| A sentire l'esperienza di sko, infatti, un effetto lo hanno avuto. Ed anche quasi istantaneo, quindi essendo dalla parte di chi non l'ha provato, ma avendo fiducia di un test fatto da persona che reputo seria, sti cosi hanno stuzzicato la mia attenzione e questa discussione potrebbe essere molto importante.
Personalmente ho avuto alcune esperienze di fisioterapisti con parenti e amici, tra i vari ce n'era uno di veramente bravo, che mi ha messo in condizione di capire quello che fanno per cercare una soluzione nei casi di infortuni spotivi o dolori cronici, o anche solo temporanei, in persone che conducono una vita normale, quindi senza sollecitazioni particolari. Tutto quello che mi ha detto, poi, si incastra in modo perfetto in tutto quelo che avevo sperimentato prima e con approcci diversi ai vari problemi fisici. (reiki, altre siscipline energetiche, e mettiamoci dentro anche Hamer, la Rainville ed altri ancora)
Ignoro quindi quanto efficace possa essere uno strumento dalle apparenze semplici, ma insomma intuisco che vada ad operare in un ambito spesso sottovalutato e che comunque se è anche supportato da una disciplina (classico manuale che ti indichi cosa fare in pratica), magari riesce a dare dei benefici validi. I fisioterapisti trattano queste cose da sempre, oramai, ma anche lì, a quanto pare se non c'è un serio interesse a tenersi informati ed aggiornarsi, pare che ci sia molta varietà di gnete dalla più brava e meno brava.... il mondo accademico in pratica sembra sia ancora fermo a chissà quando e molto vincolato al passato. Così che per migliorarsi bisogna come al solito darsi da fare in prima persona e mettersi alla ricerca.
Esempio eclatante ed attuale, se cercate nei quotidiani sportivi ultimamente c'è stato un eminete dottore in germania che si è espresso sul bayern monaco afflitto da numerosi e ripetuti problemi fisici dei propri atleti. Porto questo scampolo di attualità, tanto per sottolineare che le cose a disposizione ci sono e a volte non le si usa. Prendo il caso bayern senza conoscerlo nel dettaglio, ma fatto sta che questo tizio si è permesso di dichiarare che secondo lui qualcosa nell'impianto di allenamento degli atleti non funziona e gli infortuni a cui sono andati incontro non sono affatto casuali. Perchè se un atleta prende la classica "botta" o distorsione, da quel momento tutto il suo movimento viene condizionato e a volte non basta intervenire solo nel punto in cui c'è stato il trauma. Dice il tizio una cosa che sembra banale, "ogni giocatore che viene da un lungo stop tende a proteggere quella parte del corpo con un riflesso involontario. Quindi c'è bisogno di lavorare sulla sua parte neurologica tanto quanto viene fatto su quella atletica, altrimenti si rischia", ma evidentemente ha motivo di ribadire che spesso non si da abbastanza attenzione ai riflessi meno apparenti che ha un trauma sportivo. Oh, e si è rivolto indirettamente ad un establishment con i controcosi, eh.... mica agli ultimi arrivati.
Ora se questo è valido (e lo possiamo riscontrare direttamente) dopo che il problema ti è già comparso, e genera altri problemi, è legittimo domandarsi se non non ci azzecchi anche per quanto riguarda le cause che hanno scatenato un certo problema (distorsione, dolore, mal di schiena, contratture, etc.) quindi prima che qualcosa ti capiti. Cioè il dolore è un sintomo che ha delle cause che ignori e se continui ad ignorarle può anche darsi che il dolore ti ritorni dopo un po' che lo hai trattato, perch la causa che lo ha creato, è ancora là e sta ancora lavorando (silenziosamente) indisturbata.
Se si riesce ad andare oltre al semplice sintomo, ti si apre una comprensione maggiore
Tornando ai trigger point, quindi, non c'è niente di "magico", occulto o misterioso dietro a tutto quello che certi sistemi possono dare, ma solo una conoscenza più approfondita. Fino a dove possa spingersi, non lo so, ma sta di fatto che se possono essere utili e si possono provare, beh... ben vengano e ringrazio sko che ce li ha portati qui.
Il senso di tutto questo dov'è: noi abbiamo una muscolatura volontaria ed una "involontaria", nel senso: nessuno di noi gente normale sa perfettamente quanti e quali muscoli muove e perchè, nel momento in cui fa un movimento o sposta se stesso. Questo poi è anche condizionato da come la nostra muscolatura è stata costruita nel tempo, perchè siamo tutti diversi uno dall'altro anche fisicamente, più a tono o meno, con certe predisposizioni etc.
Per cui una contrattura "nascosta" perchè sei caduto o perchè hai fatto quel certo movimento improvviso, etc. continua ad esistere ed è pur sempre il modo più breve che ha il nostro equilibrio per affrontare una situazione improvvisa. Lui è sempre lì in cabina di regia che è pronto in ogni istante e ti bilancia in modo che ti possa muovere nel migliore dei modi.
Però le contratture lavorano sempre e se hai anche un dolore, sta pur certo che il fisico, sentendo che non può contare su un certo muscolo in un dato momento perchè gli sembra fuori uso, allora provvederà a mettere in moto tutti quello che c'è in modo da rimpiazarlo. Poi una caviglia lavora male per qualche settimana in conseguenza di questo, una schiena rimane curva in un certo molto oppure rigida per chissà quanto, e allora che nascono i problemi.
Se questi cosi usati sapientemente riescono ad aiutare a sciogliere il muscolo che sta combinando casino, ecco che oplà il lavoro è in gran parte avviato.... e a volte ci vuol veramente poco tempo eh Ho visto ragazzi che in mezza giornata riprendono a saltare come cavallette senza problemi, quando prima erano quasi azzoppati.
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