Ciao.
Dipingi un'immagine che a me da l'idea (personalissima) di un elastico, Filo. Tipo che l'ego si diverte a stiracchiarlo un po' dappertutto. Chissà se (proprio come un elastico) più l'ego si allontana, più il principio lo tira a sè.
O forse anche ll mio è un atto di fede.
Evidentemente non sappiamo veramente se quello che noi pensiamo di Dio, corrisponda effettivamente a quel che Dio è.
La realtà di Dio deve essere per forza unica. Modi di interdelo, ce ne sono un'infinità.
Epperò riflettevo che nel nostro personalissimo microcosmo, ciò che noi pensiamo essere Dio, diventa a tutti gli effetti Dio e una realtà che condiziona la nostra vita. Cioè. sei tu che la (ti) condizioni ad essere così.
Pensi che (e perciò agisci come se) Dio sia amorevole: la tua tua vita lo sarà.
Pensi che sia odioso e vendicativo. Vivrai nel terrore e nella vendetta.
Pensi che sia guerrafondaio e debba combattere qualcosa o qualcuno che gli và contro: vivrai in guerra.
Pensi che non ci sia e voti tutte le tue forze per ottenere o fare qualcosa che per te sia importante (tipicamente, soldi, potere etc.) ... beh, allora lo sarà. Assieme anche a tutti gli effetti che avrai generato.
Se non vuoi vedere gli effetti delle tue azioni, perchè ti affascina di più il sogno che hai pensato, fai pure... te ne accorgerai quando questi effetti verranno a trovarti.
E il mondo è proprio così.
Ogni cosa inoltre influenza l'insieme in cui vive.
Poi, mi affascina l'espressione di "fede" che avete usato.
Mah, se agisci in un certo modo forse non hai nessuna certezza che sia meglio così. ma se lo fai è perchè la tua sensibilità ti dà dei segnali .E tu li tieni in dovuta considerazione.
I segnali secondo me li riceviamo sempre, in ogni caso. Ma che cosa fa in modo che "li vediamo"?
Quella fede io la chiamo coscienza.
E' la stessa cosa in fondo.