buongiorno!!!
vorrei darvi un link dal quale partire:
http://www.wumingfoundation.com/italiano/glasnost2006.htmla pagina riporta i dati di vendita di luther blisset prima e di wu ming poi. cerco di non parlare di loro perchè chiaramene ne sono innamorata, vorrei, se vi interessa parlare della parte economica del mercato del libro, e valutare se e quanto il copyleft e il download gratuito di libri possa, in qualche modo favorire, sfavorire o "rimbalzare" alla vendita del libro di carta.
siamo tutti d'accordo, penso, sul fatto che il mercato del libro, sia un mercato redditizio. intendo dire... se può essere vero che il singolo libro può non far guadagnare autore e editore, resta il fatto che se esiste, e se esite in modo così lobbistico, evidentemente chi ci deve guadagnare, ci guadagna. e di certo l'autore famoso non fatica a portare a casa la pagnotta. il piccolo autore sconosciuto, di contro, viene spesso, nei casi migliori, spremuto per benino, e non è detto che poi riesca a vivere della sua passione.
il mercato del libro è un mercato, secondo me, chiuso sotto i vari aspetti. per primo quello di cui parlavo prima, ma non va sottovalutato che anche il fruitore, il lettore, appartenga ad una stretta cerchia di popolazione, ed in linea di massima, i lettori hanno i loro gusti, perciò questa piccola massa si divide tra amanti dei saggi piuttosto che dei romanzi epici. tanti piccoli sottoinsiemi.
altra cosa. l'abitudine a leggere, sembra, a sentire sondaggi e studi recenti, un'abitudine che si impara. sembra che nelle famiglie dove un bambino vede mamma e papà leggere, sarà più propenso alla lettura rispetto ad uno cresciuto in famiglie dove per libro si intende al massimo quello di scuola (e via con la prima accezione vissuta come negativa di libro). e di certo di motivi per cui si legge poco ce ne sono moltissimi. inutile parlar ancora del prezzo di copertina, alto, troppo alto il più delle volte, se sei un lettore.
e quindi la scappatooia che ci permette la tecnologia e l'inventiva (il file sharing) è l'e book. e qui via gli epiteti degli editori e di molti autori, che vedono scipparsi il lavoro da una massa di anarcopseudoletterati.
solo che poi, a ben vedere, secondo gli unici dati di cui sono a conoscenza (quelli linkati, non so chi altro ha fatto statistiche simili) il dowload gratuito non sembra lenire le vendite di libri di carta... oserei quasi dire che sembra, in alcuni casi, favorirle.
e se il download non limita il guadagno dell'editore o dll'autore, sembra che ci siano anche molti altri pro. ad esempio il fatto che un autore possa farsi conoscere ed apprezzare in base alla sua bravura e al suo stile, fidandosi dell'unica entità che può puntare il dito per apprezzare o per denigrare: il lettore. e poi può presentarsi ad un'editore quando il suo nome gira già tra le orecchie di alcuni. sarebbe una strada in più per lui.
e sarebbe per noi, fagocitatori di parole, come stare ad un banchetto dove ci sono molte più portate, alcune indigeste per carità, ma altre di sapori e profumi che non avremmo mai potuto apprezzare..
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