma io credo proprio a livello organico non tanto di sentimenti e pensieri. Poi secondo me pure quelli sono frutto di reazioni bio-chimiche e questo non toglie nulla alla loro spiritualità.
Prima di dire ad una persona come deve essere, penso che partire dal fisico sia una via più facile o almeno più diretta. Poi sicuramente una persona i cui meccanismi bio-chimici si riallineano un po' riesce a fare pure di più e tutto il resto.
 
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view post Posted on 18/4/2013, 22:01

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L'antica dottrina afferma, a ragione, che più si è "lontani" dal proprio spirito e dal programma e più si è soggetti a malattia, e fin qui è accettabile.

Occorre però dire che su molte cose della Terra e umane lo spirito, a questi livelli, non può intervenire, incidenti, accidenti, fattori di malattia, non sono spesso evitabili ma rientrano poi nelle esperienze che, quando "interiorizzate" lo spirito può utilizzare e in effetti utilizza al fine di conoscere la materia e le sue dinamiche. Dunque, anche tutto ciò che non è sotto il diretto controllo dello spirito può divenire e diventa esperienza, quando diciamo venga "interiorizzata".
Ed ecco perchè si sceglie la via della materia in un corpo materiale, proprio perchè molte esperienze utili non devono neppure venire programmate, data la natura e la costituzione della materia, per così dire, poiché esse, comunque, capitano.

E dunque, per certi tanti aspetti, ci si creda o meno non toglie che è pura verità, lo spirito nei confronti della materia è vampiro e parassita, non perchè intenda il "male" e voglia il "male" o perchè il "male" gli appartenga (concetto tutto da ridiscutere comunque, quello del "male", alla luce di motivi e ragioni non religiose e neppure moralistiche) ma perché di tutto può profittare e di tutto profitta.

Dunque è tutto molto relativo ed è errato sia affermare con certezza che lo spirito abbia programmato la malattia, sia che la malattia sia dovuta alla "lontananza" dallo spirito, sia che essa debba essere comunque prevista o non prevista. E' accettata, come molte cose umane utili o inutili per lo spirito, appartengono alla materia e sono accettate, fà parte del gioco, la stessa conoscenza scientifica umana è inutile per lo spirito.
 
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flipperina
view post Posted on 18/4/2013, 22:11




Mi dispiace leggere che sei stata e stai così male ...so cosa si prova ...ci si trova disperate :ph34r: ma non smettere di cercare cure e la base è sempre la nutrizione e l'intestino...da quello che leggo anche tu hai problemi di pancia....

Mi dispiace leggere che sei stata e stai così male ...so cosa si prova ...ci si trova disperate :ph34r: ma non smettere di cercare cure e la base è sempre la nutrizione e l'intestino...da quello che leggo anche tu hai problemi di pancia....



CITAZIONE (Lilamy @ 18/4/2013, 22:49) 
Mi ha colpita questa frase: "La malattia è però più spesso il risultato del non essere riusciti a seguire il proprio programma che il contrario"

intendi il proprio programma di vita? sono appassionata di psicosomatica e anche per esperienza personale ogni malanno che ci viene di solito è preceduto da forti stress o periodi di vita difficili o insoddisfazioni...è difficile da accettare questa cosa perchè ci si sente anche in colpa per stare male ma siamo il risultato di situazioni di vita complesse dove ogni nostra energia viene risucchiata e non ne resta per la salute...l'ho fatta un pò semplice ma spero si capisca quello che intendo dire :alienff:
 
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view post Posted on 18/4/2013, 22:20

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L'esperienza stessa del "male", della malattia, l'esperienza "negativa", di qualsiasi tipo e natura, può cessare nel momento stesso in cui, interiorizzandola, la si comprende e si comprende il suo significato, la si "passa" per così dire allo spirito il quale, in quel momento, la fà sua e con ciò, avendola acquisita, non ne ha più necessità, può lasciarla e con ciò il corpo se ne libera e "guarisce".
Questo non significa che gli arti mancanti ricrescono, che il paralitico tornerà a camminare ma significa che la malattia ha esaurito il suo compito, il suo ruolo, le sue funzioni e l'essere umano ne è libero, almeno dentro, e se il corpo può guarire guarisce, se l'esperienza è di altro tipo "negativo" essa si esaurisce.

Definire lo "stress" come sempre a partenza "psico..." significa non sapere cosa è scientificamente lo stress, comunque.
 
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Lilamy
view post Posted on 18/4/2013, 22:21




OK, me pare di aver capito ^_^
Non so quale fosse il mio programma di vita.
Sono stata molto peggio in passato. Se adesso sto ricominciando a cercare è proprio perchè sto un po' meglio, uff, non oggi.
Traumi, delusioni, insoddisfazioni....ehhh, volete la lista? No, vero?
Però la psicosomatica... al momento la lascerei da parte, già affrontato e per ora non mi va e nemmeno la trovo utile in questo preciso momento. Magari un'altra volta.

Per l'aspetto invece più strettamente medico-fisico-farmacosì-farmacono-probiotici-pertosse... cosa posso fare?
Devo essere sincera che ho capito poco di quello che hai scritto. Sei un medico o ricercatore?
Insomma, tu sapresti creare un piccolo protocollo da seguire? Tipo step 1: togli questo, step 2: prendi questo, etc COME SE fossi stupida, non lo sono, se no non capirei nemmeno un breve protocollo :lol:
 
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view post Posted on 18/4/2013, 22:39

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In realtà ne ho creati diversi, di protocolli, più che altro ho creato metodi di medicina biologica integrata (così si suol definirla) che applicati hanno ottenuto risultati a volte buoni, a volte ottimi, qualche volta di poco conto, mai miracolosi comunque, nel senso che il morto è ancora morto e il cieco è ancora cieco, via.
Non è facile, la malattia si è complicata, i fattori di causa si sono intensificati e sono mutati, anche con l'avvento di certe tecnologie.
Se ci mettiamo anche insoddisfazioni, demotivazioni, preoccupazioni, ansie, tormenti, dolori, isolamento, solitudine, disoccupazione, mancanza di gratificazioni, mancanza di possibilità economica ecc... il guaio è molto grosso.

Siamo in tempi in cui si sta verificando una nuova selezione "naturale", definiamola così, e molti lasceranno questa Terra, molti, e molti altri ne subiranno gravi conseguenze in termini di malattia e di problemi di vita, molti.

Quelli che sopportano l'antibiotico senza tanti problemi hanno benefici a volte anche notevoli dalla Eritrocina.

Il problema spesso è anche dato dalle possibilità economiche scarse.

Se vuoi puoi provare con enzimi fungali (costosi ma validi), da qualche parte devo avere ancora il protocollo, lo cerco e lo inserisco, associati a colostro, lisozima, lattoferrina; Glutatione intramuscolo.

Questo è il protocollo presentato dai responsabili scientifici dei prodotti Mico Salud, a base di estratti di funghi, a cui aggiungono spesso ascorbato.
Fibromialgia e Sindrome da fatica Cronica.

Mico-Corio 1 cps 3 volte al dì.
Cordy-Sin 2 cps 2 volte al di.
Ascorbato K HDT 1 x 3 al di, prima dei pasti.

Un buon aiuto possono darlo.
 
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flipperina
view post Posted on 18/4/2013, 22:53




Affidati con fiducia ai consigli di Oro ^_^ è onniscente, se lo segui ti resuscita :) è sicuro!!

Per il resto non credo che seguire il lato fisico possa separarsi dalle condizioni psicologiche e di vita ma ci vuole un pizzico di umiltà per mettersi in discussione e anche coraggio ;)

CITAZIONE (oro @ 18/4/2013, 23:14) 
L'esperienza stessa del "male", della malattia, l'esperienza "negativa", di qualsiasi tipo e natura, può cessare nel momento stesso in cui, interiorizzandola, la si comprende e si comprende il suo significato, la si "passa" per così dire allo spirito il quale, in quel momento, la fà sua e con ciò, avendola acquisita, non ne ha più necessità, può lasciarla e con ciò il corpo se ne libera e "guarisce".

come si fa a fare ciò? volendola passare allo Spirito prima possibile? ^_^


illuminaci :D
 
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view post Posted on 18/4/2013, 22:58

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Non sono onnisciente né sono in grado di donare illuminazioni, già fatico a reggermi in piedi io, via. Chi vuole segua i consigli e poi, se non muore, mi sappia dire come và.
Troppa attenzione ai motivi del corpo, eccessiva attenzione ai motivi della mente, eccessivo psichismo, anche queste sono cause di malattia e di freno per i processi riparativi del corpo che si vede costantemente prevaricare nei suoi compiti e nelle sue funzioni da una psiche che mai smette di frullare e di agitarsi come una scimmia impazzita alla ricerca di non si sa quali imprecisati motivi e ragioni, senza rendersi conto che occorre invece tacere la mente, silenziarla, e lasciare al corpo il tempo e il modo di guarirsi.
Troppe letture di scarso significato, troppe suggestioni, troppi stimoli che in definitiva si traducono in ulteriore stress. Un cane che si morde la coda, nel cercare affannosamente una soluzione ci si allontana da essa.
Sempre a speculare di psiche, mente, corpo, chi e cosa è nato e prima e dopo, cosa viene prima e cosa và dopo, senza rendersi conto che anche questo è conflitto e separazione tra una mente in totale disordine e un corpo che ne riceve nocumento anzichè benessere.

Il corpo non ha bisogno della mente per guarire, anzi guarisce molto prima e meglio se la mente proprio la si cancella.
 
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arthaxis
view post Posted on 19/4/2013, 09:54




CITAZIONE (oro @ 18/4/2013, 23:58) 
Troppa attenzione ai motivi del corpo, eccessiva attenzione ai motivi della mente, eccessivo psichismo, anche queste sono cause di malattia e di freno per i processi riparativi del corpo che si vede costantemente prevaricare nei suoi compiti e nelle sue funzioni da una psiche che mai smette di frullare e di agitarsi come una scimmia impazzita alla ricerca di non si sa quali imprecisati motivi e ragioni, senza rendersi conto che occorre invece tacere la mente, silenziarla, e lasciare al corpo il tempo e il modo di guarirsi.
Troppe letture di scarso significato, troppe suggestioni, troppi stimoli che in definitiva si traducono in ulteriore stress. Un cane che si morde la coda, nel cercare affannosamente una soluzione ci si allontana da essa.
Sempre a speculare di psiche, mente, corpo, chi e cosa è nato e prima e dopo, cosa viene prima e cosa và dopo, senza rendersi conto che anche questo è conflitto e separazione tra una mente in totale disordine e un corpo che ne riceve nocumento anzichè benessere.

Il corpo non ha bisogno della mente per guarire, anzi guarisce molto prima e meglio se la mente proprio la si cancella.

Concordo in pieno :)
 
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flipperina
view post Posted on 19/4/2013, 12:11




CITAZIONE (oro @ 18/4/2013, 23:20) 
L'esperienza stessa del "male", della malattia, l'esperienza "negativa", di qualsiasi tipo e natura, può cessare nel momento stesso in cui, interiorizzandola, la si comprende e si comprende il suo significato, la si "passa" per così dire allo spirito il quale, in quel momento, la fà sua e con ciò, avendola acquisita, non ne ha più necessità, può lasciarla e con ciò il corpo se ne libera e "guarisce".

illuminaci come si fa? :huh:

CITAZIONE (arthaxis @ 19/4/2013, 10:54) 
CITAZIONE (oro @ 18/4/2013, 23:58) 
Troppa attenzione ai motivi del corpo, eccessiva attenzione ai motivi della mente, eccessivo psichismo, anche queste sono cause di malattia e di freno per i processi riparativi del corpo che si vede costantemente prevaricare nei suoi compiti e nelle sue funzioni da una psiche che mai smette di frullare e di agitarsi come una scimmia impazzita alla ricerca di non si sa quali imprecisati motivi e ragioni, senza rendersi conto che occorre invece tacere la mente, silenziarla, e lasciare al corpo il tempo e il modo di guarirsi.
Troppe letture di scarso significato, troppe suggestioni, troppi stimoli che in definitiva si traducono in ulteriore stress. Un cane che si morde la coda, nel cercare affannosamente una soluzione ci si allontana da essa.
Sempre a speculare di psiche, mente, corpo, chi e cosa è nato e prima e dopo, cosa viene prima e cosa và dopo, senza rendersi conto che anche questo è conflitto e separazione tra una mente in totale disordine e un corpo che ne riceve nocumento anzichè benessere.

Il corpo non ha bisogno della mente per guarire, anzi guarisce molto prima e meglio se la mente proprio la si cancella.

Concordo in pieno :)

pure io ^_^

"Se riuscite a rafforzare le difese del vostro organismo, esso
sarà talmente ben armato che, messo di fronte a quella
resistenza, il nemico, ossia la malattia, farà dietro front. La
prova: nel corso di epidemie, si sono viste persone circolare
tranquillamente fra i malati senza mai esserne contaminate;
altre, invece, pur avendo preso ogni sorta di precauzioni,
venivano contagiate dal male. Perché? Perché nelle prime, il
terreno non era favorevole all’insediamento dei microbi. Quando
un posto è ben protetto, il nemico risulta impotente.
Ecco perché, invece di concentrarsi sulla malattia, è tanto più
importante iniziare a studiare la salute: le leggi che ne
assicurano il mantenimento, i fattori di cui essa è il risultato
(respirazione, nutrizione, comportamento); queste cose devono
essere insegnate a tutti. È qui che inizia la vera medicina. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov
 
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