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Estrazione principi attivi, Qualche novità?

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fenice75
view post Posted on 4/6/2004, 17:33




Vorrei rilanciare una discussione aperta ormai quasi un anno fa da orione71:

vorrei avere informazioni sulle tecniche, industriali e non, utilizzabili per l'estrazione di principi attivi dalle foglie di vegetali commestibili e sulle metodologie per separare tali principi dalla clorofilla o altre sostanze indesiderate che ne alterano le proprietà organolettiche.
La pianta in questione chiaramente è la "Stevia Rebaudiana Bertonii".

In questi mesi che sono passati, qualcuno ha scoperto qualcosa?

Se si fatemi sapere, grazie.
 
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Hidde
view post Posted on 5/6/2004, 11:42




X poter estrarre un determinato principio attivo da una pianta: alcaloide, proteina, vitamina ecc... il processo più diretto e meno dispendioso consiste nella cromatografia. Il problema è che questo processo richiede una buona conoscenza in chimica, e non tutti i materiali sono reperibili. Occorre inoltre conoscere le proprietà chimiche dello stevioside, la sua solubilità nei solventi polari o apolari (importantissima per effetturare una corretta separazione cromatografica) ecc.
Al momento non conosco altre tecniche di sperazione per ottenere un principio ad alto grado di purezza partendo da un vegetale. Ricordiamoci che in un organismo vivente vi sono tantissimi composti chimici che vanno separati dalla sostanza che stiamo ricercando. E il processo, penso non sia alla portata di tutti. Cmq sia... la Cromatografia richiede apparecchiature da laboratorio, dal momento che la cristallizzazione di alcuni composti organici deve avvennire facendo bollire il solvente sotto un vuoto piuttosto spinto, se non vogliamo che il calore alteri il prodotto.
Sennò un metodo più semplice è quello di estrarre lo stevioside con l'alcool... io ci ho provato, con 400 gr di foglie... ma non ci sono riuscito... è venuto sì un liquido dolciastro, ma probabilmente ho sbagliato qualcosa. Non so.
 
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Vita2
view post Posted on 29/6/2004, 09:12




La faccenda del Principio Attivo...

I principi attivi sono sicuramente attivi, appunto, pero' credo che si stia dimenticato che l'estrazione viene fatta anche per ragioni economiche.

Se dicessimo che una foglia di Aloe potesse essere mangiata dopo averla frullata e aggiunto miele, l'industria che la prepara fallirebbe come quelle che vendono farmaci depurativi.
Se invece degli antibiotici, usassimo alcune piante molto potenti e per nulla dannose alle dosi giuste, l'industria fallirebbe di nuovo.

Altro punto e' che usare una parte di una pianta per una terapia, significa mettere a disposizione del corpo le innumerevoli sostanze che contiene, quindi non una sola, nonche' alcune sostanze che non sono ancora state scoperte.
Le Vitamine sono ancora in fase di identificazione, ovvero si conosce la presenza di sostanze non identificate all'interno delle piante, o di una parte. Queste possono agire sul corpo anche se sono sconosciute.
Quando in passato molte tradizioni, popoli antichi o tribu', vedi gli indiani delle americhe, usavano piante o miscugli di queste, il risultato era garantito senza l'estrazione di alcun principio attivo.

Quindi per le piante abbiamo :
- Azione di sostanze non ancora identificate... se le togliamo l'azione non ci sara',
- Azione combinata delle varie sostanze insieme... se isoliamo, abbiamo potenziali squilibri,

Rischi di una sostanza isolata :
- azione molto specifica... tendenzialmente squilibrante
- non usufruisce dell'azione sinergica, regolatrice, di trasporto, ecc delle altre sostanze presenti nella pianta integra

Questa sinergia consente di avere una azione meno forte, ma sicuramente non dannosa e piu' equilibrata.
Un farmaco a principio unico, infatti, abbisogna di altri farmaci per riequilibrare i piccoli o grandi squilibri che il principio unico ha provocato, con grande gioia dei venditori e fabbricanti, ma con gran sofferenza di noi che vogliamo curarci.

Esempio classico sono i minerali che il corpo abbisogna. Questi si trovano in tutti i vegetali, quando li mangiamo ce li troviamo legati chimicamente alle cellule o sostanze della pianta. Il nostro corpo li assimila se gli servono, altrimenti non li assimila, risparmiando energie.
Se invece prendiamo minerali ionici, non chelati o legati, questi possono essere assimilati SOLO tramite produzione, dal corpo, di sostanze che si legano al minerale. I restanti minerali che non servono, DEVONO essere espulsi dal corpo perche' dannosi in quella forma ionica, quindi nel sangue, reni, ecc si troveranno minerali liberi che normalmente non ci devono essere, un lavoro immane che porta allo sfioancamento di reni, fegato, ecc.

Le acque minerali depurative sono una TRUFFA colossale, oltre a provocare MALATTIE da stress su reni e tutto il sistema di escrezione dei minerali. Invece di depurare, fanno DANNO ! La "pipi" che tanto si pubblicizza, e' il segnale chiaro dell'espulsione dell'eccesso di minerali, basta analizzarla. Provocano, tra l'altro, l'addensamento del sangue per l'eccessiva presenza di minerali, come quando mettete molto zucchero nell'acqua, diventa densa. Oltre ad accumularsi nelle vene ed arterie, provocando ostruzioni con il tempo ARTERIO SCLEROSI, INFARTO, ICTUS.

Una pianta, parte di essa o un miscuglio di piante, ha sempre fatto l'effetto che si voleva senza danni. Questo e' il famoso principio del "non nuocere".

Gli sfruttatori delle sofferenze altrui, possono andare a quel paese.
Io ne ho abbastanza di sofferenze patite sul mio corpo a causa della medicina ufficiale, quindi fate voi...
 
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sphinx62
view post Posted on 29/6/2004, 11:09




Calma, non precipitiamo.....
Tra i motivi per cui si estraggono i principi attivi da piante ed altri organismi c'è anche la non trascurabile questione del trasporto.
I principi attivi, (alcaloidi, glucosidi, etc..) sono generalmente sostanze "non strettamente indispensabili alla sopravvivenza della pianta", quindi sono contenuti nella struttura vegetale in percentuali ridotte.
Una cosa è trasportare e maneggiare qualche tonnellata di vegetali, altra è gestire qualche Kilogrammo o centinaio di Kilogrammi di estratti vegetali (un esempio per tutti il taxolo che si estrae dalla corteccia del taxus baccata).

C'è anche da considerare il fatto che, spesso, si devono separare le sostanze che interessano da altre che, non sono esattamente simpatiche.
Proviamo a pensare al caso del ricino, della polpa dei semi si estrae con precise precauzioni l'olio che, viene usato come lubrificante e lassativo, se si provasse ad utilizzare i semi interi si andrebbe incontro ad avvelenamenti gravissimi a causa della ricina, una sostanza così tossica da essere considerata una potenziale arma biologica.

Anche la questione delle preparazioni tradizioni và affrontata con una certa attenzione, infatti molte preparazioni rendono disponibili (utilizzabile) i principi attivi che, altrimenti, non sarebbero facilmente fruibili.
Sto pensando per esempio ai boli di foglie di coca e cenere di legna che le popolazioni andine usavano masticare per sopportare i rigori del loro abitat.

Chi fa le domande, non può evitare le risposte.
(proverbio africano)

Alberto
 
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alkemist
view post Posted on 7/7/2004, 23:55




Se qualcuno conosce il nome chimico della sostanza che rende dolce la stevia, potrei cercare in qualche libro, quale sia il solvente meno dannoso e migliore per estrarla.
 
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Vita2
icon12  view post Posted on 8/7/2004, 09:30




Credo che chiarire alcune possibili vie, sia necessario :

1) Se ho una pianta di Stevia e devo farne un uso personale, posso macinarla, bollirla, fare marmellata, ecc

2) Se invece voglio venderla, allora forse dovro' estrarre qualche cosa. Ma non credo che ci sia possibilita' di vendere la stevia come estratto o principio attivo, per ora.

3) Se voglio sperimentare per conto mio, allora posso fare di tutto.

Se non si chiariscono alcune cose, come sopra, chiunque legge, puo' pensare che per usare la stevia dovra' per forza estrarne i principi attivi o chissa' cos'altro dovra' fare.

Quindi, e' bene spiegare perche' si vuole fare una cosa, specie su questi argomenti cosi' sconosciuti ai piu'.
 
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XmX
view post Posted on 8/7/2004, 12:06




il principio attivo dolcificante della Stevia è lo Stevioside.
 
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alkemist
view post Posted on 15/7/2004, 00:06




Per informazioni dal punto di vista anche chimico dello stevioside ecco un link http://www.acroyali.com/stevia%20sugar.htm naturalmente in inglese.

Edited by alkemist - 15/7/2004, 01:09
 
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7 replies since 4/6/2004, 17:33   8049 views
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