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Ansia da giudizio

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cotton_club
view post Posted on 4/9/2013, 10:18




Soffro di ansia da anni, solitamente nelle situazioni di cui non sono abituato,quando devo fare qualcosa che non so fare o che non ho mai fatto soprattutto,oppure quando ho persone che mi osservano parecchio.Attualmente devo affrontare una situazione lavorativa in cui sono al centro dell'attenzione:somatizzo terribilmente con sudore,prurito,tremori,difficoltà a concentrarmi.Sbaglio tutto quello che sto facendo anche se lo so fare,oltre al fatto che non riesco a stare concentrato su cosa sto facendo e cosa devo fare,dimenticando moltissime cose importanti,distrazioni,sbadataggini,errori banali.Avete qualche consiglio da darmi,oltre ai rimedi classici (libri,valeriana,fiori di bach,benzodiazepine)?
 
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flipperina
view post Posted on 4/9/2013, 12:48




Cotton ciao!

ti piace quella situazione lavorativa anzitutto?

poi leggiti questo libro di .Wayne W. Dyer ..si può scaricare da qua in PDF ...all'inizio di sembrerà semplicistico...ma poi ti aiuta:


www.gianfrancobertagni.it/materiali/psiche/zone_erronee.pdf
 
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cotton_club
view post Posted on 4/9/2013, 12:55




Ciao flipperina :)
diciamo che è una situazione di tirocinio che aumenta di difficoltà col tempo.per piacermi mi piace,ma ormai mi sono autoconvinto di essere troppo maldestro (sia in generale che in questa situazione) per farcela e quindi non mi sento all'altezza.

Grazie per il libro,l'avevo già letto :)
 
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flipperina
view post Posted on 4/9/2013, 14:11




ti è piaciuto? io lo sto leggendo ora...ma ne inizio tanti insieme e per finirlo ci metto un pò...

sei sicuro sicuro che sia la tua strada questa del tirocinio e ciò a cui ti porta? spesso l'ansia -a meno che non sia un disturbo cronico e invalidante che ci portiamo dietro ad anni e può avere cause sia fisiche che mentali - è un campanello che suona quando ci avviciniamo a situazioni che non sono giuste per noi.

a quanto ho capito il tuo è un problema di autostima.

chiediti: troppo maldestro in base a quali parametri? chi stabilisce cosa significa essere all'altezza? all'altezza di chi e per cosa?
sembrano parole che ripeti ma che non sono tue. chi ha parlato cos' delle persone che ti stanno vicine?
 
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cotton_club
view post Posted on 4/9/2013, 14:38




si non è male come libro,ma l'avevo letto anni fa e non lo ricordo bene sinceramente

premetto che la mia ansia è cronica,dall'infanzia,ma come dicevo non è sempre presente,è presente nelle situazioni di "pericolo",in situazioni che non so gestire o se devo fare cose pratiche che non so fare.non so se sia la mia strada questa,,,il lavoro mi piacerebbe anche,ma il lavoro dei sogni non è possibile farlo,non c'è posto e comunque non darebbe abbastanza remunerazione per vivere.la mia strada a 18 anni non l'ho potuta continuare per problemi economici/immobiliari,lì era un lavoro in cui ero molto portato ma anche quello difficile da trovare e poco remunerativo.ho fatto un lavoro schifoso ed insalubre molti anni per sistemare questi problemi,poi mi sono deciso a tuffarmi in questa strada,l'unica che posso compiere alla mia età e con pochi soldi da investire

troppo maldestro nel senso poca manualità,mi arrabbio anche spesso a casa perchè rovescio gli oggetti e combino pasticci in generale,e con la concorrenza che c'è adesso sul lavoro non sarei certo io quello che verrebbe scelto (anche perchè ho appena ricevuto un grosso giudizio negativo,pensa:200 persone da giudicare,io uno dei pochi che non ce l'ha fatta,quindi autostima zero).cmq sono parole mie,sono convinzioni che mi sono messo in testa da anni e non riesco a togliere perchè non ho risultati positivi in tutti i campi
 
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flipperina
view post Posted on 4/9/2013, 14:56




mi viene l'ansia solo a leggerti :D scusa se te lo dico...se ragioni con questa mentalità pre confezionata altro che ansia avrai...

cerca di fare un lavoro grosso su di te...altrimenti te la tieni tutta la vita l'ansia...e non migliorerà...ciao :)
 
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view post Posted on 4/9/2013, 17:08
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Ciao verde. Hai mai fatto una riflessione su quali potrebbero essere le cause?
Premesso che qualsiasi possano essere, per superarle ci sarebbe da riuscire a maturare una buona capacità di accettazione (verso gli altri e verso se stessi) e di perdono.

Non so se può servire alla discussione, ma mi è venuto in mente che un amico mi parla spesso di una sua tecnica dei "piccoli passi".
 
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cotton_club
view post Posted on 4/9/2013, 17:28




si,c'era un libro che mi ha fatto riflettere sulle cause,però purtroppo è proprio l'accettazione che manca

PS:scusate il cambio nick
 
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rurò
view post Posted on 4/9/2013, 20:49




@flipperina: quello che dici riguardo al fatto dell'ansia legata alle situazioni non "giuste" per 'noi', anche se non sembra essere il caso di russel poiché dice che è cronica, a quanto pare, su cosa si basa?

@russel: se vuoi dei consigli come chiedi, per liberarsi dalle bestie grosse (ansia dal'infanzia) è prima necessario iniziare a liberarsi da chi quelle bestie le alimenta
 
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flipperina
view post Posted on 4/9/2013, 21:00




CITAZIONE (rurò @ 4/9/2013, 21:49) 
@flipperina: quello che dici riguardo al fatto dell'ansia legata alle situazioni non "giuste" per 'noi', anche se non sembra essere il caso di russel poiché dice che è cronica, a quanto pare, su cosa si basa?

non è una mia scoperta :lol: ...quello che noi percepiamo come ansia spesso è altro: senso di colpa, o molte altre volte rabbia.
Faccio un esempio terra terra. Vado ad un corso che mi interessa...stare seduta ore non mi pesa perchè amo la materia.
Se mi costringo a fare la stessa cosa per un corso che non mi interessa e lo faccio perchè penso poi di averne un beneficio economico ad esempio la mia anima scalpiterà (ALMENO LA MIA SCALPITAVA) e lo percepirò come ansia...mentre è insoffernza...rabbia...voglia di fare altro ^_^
 
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cotton_club
view post Posted on 5/9/2013, 08:20




CITAZIONE (rurò @ 4/9/2013, 21:49) 
se vuoi dei consigli come chiedi, per liberarsi dalle bestie grosse (ansia dal'infanzia) è prima necessario iniziare a liberarsi da chi quelle bestie le alimenta

se hai una soluzione rurò sarebbe magnifico,io ancora non ci sono riuscito

CITAZIONE (flipperina @ 4/9/2013, 21:49) 
lo percepirò come ansia...mentre è insoffernza...rabbia...voglia di fare altro

capisco cosa vuoi dire,non è questo che intendo.certo,può capitare a chiunque in una situazione come quella che hai descritto,ma io parlo proprio dell'inconsio che non riesci a controllare quando la tua mente pensa di essere in una situazione di pericolo
 
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view post Posted on 5/9/2013, 11:52
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CITAZIONE (jack_russel @ 5/9/2013, 09:20) 
CITAZIONE (flipperina @ 4/9/2013, 21:49) 
lo percepirò come ansia...mentre è insofferenza...rabbia...voglia di fare altro

capisco cosa vuoi dire,non è questo che intendo.certo,può capitare a chiunque in una situazione come quella che hai descritto,ma io parlo proprio dell'inconscio che non riesci a controllare quando la tua mente pensa di essere in una situazione di pericolo

Ciao Jack. Con questa tua immagine hai sintetizzato un punto chiave imho.
"mente --> subconscio --> ... te(?)", dà la sensazione che là in mezzo ci sia qualcosa da chiarire. Il fatto che ci sia questa specie di divisione, intendo.
Vari aspetti che vengono sobillati e sembrano scontrarsi.

Comunque è un meccanismo che salta fuori anche negli esempi citati da flip

CITAZIONE (alverde @ 4/9/2013, 18:28) 
si,c'era un libro che mi ha fatto riflettere sulle cause,però purtroppo è proprio l'accettazione che manca

PS:scusate il cambio nick

Beh se ti può consolare, l'accettazione e tutto il resto è qualcosa che nessuno ha maturato del tutto. Con tutto rispetto eh...
In varie forme, su aspetti diversi, ma non c'è vita che presenti tutti gli aspetti tranquilli. Tutti abbiamo la nostra bestia nera, nessuno escluso.
Quindi non c'è nessuno che sappia che cosa fare esattamente, ma uno scambio di opinioni è sempre positivo perchè in pratica insieme si cerca meglio.
Di sicuro c'è che ognuno deve trovare dentro di sè la forza per reagire.
Un po' come tu stai facendo, in pratica.
In fondo si tratta di capire il problema e perciò portarne alla luce le fonti.

Edited by Ayni - 5/9/2013, 13:01
 
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cotton_club
view post Posted on 5/9/2013, 12:00




si esatto,diciamo che per motivi legati alla mia infanzia,tra cui quelli economici,si è creata una vita che non è la mia ed in cui mi trovo stretto.o magari sono solo idee che mi creo io per fornirmi un alibi al motivo per cui non sono ancora cambiato in certi aspetti del mio carattere

grazie per i consigli Ayni
 
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view post Posted on 26/9/2013, 17:40
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... beh.. consigli ... si chiacchiera tra di noi, via.
CITAZIONE (jack_russel @ 5/9/2013, 13:00) 
si è creata una vita che non è la mia ed in cui mi trovo stretto.

... come moltissime altre persone, Jack.
Ci riflettevo anch'io tempo fa, comunque è sempre difficile determinare a priori quanto sia una vita di cui ci si è "accontentati" (o si sia stati intrappolati dagli eventi) e quanto invece sia una base come un'altra che offre gradi di miglioramento e da cui partire per costruire qualcosa di diverso.

Però a parte questo discorso, pochi giorni fa sono andato in banca ed ho notato che ragazza che era alla cassa aveva modi e movimenti molto normali, quando ad un tratto per via che le si era inceppata la carta nella stampante, cercando di togliersi dagli impicci ha iniziato a tremare e si vedeva chiaramente che che era in difficoltà anche se non c'era motivo di una tale agitazione. Poi però si è fermata un istante, come se avesse ricordato qualcosa e ho notato che probailmente ha fatto un respiro lento e profondo, e dopo ha ripreso con più calma. La cosa poi si è risolta.

Allora mi è venuto in mente il tuo racconto e anche un ricordo della mia adolescenza che mi è sembrato simile.
Praticamente nella scuola che frequentavo abbiamo iniziato a praticare la pallavolo durante le ore di educazione fisica. Pochi l'avevano già praticata e come al solito ci sono quelli più portati e quelli un po meno. Io ero tra quelli un po' meno.
In realtà se ci penso ora non c'era granché differenza, ma forse perchè da ragazzini si è anche molto diretti a pigliarsi per i fondelli per ridere, tempo un paio di errori e qualche imprecisione, io ero diventato quello che non era capace; l'ultima scelta, quello imbranato che nessuno vuole in squadra.

Questa cosa mi metteva addosso molta pressione e me lo ricordo ancora, tanto che anche alcune delle cose che mi riuscivano (i tocchi), comunque a volte le sbagliavo in modo insensato, proprio quando sarebbe stato più importante averle fatte giuste.
Non è stato semplice ma oggi posso dire che l'insicurezza mi faceva sbagliare.
Non è che uno sbaglia e quindi diventa insicuro, è proprio il contrario.
Alcuni anni in più e input di vario genere mi hanno fatto capire che è come se io avessi dato loro un potere (che non gli spettava ed in realtà era mio), il quale per metteva a loro di stabilire chi fossi io e cosa potessi fare.
Il potere appunto di giudicarmi.
Accade spessissimo, peraltro.
Poi in realtà "gli altri" non sanno minimamente di avere questo potere e anzi a volte dicono qualcosa che ci può metter in difficoltà senza rendersi conto degli effetti che ha e, anzi, quasi sempre vogliono dire o fare tutt'altro. Cose prese alla laeggera e che diventano pesanti solo per il modo in cui NOI le sentiamo risuonare nei nostri confronti.


Risolverlo forse non è facile come sembra a parole, ma in realtà era più di aver convinto me stesso che non ero capace, ma è come se avessi costruito un personaggio con un determinato ruolo e carattere che rispondesse ai requisiti che mi si erano dipinti addosso, e che boicottava me stesso.
Abitudini e ripetizione poi hanno fatto il resto.
Io all'epoca non ne avevo la benchè minima coscienza e mi è semplicemente scivolato addosso, invece magari parlarne come stai facendo te e con un lavoro su se stessi, forse a qualcosa può portare.

Ah, in altre sedi a me hanno insegnato che non serve incazzarsi con se stessi o con gli altri perchè aumenterebbe un certo attrito e le tensioni diventando controproducente, per cui si tratterebbe invece di cercare di essere umili e giusti.
Gli altri sono anche disposti ad aiutarci molto spesso, da quel che ho potuto vedere io.

PS: mai letto il libro "i quattro accordi"?
 
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cotton_club
view post Posted on 26/9/2013, 18:11




Ciao!
Penso che sia gli esempi dell'impiegata che quelli su educazione fisica si rispecchino perfettamente.Condivido appieno le tue riflessioni ma è proprio il lavoro su me stesso che non riesce ad andare in porto.Praticamente diciamo che ho capito la teoria,ma non la pratica,,,e penso che di pratica ne servirà parecchia.

"i quattro accordi"...che libro sarebbe?
 
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21 replies since 4/9/2013, 10:18   206 views
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