Per quanto riguarda il reiki.
Beh, credo che ogni esperienza sia soggettiva; e comunque che ogni decisione successiva sia personale e legittima.
Perciò ... beh ... siamo in tanti al mondo... certo non si può pretendere che tutti abbiano le medesime impressioni in merito a quel che si incontra...al reiki per esempio.
IN realtà il reiki non è necessario. Se ne può fare benissimo a meno, perciò non c'è alcun problema: ognuno può liberamente cercare la propria realizzazione attraverso quelle discipline e quelle esperienze che ritiene gli siano + congeniali.
CITAZIONE (Scorpjo @ 15/10/2007, 19:14)
Ho l'impressione che alcune persone abbiano l'imprudente abitudine di cimentarsi un po' troppo facilmente in tecncihe di viaggio astrale, pratiche castanediane e cose simili, senza tenere conto delle conseguenze negative che ne possono derivare.
Cosa ne pensi?
Mah...
non so a cosa ti riferisci con "conseguenze negative che ne possono derivare"
Di certo è un piano che si impara a conoscere pian piano e in cui non c'è da fidarsi di apparenti maestri, poichè si può venir facilmente ingannati.
Di conseguenze negative DIRETTE, non ho esperienza.
Non credo che per quel poco che (nella maggioranza dei casi) si riesce ad esplorare di astrale, ci siano ricadute poi molto "negative".
Magari ci può stare l'esperienza astrale che ci lascia uno strascico "pesante"(sgradevole, che incute timore...da comprendere...boh), ma questo dipende anche e soprattutto da ciò che
siamo noi.
Anzi, credo che per lo più siamo "protetti" da noi stessi e non riusciamo ad arrivare avanti + di tanto nell'astrale proprio perchè non abbiamo ancora maturato dei mezzi adeguati. Concetto che di solito si riassume con un "non siamo pronti".
Magari una ricaduta da evitare perchè fuorviante, se me lo concedi, potrebbe essere quella di non interpretare correttamente quel che si incontra in astrale. Ma per questo c'è il tempo...
Per concludere l'OT e fare un piccolo riassunto, + che altro credo che non si debba avere quella specie di timore reverenziale verso l'astrale.
Per un attimo sembrava passare l'idea che ciò che si era visto in astrale, avesse un'affidabilità maggiore delle esperienze avute qui (è stato ribadito + volte...).
Invece contesto fortemente questo principio "elitario" per cui chi non ha accesso pienamente al piano astrale non possa discutere alla pari di chi invece, può averlo.
Intanto perchè nel piano materiale si hanno TUTTI - e ripeto TUTTI - gli strumenti necessari per un buon discernimento (e difatti mi sono dilungato magari anche troppo a volte, ma per rispondere a tutto quel che è stato sollevato, restando esclusivamente nell'aspetto concreto delle cose = materiale, perchè accessibile appunto a tutti).
Eppoi nel mio piccolo ho capito che l'esperienza astrale è fortemente soggettiva e ci vuole un nonnulla per cadere in errore.