Riflessioni sulla felicità

Quello che dice tuo zio si potrebbe parafrase così:
CHI SI ACCONTENTA GODE
Invece l'atteggiamento del ragazzino è l'atteggiamento di un vero saggio che dovremmo cercare di imitare.
Sembrerebbe che io affermi una cosa identica in entrambi i 2 ateggiamenti. Ma non è così.
Contesto quel "mondo occidentale pieno di fortunati."
Fortunato è il ragazzino nella sua disgrazia has superato il comune pensare. Vive con Dio
Skorpy
Skorpy

Già..
molti anni fa ricevetti una lezione di vita che mai nessuno ha superato nella mia poca esperienza:
in una bruttissima giornata invernale, ma proprio brutta, fatta di vento gelido, di neve e ghiaccio e nuvole minacciose, mi recai in un negozio sportivo. Eravamo vecchi amici col padrone e sapevo che stava passando brutti momenti per un cancro in stadio avanzato.
Entrai e subito mi lamentai del tempo e della giornata...
mi guardò con uno sguardo strano e mi disse: guarda che per me è una giornata bellissima.
Non afferrai il senso e risposi: ti piace il maltempo?
No, mi piace perchè sono vivo....ora guardo incantato tutto quanto mi circonda, bello e brutto, ho già guadagnato un mese dalla speranza di vita che mi avevano dato i medici. Vengo dalla chiesa, ci vado ogni giorno a pregare. (lui che era stato un mangiapreti).
Capii e mi vergognai di star bene....
Visse ancora 3 mesi.
La storia del ragazzino me la fatta ricordare. Ma non dimenticherò mai quel dialogo che si affaccia alla mia memoria quando mi lamento inutilmente delle sciocchezze di chi sta bene.
Skorpy

quoto


contesto ma non lo posso sapere davvero, mi stupirei di un'anima così bastarda, mi stupirei se non si rattristasse degli attaccamenti che hanno causato sofferenza nel fare la cosa giusta