Reiki, forse un'oscura verità?, Ciò che nemmeno i master-reiki sanno

Non scrivo molto ma vorrei dire della mia esperienza , poca , sul reiki e pranoterapia.
L'energia del reiki è conosciuta come "energia divina" o "energia universale", è sempre prana ( a differenza del fohat e della kundalini ) ma ha un diverso contenuto energetico.
In se e per se l'energia del reiki non è positiva ne negativa, tutto dipende dall'uso che se ne fa e di quanto sia evoluto l'operatore.
Diciamo che per come viene insegnato il reiki, con le grosse limitazioni dovute alla conoscenza dell'energia e dei piani sottili, difficilmente potrà far danno ma non ci si deve illudere che è la panacea di tutti i mali cosi come l'unico e solo veicolo per una crescita spirituale.
Io ho la convinzione, personale, che la conoscenza del reiki è un inizio per far prendere consapevolezza delle energie sottili poi la strada prosegue in base alla evoluzione dell'anima e della personalità.
Conosco maestri reiki che fanno solo reiki che sono veramente in un grande percorso di crescita spirituale, mentre altri che sono persi nell'ego e dicono di essere "Maestri" ma non vedono al di là del proprio naso.
Per la mia esperienza personale ho iniziato con il reiki prendendo un masterato nel reiki celtico ed il secondo livello in quello usui, già notando la differenza qualitativa dell'energia canalizzata tra due diversi tipi di reiki ( quindi sono tutte bubbole quando si dice che è energia universale.....si è come dire che il fohat è tutta uguale ma un fulmine è diverso da una fiamma ) ed accorgendomi dei veri problemi del reiki ovvero l'assenza totale di purificazione prima del trattamento. In sostanza quando versi acqua pulita in una tazza piena di acqua sporca tutta l'acqua che esce inizialmente è sporca e questo in un corpo fisico ( emotivo e mentale ) causa una serie di problemi, congestioni e difficoltà varie. Ciò è chiamata dai reikisti "crisi di guarigione", ovvero devi stare male prima di stare bene. Piano piano guarisci, ti purifichi con l'energia del reiki, ma ci vuole tempo e non sempre ci si riesce ( le resistenze sono tante e l'energia del reiki che va nei vari chakra non sempre rompe i blocchi che sono annidati in altre parti del corpo non direttamente connesse ai chakra principali ).
Successivamente ho intrapreso la via del pranic healing ( è la ci si focalizza molto sulla purificazione prima dell'immissione del prana ), dove viene spiegato tutto in modo molto coerente e direi scientifico e non uso più il reiki pur utilizzando per alcuni tipi di trattamenti la stessa energia "divina" del reiki.
Molte delle incomprensioni sul reiki derivano da coloro che iniziando un percorso di conoscenza hanno ancora le verità "parziali", ovvero conoscenze commisurate alla responsabilità che possono permettersi di mantenere.
Più vai avanti più ti rendi conto che quelle conoscenze si espandono, ed il reiki non è "nero malvagio" o "bianco assolutamente perfetto" ma solo uno strumento per la crescita con tutti i suoi limiti difetti, pregi e virtù .