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TARTESSO, Riprendiamoci la sua storia

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rubinia
view post Posted on 19/4/2005, 18:37




...però magari ache se nel 10.00ac il mediterraneo era unmare chiuso, platone per localizzare meglio il posto da le coordinate in base al mondo com'era geograficamente nella sua epoca.....
mi sembra più logico e comprensibile... o no?
 
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onussen
view post Posted on 20/4/2005, 16:51




CITAZIONE
Platone per localizzare meglio il posto...

E' vero,ma io ho soltanto messo in evidenza una piccola curiosità:diecimila anni or sono non esisteva lo stretto di Gibilterra ...

Una delle ipotesi che va molto di moda oggi è quella d'identificare Atlantide con la Sardegna.

http://it.wikipedia.org/wiki/Geografia_della_Sardegna
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Sardinia_topo.png
http://it.wikipedia.org/wiki/Mar_Mediterraneo
http://it.wikipedia.org/wiki/Massiccio_del_Gennargentu
http://it.wikipedia.org/wiki/Campidano
http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Isole_della_Sardegna

E' indubbiamente un'isola,si trova di fronte al canale di Sicilia,che potrebbe esser stato le primitive colonne d'Ercole,è composta essenzialmente da una pianura quadrilatera,rettangolare circondata da montagne e affacciata sul Mar Mediterraneo,ha degli enigmatici monumenti preistorici e protostorici (menhir,dolmen,tombe dei giganti,una specie di ziggurat ecc.);nel 1000-1200 a.C. era abitata da una popolazione (gli antichi Sardi costruttori di nuraghi) che adorava il toro e la Grande Madre e lavorava con abilità i metalli,oltre ad esser dedita alla pastorizia.Alcune zone dell'isola,un tempo coperta di fitte foreste,sono state duramente colpite da incendi,disboscamento e sfruttamento indiscriminato dei pascoli;tuttavia,le aree più elevate delle zone montuose sono ancora ammantate di castagni,noccioli e querce da sughero.

CITAZIONE
Com'è noto nell'antichità la Sardegna era definita anche quale L'ISOLA DALLE VENE D'ARGENTO per rimarcare come il suo sottosuolo fosse ricco di minerali del prezioso metallo.Fu proprio per queste caratteristiche legate all'estrazione delle sue risorse minerarie che la Sardegna fu fin dall'estrema antichità una delle mete privilegiate dei traffici commerciali del Mediterraneo occidentale.

Si ricorderà dapprima la grande risorsa costituita dall'ossidiana,il vetro vulcanico,noto anche come l'oro nero dell'antichità,famoso poichè da questo materiale fin dalla più remota preistoria venivano ricavati utensili affilatissimi.L'ossidiana,estratta soprattutto da numerosi giacimenti del Monte Acri,ubicato ad est di Oristano,era talmente apprezzata che,fin dal quinto millennio a.C.,dunque in piena età neoltica,venne esportata in buona parte dell'Europa meridionale.

Ma la Sardegna divenne meta di traffici commerciali considerevoli quando furono scoperte le sue grandi risorse legate soprattutto ai metalli.Abbiamo citato l'argento,ma occorre ricordare anche il ferro,presente in quantità considerevoli nel versante occidentale dell'isola [...] Contrariamente a quanto si crede,poco notevoli e non certo a livello di quelli ciprioti,ma pur presenti,sono alcuni giacimenti di rame,nè manca lo stagno.Ulteriori risorse minerarie furono costituite da alcune miniere di antimonio e di manganese [...]

fonte: www.comune.santantioco.ca.it/cms/do...oni_miniere.pdf

http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_mineraria_della_Sardegna

"Infatti molte risorse,grazie al loro predominio,provenivano loro dall'esterno,ma la maggior parte le offriva l'isola stessa per le necessità della vita:in primo luogo tutti i metalli,allo stato solido o fuso,che vengono estratti dalle miniere,sia quello del quale oggi si conosce solo il nome - a quel tempo invece la sostanza era più di un nome,l'oricalco,estratto dalla terra in molti luoghi dell'isola,ed era il più prezioso,a parte l'oro,tra i metalli che esistevano allora - sia tutto ciò che le foreste offrono per il lavoro dei carpentieri:tutto produceva in abbondanza [...] [Platone]".

Non è ben chiaro cosa sia l'oricalco,infatti esistono varie teorie in proposito:una lega metallica,ottone (rame + zinco),ambra,platino ...

Il termine greco oréi-chalkos significa "rame di montagna".

Secondo alcuni studiosi i Sardi nuragici erano pure degli abili navigatori e andrebbero identificati con gli SHARDANA,uno dei Popoli del Mare che assalirono l'Egitto.L'isola,come si è visto,in altri tempi era ricca di metalli (fra cui l'argento),e da essa si può accedere ad altre isole (le varie isole e isolette che la circondano,la Corsica,le Baleari,l'Elba ecc.) per poi passare da queste ad una terra che tutto circonda (le terre che stanno intorno al Tirreno e al mar Mediterraneo occidentale).

"Dicono infatti i nostri testi [i testi dei sacerdoti egiziani che avrebbero parlato con Solone] che la vostra città [Atene] arrestò un'enorme esercito,che con prepotenza stava avanzando contro tutta l'Europa e l'Asia insieme [la misteriosa invasione dei Popoli del Mare?],proveniente da fuori,dal mare Atlantico [Frau afferma che si tratta,in realtà,del Mediterraneo occidentale e non dell'Oceano Atlantico]:allora infatti quel mare era navigabile,perchè c'era un'isola di fronte allo stretto chiamato,come dite voi,Colonne d'Eracle [il Canale di Sicilia anzichè Gibilterra?].Quest'isola [la Sardegna?] era più grande della Libia e dell'Asia messe insieme;e da essa i naviganti di quel tempo potevano passare sulle altre isole [l'arcipelago della Maddalena,l'Asinara,la Serpentara,l'Isola Mal di Ventre,la Corsica,le Baleari,l'Elba eccetera?],e da esse su tutto il continente opposto intorno a quello che allora era un vero e proprio mare [i territori che abbracciano il Mediterraneo occidentale?].

Infatti,tutto quanto si trova al di qua dell'imboccatura di cui stiamo parlando,sembra un porto con una foce stretta;ma di là c'è veramente il mare,e la terraferma che lo circonda si potrebbe considerare un continente.In quest'isola Atlantide si era formata una grande e straordinaria monarchia,che dominava tutta l'isola e anche molte altre isole e regioni del continente;inoltre governava,da questa parte dello stretto,la Libia fino all'Egitto,e l'Europa fino alla Tirrenia.Questa potenza dunque,concentrate tutte le sue forze,si accinse un tempo ad asservire d'un sol colpo la vostra e la nostra terra [Grecia ed Egitto] e tutta la regione al di qua dello stretto [l'invasione e le oscure vicende dei Popoli del Mare?].Proprio in quel tempo,Solone,la potenza della vostra città divenne famosa fra tutti gli uomini per valore e forza.Sopravanzando infatti tutti quanti nella generosità e nelle arti belliche,prima a capo dei Greci,poi inevitabilmente da sola,perchè gli altri si erano ritirati,pur essendo giunta all'estremo pericolo riuscì a sconfiggere gli invasori e a trionfare su di loro,e impedì che fossero fatti schiavi coloro che non erano ancora mai stati asserviti,mentre diede generosamente la libertà a tutti noi,che abitiamo al di qua dei confini di Eracle [Platone]".


Ecco invece come gli Egizi raccontano l'nvasione dei Popoli del Mare nelle iscrizioni del tempio di Medi net Habu:

"I Paesi stranieri ordirono un complotto nelle loro isole.La guerra si diffuse contemporaneamente in tutti i Paesi e li sconvolse e nessuno potè resistere alle loro armi,a incominciare dal Khatti,Kode Karkamis,Arzawa e Alashya [gli ultimi due erano situati in Anatolia] [...] Un attendamento fu posto in una località di Amor ed essi devastarono e spopolarono quel Paese come se non fosse mai esistito.Essi avanzarono verso l'Egitto,con le fiamme davanti a sè.La loro confederazione era formata dai Peleset,Tjekker,Sheklesh,Danu e Weshesh ed essi si impossessarono dei Paesi di tutto l'orbe terrestre,con cuore risoluto e fiducioso:"Il nostro piano è compiuto".

Ma il cuore di questo Dio il Signore degli Dei,era preparato e pronto a prenderli nelle reti come uccelli [...] Stabilii il mio forte nel Djahi,tenni pronti ad affrontarli i principi locali,comandanti di guarnigione e i Maryannu.Feci approntare le foci del fiume a guisa di vallo fortificato,con navi da guerra,galere e navigli leggeri,che furono completamente equipaggiati,da prua a poppa con arditi combattenti che portavano le loro armi,il fior fiore della fanteria egizia,simili a leoni ruggenti sulle montagne;esperti guerrieri montati su cocchi e tutti i prestanti ufficiali le cui mani erano bene addestrate.I loro cavalli fremevano in tutte le membra,pronti a schiacciare le terre straniere sotto i loro zoccoli [...] Fu preparata una rete per intrappolarli e quelli che entrarono nelle foci del fiume vi rimasero presi e cadevano dentro,erano infilzati sul posto,massacrati e i cadaveri fatti a pezzi".

Siamo nel XII secolo a.C. ... voglio ricordare alcuni dei nomi di questi invasori:Pelest (i Filistei),Zeker,Danuna,Shekelesh,Weshesh,Sherdana (Shardana),Eqwesh,Tursha ...

CITAZIONE
Era un tempo di grandi spostamenti [...] Dagli archivi egiziani emergono importanti tracce degli sconvolgimenti di questo periodo.Per due volte,gli eserciti del Faraone dovettero affrontare eterogenee coalizioni che ci sono state tramandate con il nome collettivo di "Popoli del Mare".La prima volta essi si allearono a tribù libiche di stirpe berbera e portarono la minaccia da Occidente,sulla costa africana del Mediterraneo.

La seconda volta,attaccarono l'Egitto dall'Asia,scendendo lungo le coste del Medio Oriente (dalla Siria e dal Libano attuali).Molti sono i misteri che circondano i "Popoli del Mare" a cominciare dal loro nome.E' un'espressione puramente simbolica?Indica una supremazia navale?Si riferisce ai popoli che controllavano i commerci fra il Medio Oriente e l'Egeo,fra Biblo e Creta?

Oggi si tende a creere che buona parte di questi popoli fosse originariamente stanziata sulle coste dell'Anatolia meridionale,e sia stata spinta a sud da una nuova invasione proveniente dai Balcani:l'invasione dei Traci e dei Frigi,che nell'età successiva abitarono l'estremo lembo dell'Europa sud-orientale,l'area attorno al Bosforo,e molte regioni della penisola anatolica.

Non è escluso che alcune tribù,mescolandosi ai popoli che incontrarono in Anatolia,abbiano prolungato la loro migrazione fino al Medio Oriente.Non è escluso nemmeno che alcuni fra i "Popoli del Mare" fossero di provenienza egea o addirittura greca.Il nome Eqwesh,conservatoci dagli archivi egizi,e il nome ahhiyawa,conservatoci dagli archivi ittiti,fanno pensare agli Achei.Ma queste congetture non sono del tutto convincenti.

L'Impero Egizio sopravvisse.La prima coalizione fu vinta da Merneptah fra il 1230 e il 1220 a.C.La seconda coalizione fu sconfitta da Ramesse III fra il 1190 e il 1180 a.C.Tuttavia,in questo secondo caso,gli invasori si arrestarono appena prima della penisola del Sinai,vicino all'odierna Gaza,dove la costa del Mediterraneo volge da sud a ovest.

Da allora l'area che strapparono all'impero egizio fu detta Palestina,dal nome di uno dei "Popoli del Mare":i Peleset.Mescolandosi con gli altri popoli,i Peleset divennero i Filistei,che ben presto dovettero convivere e combattere con una nuova tribù di stirpe semitica affacciatasi dai bordi delle steppe:gli Ebrei.L'Impero Ittita,invece,fu travolto dagli eventi.

Nelle regioni dominate dagli Ittiti si stanziarono le tribù traco-frigie,anch'esse indoeuropee,ma le cui lingue non erano per nulla affini a quelle anatoliche [...] Anche la Grecia e l'Egeo furono coinvolti in questa trama di eventi.Non sappiamo se siano stati minacciati direttamente dai popoli invasori:alcuni testi ritrovati a Pilo accennano a un pericolo che giungeva dal mare.

Ma la civiltà micenea fu comunque investita da nuove migrazioni.Secondo le testimonianze classiche,questo fu il periodo dell'invasione dorica:i Dori avrebbero scalzato gli Achei dai principali centri della civiltà micenea.

fonte: http://books.google.it/books?id=_Gb7SqX76D...=gbs_navlinks_s

"Per prima cosa ricordiamoci che in totale erano novemila anni da quando,come si racconta,scoppiò la guerra tra i popoli che abitavano al di là rispetto alle Colonne di Eracle e tutti quelli che abitavano al di qua;e questa guerra bisogna ora descriverla compiutamente.A capo degli uni dunque,si diceva,era questa città [Atene] che sostenne la guerra per tutto il tempo,gli altri invece erano sotto il comando dei re dell'isola di Atlantide [...] [Sardegna?] [Platone]".

Taluni componenti dei Popoli del Mare vengono identificati con delle antiche popolazioni italiche:

- Tursha = Etruschi,Tirreni?
- Shardana (Sherdana) = Sardi?
- Shekelesh = Siculi?

"Secondo lo scrittore latino Festo,i re etruschi erano sardi o di origine sarda:"Reges soliti sunt esse Etruscorum,qui Sardi appellantur.Quia Gens etrusca,Horta est Sardibus (sono soliti essere re degli Etruschi coloro che si chiamano Sardi.Quindi la gente etrusca è originaria dai Sardi)".Plutarco invece sosteneva che gli Etruschi erano ritenuti coloni degli abitanti di Sardi" (tratto da Wikipedia).Erodoto prima di Plutarco scrisse che gli Etruschi erano venuti dalla Lidia,in Asia Minore.La capitale di quell'antico regno (VII secolo a.C.) si chiamava Sardi.

E' un discorso molto complicato,come potete vedere.

www.laportadeltempo.com/Documenti/d...storia_sard.htm

Frau sostiene che a determinare il crollo della potenza nuragica fu un catastrofico tsunami,che sommerse il Campidano.
.
Insomma,ci sono dei punti in comune fra le vicende raccontate da Platone e le vicende storiche della Sardegna nel 1000-1200 a.C. ... solo che un sacco di altre cose non tornano affatto.Per esempio:

1) La pianura del Campidano,che dovrebbe essere la piana quadrilatera di Atlantide,ha delle misure enormemente inferiori a quelle tramandate da Platone:"... Lunga 3000 stadi sui due lati e al centro 2000 stadi dal mare fin giù".Uno stadio greco equivale più o meno a 178 metri.
2) Atlantide abbondava di elefanti.Nel 1000-1200 a.C. di questi animali in Sardegna non ce n'era neanche l'ombra.
3) Atlantide sparì fra le onde del mare in mezzo a diluvi e terremoti;la Sardegna,per fortuna,non ha avuto una sorte del genere.Frau per risolvere il dilemma teorizza che un gigantesco tsunami abbia devastato,allagato,sommerso e sconvolto il Campidano e la Sardegna meridionale,rovinando molti nuraghi,ma non è ancora riuscito a mostrare prove decisive.Diversi studiosi negano che in passato la Sardegna sia mai stata colpita da una simile sciagura.
4)I costruttori dei nuraghi,stando alle nostre attuali conoscenze,non praticavano la scrittura,gli Atlantidei sì."... Il toro che riuscivano a catturare,lo conducevano davanti alla colonna e lì,sulla cima di questa,lo sgozzavano proprio sopra l'iscrizione.Sulla stele,oltre alle leggi,v'era inciso un giuramento che lanciava terribili anatemi contro i trasgressori [Platone]".
5)Nel racconto di Platone non c'è nulla che richiami alla memoria i nuraghi della Sardegna,queste torri così caratteristiche dell'isola e così numerose visto che se ne contano circa 8000.

"Ma in seguito si verificarono immensi terremoti e cataclismi,al sopraggiungere di un sol giorno e di una notte tremenda [...] l'isola Atlantide s'inabissò nel mare e sparì:ecco perchè,anche ora,quel mare risulta ormai inaccessibile e inesplorabile,essendoci l'ostacolo del fango dei bassifondi che l'isola depositò inabissandosi [...] era a quel tempo più grande della Libia e dell'Asia,mentre adesso,sommersa dai terremoti,è una melma insormontabile che impedisce il passo a coloro che navigano da qui per raggiungere il mare aperto,per cui il viaggio non va oltre [Platone]".

A parte i bassifondi del Canale di Sicilia,si fa fatica a far collimare queste descrizioni con la storia geologica e le attuali condizioni geomorfologiche della Sardegna.

Come è già stato ricordato in altri post,il termine "ISOLA" in greco antico non sempre indica un'isola come la intendiamo noi,ma può anche esser usato per indicare un terra che si trova presso l'acqua o soggetta ad alluvioni.

Altri studiosi hanno teorizzato che Atlantide si trovasse sempre in Sardegna ma non in epoca nuragica bensì nel 10.000 a.C. circa,quando il territorio sardo era unito alla Corsica E FORMAVA l'ISOLA SARDO-CORSA.Vi fiorì una misteriosa civiltà?L'innalzamento fino a 120 metri circa del livello marino,dovuto al progressivo scioglimento dei ghiacciai,causò la sommersione di vari tratti di costa e delle valli verdeggianti situate nelle Bocche di Bonifacio,creando due isole separate da un piccolo stretto di mare

atla04_g
Da notare la distesa pianeggiante quasi perfettamente rettangolare del Campidano.

www.edicolaweb.net/atla01_g.htm
www.edicolaweb.net/atla02_g.htm
www.edicolaweb.net/atla03_g.htm
www.edicolaweb.net/atla04_g.htm
www.edicolaweb.net/atla05_g.htm
www.edicolaweb.net/atla06_g.htm
www.edicolaweb.net/atla13_g.htm

http://edicolaweb.net/stren06s.htm
www.edicolaweb.net/stren06a.htm

Tuttavia,anche qui ci sarebbero diverse obiezioni da fare ...

I fenomeni sismici in Sardegna:
CITAZIONE
Le testimonianze di terremoti in Sardegna sono rare.
Una scritta sulla pietra nell'antisacrestia della cattedrale di Cagliari ricorda un sisma verificatosi nel 1616.
Un leggero sisma viene riportato dagli storici nel 1771:si sa soltanto che si è verificato nella parte meridionale dell'isola.
Il primo terremoto riportato dall'Istituto Nazionale di Geofisica risale al 1838.Gli effetti furono misurati con la scala Mercalli soltanto in seguito,in quanto non esistevano strumenti per misurare la magnitudo,e stabilirono un record per i sismi nell'isola:sesto grado.
Nel 1870 una scossa di 5° grado Mercalli partì da Ittireddu,nel Goceano,nella parte centro-settentrionale dell'isola.
Il 13 novembre del 1948 ancora un sisma del 6° grado della scala Mercalli con epicentro in mare,nelle acque del Canale di Sardegna,verso la Tunisia.
Nel 1960 vi fu un terremoto di 5° grado della scala Mercalli con epicentro nei dintorni di Tempio.
Nell'agosto del 1977,causato dal vulcano sottomarino Quirino,il terremoto fu registrato nelle vicinanze di Cagliari.

fonte: https://digilander.libero.it/emcalvino/sism...timonianze.html

Edited by onussen - 18/5/2013, 15:37
 
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onussen
view post Posted on 21/4/2005, 09:04





In Sardegna esiste un'antica leggenda molto interessante:quella della TIRRENIDE.

www.gotosardinia.com/nascita_della_sardegna.htm

www.edicolaweb.net/oc03f04g.htm

www.circei.it/pagina-29.html

Edited by onussen - 29/5/2012, 09:19
 
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onussen
view post Posted on 21/4/2005, 09:46




Lo straordinario sito nuragico di Barumini:

http://it.wikipedia.org/wiki/Su_Nuraxi

Al di là dei nuraghi,è da evidenziare la presenza in Sardegna di COSTRUZIONI MEGALITICHE analoghe a quelle che si trovano in alcune zone dell'Europa.

www.croponline.org/sardegna.htm

CITAZIONE
il territorio europeo è disseminato di realizzazioni megalitiche spettacolari ed enigmatiche.Il numero di tali imponenti monumenti in pietra è elevatissimo ed esistono numerosi siti che sono poco noti al grande pubblico,ma che non hanno nulla da invidiare alle località più celebri,e meglio sfruttate turisticamente.

I megaliti sono,come dice il nome,delle strutture formate da pietre enormi;infatti l'espressione deriva dal greco megas,grande,e lithos,pietra.Possono presentare forme e strutture differenti,però,essenzialmente,possiamo ricondurre tutti i megaliti ad alcuni tipi fondamentali che esamineremo in dettaglio.Il megalite più semplice e più diffuso è il MENHIR,una pietra grezza e appena abbozzata,infissa nel terreno.Il nome deriva dal bretone MEN (pietra) e HIR (lunga).

Tuttavia,localmente,possono sopravvivere altre espressioni per indicarli,quali l'arcaico PEULVEN,diffuso in Bretagna,o il termine MONACO,usato in Corsica.Si rinvengono molti tipi di menhir,di dimensioni,funzioni e forme diverse.Alcuni possono presentare un'altezza di pochi decimetri,altri possono ergersi sul terreno per una decina di metri.Il Grand Menhir Brisè,che si trova in Bretagna,è attualmente abbattuto e spezzato in quattro parti,ma,all'origine,doveva superare i 20 metri di altezza.Esistono,ancora eretti,menhir di notevole altezza:quello inglese di Bridlington (Yorkshire) di 7,5 metri,e quello bretone di Kerolas (Finistère),che supera i 12 metri.

Si attribuisce il nome di stele a una pietra eretta larga e sottile,spesso lavorata e decorata.Le stele vengono definite antropomorfe quando sono lavorate in modo tale da presentare un profilo che vuole rappresentare una figura umana.Il nome di allineamento è riservato ad una serie di menhir,o più raramente di stele,disposti su una o più file.I nomi più noti sono quelli bretoni,ma ne esistono in Scozia,in Irlanda,in Sardegna e in Valle d'Aosta.

A volte i menhir vengono disposti in circolo,a semicerchio o a ellisse,e allora si attribuisce a tali strutture il nome di CROMLECH.Il nome viene dal bretone croum,curva,e lech,pietra sacra.Il più grande è quello di Avebury (Wiltshire) che presenta un diametro di oltre 360 metri.Il più noto cromlech italiano è quello del passo valdostano del Piccolo San Berrnardo.Talvolta i cromlech possono presentare lati rettilinei,come nel caso di quello rettangolare di Crocuno (Bretagna).

Il secondo tipo fondamentale di megalite è il DOLMEN.Un dolmen è formato da più lastre:un certo numero di esse è infisso nel terreno,in modo da fare da sostegno a una o più tavole di copertura.Nella sua forma più semplice è formato da tre lastre verticali (pilastri o ortostati) che ne sostengono una quarta (tavola).Il nome viene dal bretone DOL,tavola,e MEN,pietra.I Dolmen possono essere anche molto elaborati.

fonte: http://web.tiscali.it/celticworld/megaliti.html

www.hotelsugiganti.com/giganti.htm

www.ilportalesardo.it/archeo/percorsi/janas.htm

Oltre alle Domus de Janas e alle Tombe dei Giganti,la Sardegna ospita MENHIR e DOLMEN.

Edited by onussen - 29/5/2012, 09:27
 
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onussen
view post Posted on 21/4/2005, 10:07




Elefanti nani(presenti in Sicilia,Sardegna ed isole mediterranee):


image

CITAZIONE
Gli elefanti nani sono membri preistorici dell'ordine Proboscidea,che,tramite il processo di speciazione allopatrica,sono andati evolvendosi riducendo la taglia rispetto alla specie da cui si sono originati.Resti di fossili di elefanti nani sono stati rinvenuti su varie isole del Mediterraneo:Cipro,Malta,Creta,Sicilia,Sardegna,Dodecanneso,Cicladi [...].

Tratto dal link http://it.wikipedia.org/wiki/Elefante_nano
CITAZIONE
Il Mammut sardo è un mammifero simile ad un piccolo elefante vissuto in Sardegna durante il Pleistocene.E' specie endemica e viene ipotizzato che discenda dal Mammuthus Trogontherii.

Tratto dal link http://it.wikipedia.org/wiki/Mammuthus_lamarmorae

Edited by onussen - 2/2/2010, 16:00
 
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Jim75
view post Posted on 22/4/2005, 11:12




ok abbiamo espresso tante delle innumerevoli teorie. Ma c'è un dato che io ritengo fondamentale per la ricerca e che molte di queste teorie, per quanto valide sotto altri punti di vista, non considerano.

Platone dice che l'isola si trovava AL DI LA di quel mare che, a causa del disfacimeno della stessa e delle successive catastrofi, ai suoi tempi (400 ac a 30 anni) non è navigabile, o raggiungibile.
Bene, abbiamo le carte di Eratostene (250 ac a 30 anni), il primo atlante veramente dettagliato, che è di appena un secolo successivo e ci mostra la linea costiera praticamente identica a quella attuale. Forse 10-15 metri in meno di ora.

Quale è questo tratto di mare che impedisce di andare oltre (quindi, suppongo) nemmeno aggirabile)?
 
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onussen
view post Posted on 22/4/2005, 16:04




ERATOSTENE:

https://digilander.libero.it/capurromrc/000000ecumene.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Eratostene_di_Cirene

"L'isola era piu' grande della Libia e dell'Asia riunite E I NAVIGATORI ALLORA POTEVANO PASSARE DA QUELLA ALLE ALTRE ISOLE, E DALLE ISOLE A TUTTO IL CONTINENTE OPPOSTO, che costeggiava QUEL VERO MARE [...] accaduti GRANDI TERREMOTI E INONDAZIONI, nello spazio di un giorno e di una notte tremenda, e similmente scomparve l'isola Atlantide assorbita dal mare; PERCIO' ANCORA QUEL MARE E' IMPRATICABILE ED INESPLORABILE, ESSENDO D'IMPEDIMENTO I GRANDI BASSIFONDI DI FANGO, CHE FORMO' L'ISOLA NELL'INABISSARSI [...]" (Platone).

Un'isola che affonda tra le acque ... un mare,prima navigabile,che diviene ostile e inaccessibile ... uhm ...

Tratto dal link www.francescosantoianni.it/Atlantide.htm:
CITAZIONE
Fu nel maggio 1969 che il mondo ebbe notizia del ritrovamento delle vestigia di Atlantide.Nei fondali di Bimini,presso l'arcipelago delle Bahamas,l'archeologo Manson Valentine aveva identificato quella che pareva una strada;costruita da enormi blocchi di roccia,perfettamente incastrati,correva rialzata sul fondo sabbioso per qualche centinaia di metri ed era simile ad un saché,la strada cerimoniale dei Maya.

Ancora oggi,gli accademici sono divisi sulla interpretazione da dare a quei resti.Secondo alcuni,sarebbe una,pur inconsueta,formazione geologica;secondo altri,la testimonianza di una civiltà estremamente progredita dal punto di vista tecnologico:Atlantide."Un tempo,al di là dello stretto che voi chiamate Colonne d'Ercole si trovava un'isola,più grande dell'Asia e della Libia messe insieme,e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte [...]

Quest'isola di nome Atlantide [...] nel giro di un giorno e di una notte terribili,scomparve negli abissi
.I frammenti del testo di Platone (scritto intorno al 340 a.C.,e che riporta una storia tramandata da Solone,il quale,a sua volta,l'aveva appresa dai sacerdoti egizi),così come sono giunti a noi,occupano meno di 20 pagine stampate;eppure,fino ad oggi,sono più di 25.000 i libri nei quali si cerca di decifrare il mistero di Atlantide e della catastrofe che ne avrebbe provocato la scomparsa.

Le ipotesi sono le più diverse:Atlantide sarebbe da localizzarsi in Svezia,secondo Olaus Rudbeck;in Sudafrica,secondo Gaspar Kirchmair;nel Mar Glaciale Artico,secondo Silvain Bailly;in Armenia,secondo Desliles de Sale;al largo di Cadice,secondo Adolf Schulten;a Ceylon,secondo Byron de Prorock;nell'isola di Santorini,secondo Angelos Galanopulos...Altrettanto numerose sono le ipotesi sulla sua scomparsa:una immane eruzione vulcanica,un maremoto,l'impatto con un meteorite,un attacco militare,addirittura una esplosione nucleare [...] Secondo altri invece - primo fra tutti Aristotele - il racconto di Atlantide sarebbe una invenzione di Platone,o un'esagerazione determinata da una cattiva traduzione del testo.

http://web.tiscali.it/curiosandomax/storia...a/atlantide.htm

http://web.genie.it/utenti/m/mysteryworld/...d/atlantid.html

Edited by onussen - 29/5/2012, 22:37
 
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onussen
view post Posted on 22/4/2005, 17:14




Ora come ora è di moda Sergio Frau,però non sarebbe male discutere anche l'ipotesi cretese e quella antartica.Credo sia opportuno creare dei thread appositi.

Intanto,eccovi un link interessante:

www.daltramontoallalba.it/civilta/i.../imperomare.htm

Edited by onussen - 24/5/2012, 19:00
 
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Jim75
view post Posted on 22/4/2005, 19:40




CITAZIONE
"L'isola era piu' grande della Libia e dell'Asia riunite E I NAVIGATORI ALLORA POTEVANO PASSARE DA QUELLA ALLE ALTRE ISOLE,E DALLE ISOLE A TUTTO IL CONTINENTE OPPOSTO,che costeggiava QUEL VERO MARE.....accaduti GRANDI TERREMOTI E INONDAZIONI,nello spazio di un giorno e di una notte tremenda,e similmente scomparve l'isola Atlantide assorbita dal mare;PERCIO' ANCORA QUEL MARE E' IMPRATICABILE ED INESPLORABILE,ESSENDO D'IMPEDIMENTO I GRANDI BASSIFONDI DI FANGO,CHE FORMO' L'ISOLA NELL'INABISSARSI....."

Sinceramente non ho capito se non hai capito il mio intervento o cosa altro... Ho solo chiesto, secondo voi, quale è quel tratto di mare impraticabile ancora ai tempi di platone, quindi anche oggi (metro + metro -)
Il Timeo e il Crizia credo che qui lo sappiamo un po' tutti a memoria, comunque dal tuo riporto sottolineo ciò a cui mi riferivo, per chiarezza.

PS. La mia domanda è abbastanza retorica, perchè non c'è nel mediterraneo un tratto di mare di passaggio dai fondali talmente bassi da essere impraticabile a parte il sottocosta libico-tunisino. Oltre gibilterra, pure, a parte qualche secche presso le azzorre assolutamente aggirabile che non impedisce il proseguio.

PS2 onusseun, le carte postate sono interpretazioni o riproduzioni semplicistiche. Per chiarezza, esistono ancora le tabule mundi di Eratostene assai dettagliate da cui realmente si evince il livello del mare considerando e raffrontando tutte le città costiere e le piccole isole. Ne posterò alcune appena possibile.

Edited by Jim75 - 22/4/2005, 20:42
 
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onussen
view post Posted on 23/4/2005, 18:27




Mi dispiace per le carte di Eratostene,ma su internet non ho trovato di meglio...

Piuttosto,vediamo se si riesco a indovinare quello che vuoi dire circa "IL MARE IMPRATICABILE ED INESPLORABILE,ESSENDO D'IMPEDIMENTO I GRANDI BASSIFONDI DI FANGO,CHE FORMO' L'ISOLA NELL'INABISSARSI" ... dunque l'Atlantide finì sott'acqua con le conseguenze sopra descritte ... forse dobbiamo cercare una PALUDE ... Superiamo il complesso geografico formato dallo stretto dei Dardanelli (Ellesponto) e dal Bosforo,forse una delle primitive colonne d'Ercole,e finiamo nel MAR NERO.

http://it.wikipedia.org/wiki/Bosforo

http://it.wikipedia.org/wiki/Dardanelli

http://it.wikipedia.org/wiki/Mar_Nero

Alcuni eruditi dell'antichità chiamarono Atlantico il Mar Nero?

CITAZIONE
Nelle Storie (I,203) [Erodoto] scrive chiaramente che per "mare Atlantico" si intende il Mar Nero!

Leggiamo per intero,perchè ne vale la pena:"Il Caspio è un mare a sè,che non comunica con l'altro,poichè,nell'insieme,il mare che percorrono con le loro navi i Greci,quello che è denominato Atlantico oltre le Colonne d'Ercole e quello Eritreo costituiscono un mare unico".Siccome è fuor di discussione che ai tempi di Erodoto "il mare che percorrono con le loro navi i Greci" non poteva esere l'attuale Ocano Atlantico è giocoforza ritenere,anche per la contiguità con il Mar Caspio,che il Mar Nero fosse il vero Atlantico,il mare di Atlante,cioè il luogo posto ai confini del mondo conosciuto settentrionale ove si pensava che Atlante sorreggesse la volta del cielo!

E quindi anche le Colonne d'Ercole non potevano che essere o i Dardanelli o il Bosforo!

Quest'ultima interpretazione venne fatta propria anche da un celebre commentatore di Virgilio,Servio:"Passiamo per le Colonne d'Ercole nel Mar Nero oltre che in Spagna!"Volendo dare un credito storico alle affermazioni che Platone fece mezzo secolo dopo l'Atlantico e le Colonne d'Ercole sarebbero da tutt'altra parte!Ancora Erodoto (IV,49) ci informa che uno degli affluenti del Danubio,l'odierno Taban,nella penisola balcanica,si chiamava Atlante ... e il Danubio si getta nel Mar Nero.

fonte: www.scribd.com/doc/57006119/Atl-an-Tide

Un tempo si appellava PONTO EUSINO ... in questo mare vengono ambientate le mitiche vicende degli Argonauti che,partiti a bordo di navi dalla Grecia e capeggiati da Giasone,raggiunsero la Colchide,un regno situato nell'attuale Caucaso (grosso modo nell'odierna Georgia),alla ricerca del VELLO D'ORO.

http://it.wikipedia.org/wiki/Colchide
http://it.wikipedia.org/wiki/Georgia
http://mapsof.net/map/physical-map-of-georgia#.T9y_6lLA29s

"Inoltre la Georgia [la Colchide,la terra dell'oro] POTREBBE IDENTIFICARSI CON L'ATLANTIDE leggendaria ed essere l'ambiente di certi miti generalmente associati invece con l'estremità occidentale del Mediterraneo,come il Giardino delle Esperidi e altri [...]".
Da "La civiltà dell'Oriente:storia,letteratura,religioni,filosofia,scienze e arte" di Giuseppe Tucci.

"La leggenda narra che Giasone si fece costruire una nave,l'Argo,in grado di trasportare lui e altri 49 giovani e avventurosi marinai greci,passati alla storia con il nome di Argonauti.Dopo varie peripezie riuscirono a raggiungere il regno della Colchide e,risalito il fiume Fasi (l'attuale Rioni),furono ricevuti da re Eete nella sua capitale (forse VANI o KUTAISI) [...] Il Vello d'Oro trae origina da una tradizione delle regioni montane della Georgia:nello Svaneti e nel Racha la gente cercava l'oro nel fiume stendendo tra le rocce delle pelli di pecora dove andavano a depositarsi le minuscole pepite trasportate dall'acqua.La cosa sorprendente è che questa tecnica è ancora oggi in uso nel Caucaso".
Da "Georgia,Armenia e Azerbaigian" di John Noble,Michael Khon e Danielle Systermans

http://en.wikipedia.org/wiki/Vani
www.fitzmuseum.cam.ac.uk/gallery/goldenfleece/about.html
www.lsa.umich.edu/kelsey/fieldwork/...publicofgeorgia

Questi miti adombrano probabilmente le prime spedizioni navali fatte in quel mare dai Greci micenei (o Achei,quelli della guerra di Troia per intendersi) ... ebbene a nord del Mar Nero e in comunicazione con esso tramite un canale c'è IL MAR D'AZOV,CHE GLI ANTICHI GRECI CHIAMAVANO PALUDE MEOTIDE.

Di forma approssimativamente triangolare,lungo 340 Km e largo 135 km,questo specchio d'acqua è circondato da coste basse,orlate di lagune e limacciose,alcune delle quali a volte rimangono prive d'acqua e ricoperte di fetido fango.

Si trova lontano dal Bosforo.

user posted image

http://it.wikipedia.org/wiki/Stretto_di_Kerc

http://it.wikipedia.org/wiki/Mar_d'Azov

http://it.wikipedia.org/wiki/Meozia

http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=2424

http://it.wikipedia.org/wiki/Crimea

Guardandola bene,la Crimea è quasi un'isola ...

L'Ucraina: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Ukraine_topo_en.jpg

http://it.wikipedia.org/wiki/Ucraina

Cito alcuni brani tratti da Wikipedia:"Nell'antica Grecia era conosciuto come Lago Meotiano,Mare Meotiano o "Palude Meotide" (anche in Tacito),dal nome degli antichi abitatori di queste rive,i "Meoti" [...] I fiumi principali che sfociano nel Mar d'Azov sono il Don e il Kuban,questi fanno sì che le acque del mare abbiano una salinità relativamente più bassa in ceti punti,inoltre trasportano in mare grosse quantità di limo.Il Mar d'Azov è il mare meno profondo del mondo,con una profondità massima di soli 13 metri;in effetti,dove il limo si è accumulato come nel Golfo di Taganrog,la profondità media è inferiore a 1 metro.Le correnti prevalenti del mare sono in senso antiorario;le maree sono variabili ma possono arrivare a oltre 5 metri.In inverno grandi porzioni del mare sono coperte dal ghiaccio.Nel Mar d'Azov vi sono diverse isole,sono vicine alla costa,basse,ma soprattutto molto piccole".

No.

Mi sa che non ci siamo.

Edited by onussen - 20/3/2013, 01:26
 
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Jim75
view post Posted on 23/4/2005, 20:53




CITAZIONE
Mi dispiace per le carte di Eratostene,ma su internet non ho trovato di meglio....
Piuttosto,vediamo se riesco a indovinare quello che vuoi dire

Nemmeno io in internet ho mai trovato quelle carte. Appena posso scansiono le copie stampate su qualche libro che ho e le posto.
In merito a ciò che voglio dire, non è che intenda fare indovinelli. Se sono sicuro di qualcosa lo dico e basta. Invece, cercavo proprio di invitare voi tutti interessati a cercare questo punto fermo, questa zona che teoricamente dovrebbe tuttora essere simile a quanto descritto.
Ottima la tua deduzione sulla palude Meotide, ad esempio. Altre paludi un tempo comunicanti col mare e che mi sovvengono sono: Chott ed Jerid, Tunisia e la depressione Marmarica, sotto Cirene, in Libia. Nonchè tutta la costa libico-tunisina come già accennato, ma che non corrisponde ad un passaggio come descritto da Platone.

Altra cosa, se vi interessa ho redatto una siintesi del Timeo e Crizia mantenendo solo le info riguardanti la geografia e morfologia dei territori e l'esatta traduzione dal greco antico dei diversi termini che sono stati sempre tradotti in italiano come "mare". E' importante, infatti, sapere che gli antichi usavano 3 modi di chiamare mare: Thalasso = genericamente "il mare", Pelago = mare aperto, senza riferimenti nautici e Ponto = mare chiuso (vedi ponto eusino il mar nero) o cmq attraversabile grazie a tappe o riferimenti quali isole (come il mare egeo).

Essenziale infatti considerare che all'epoca non compivano traversate se non per causa maggiore o sventura, come Ulisse insegna, ma sempre sotto costa o sicuri di non poter andar troppo fuori rotta, come tra le decine e decine di isole nell'Egeo.
Per questo le mappe non tenevano molto in considerazione dei contorni reali delle terre (che non potevano avere senza la visuale aerea), erano assai grossolane, ma erano un susseguirsi di località o riferimenti costieri.

Quindi, anche cercando Colonne e stretti... immaginiamo sempre di arrivare da un lato o dall'altro, a livello del mare e non in volo. E' tutto così diverso.
 
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Jim75
view post Posted on 23/4/2005, 21:10




Sempre troppo in volo, ma per me già più indicativo di una cartina arrivo ad ottenere questi con l'atlante 3d, Canale di Sicilia provenendo dalla Libia e Scilla-Cariddi provenedo da Napoli:

Attached Image: canale1.jpg

canale1.jpg

 
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Efesto88
view post Posted on 24/4/2005, 00:54




Forse . . . le colonne d'Ercole sono Etna e Aspromonte, molto alti e utili se si pensa che Eracle sia passato di lì ,se ci si basa dalla mia concezione di trinacria, giardino perfetto delle esperidi, prospero come Atlantide sotto un punto "vegetale", ma privo del suo potere e dei metalli, il luogo ideale per far camminare Atlante dal Nordafrica, attraverso il mare, per poi arrivare al giardino nella terra proprio davanti (sbaglio forse? Chissà).

Se le colonne sono loro(secondo un punto di vista egizio all'incirca), davanti ad esse vi è l'Italia!
Così le alpi proteggerebberoper tre lati la pianura soggetta ad alluvioni (parafrasando, circondata da tre lati da monti altissimi celebrati per la loro imponenza, essebdi una nesos, ovvero isola o luogo alluvionale).

Quindi (scusate l'onnipresente follia) all'incirca Milano sarebbe l'antica Atlantide o una città costruita secondo qualche antico schema( BUM ,l'ho sparata grossa).

Mmmm. . . . però Italia e pianura padana soprattutto sarebbero solo la città di Atlantide ... e se l'Europa fosse il continente d' Atlantide? Direi che i Traci sono una bella rivelazione, vediamo se voi riuscite a trovare qualche fondamento alle mie congetture . . . .
 
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Jim75
view post Posted on 24/4/2005, 11:06




CITAZIONE
Quindi (scusate l'onnipresente follia) all'incirca Milano sarebbe l'antica Atlantide o una città costruita secondo qualche antico schema( BUM  ,l'ho sparata grossa).

No va bene la sparata ; si riallaccia a quanto detto prima sull'ipotesi della pianura adriatica che altro non sarebbe che un prolungamento di quella padana.

Il fatto di isola/terra alluvionale, però, in teoria decade quando Platone fa dire che "l'intero territorio è a picco sul mare"
e attraverso quali altre isole si raggiunge il continente opposto che è invece attaccato?

Non sarebbe cmq milano, ma al limite rimini o giù di li la capitale, essendo a 8 km dalla linea cosiera.

Questi erano i primi "contro" che mi sovvengono. Tra i primi "pro" il fatto che bastano veramente pochi metri di mare in più che si allaga tutta la pianura padana e che questa è piuttosto grande e che le Alpi sono indubbiamente le montagne più alte dell'occidente mediterraneo.
 
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Jim75
view post Posted on 24/4/2005, 11:37




Dalla più grande alla più piccola: Pianura padana venendo dalla Grecia, Livello del mare a +20 metri, Interessante canale naturale rettangolare che si evidenzia a +7 metri: sale da Rimini in linea con la costa adriatica, angola circa ad Ostiglia e prosegue verso Venezia...

Attached Image: padania.jpg

padania.jpg

 
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