A dire il vero mi sorprende molto che nessuno tra tutti quelli che han letto questo thread (17 fino adesso) nessuno abbia ancora intuìto la straordinarietà di questa trovata...
Ma avete guardato bene il filmato? O l'avete scorso superficialemente per poi trarre solo conclusioni affrettate?
La quasi totalità dei graffitari, cittadini e non, altro non fa che ricoprire pareti con scritte più o meno arzigogolate, disegni, insulti, dichiarazioni ecc, ecc., la vera novità in quel filmato è che la persona ripresa non fa altro che
cancellare lo sporco dal muro, cioè asportare selettivamente zone di incrostazione e polvere dai pannelli forati montati nelle pareti interne della galleria.
Anche questa è una forma d'arte e bisogna ammettere che nonostante la difficoltà di non poter disporre di colori e non avere molta scelta sui materiali da usare, l'artista in questione possiede davvero un talento naturale.
Ma il punto è questo: l'intento è quello di costringere i sindaci e le istituzioni a pulire le pareti così "graffitate", quella specie di nero che si vede nel filmato non è altro che una vera e propria incrostazione di smog depositato da anni e anni di assoluta noncuranza verso la pulizia e il decoro della struttura.
Se si fossero limitati a chiedere la pulizia dei pannelli molto probabilmente sarebbero passati altrettanti anni e inoltre nessuno tra quelli che attraversano la galleria si sarebbe interessato alla cosa. Problema molto comune nelle città, che crea squallore, attenta alla salute della gente e crea malumore, oltre che essere di pessimo esempio.
L'opera artistica dell'autore del filmato, rappresentante miriadi di teschi, era un chiaro messaggio rivolto tanto alla gente quanto alle istituzioni, come lo era l'incredibile contrasto tra il nero profondo dell'incrostazione rispetto al chiaro sottostante. Come dire che quello sporco oltre che brutto a vedersi e segno di incuria e menefreghismo totale era anche fonte di pericolo per la salute, essendo un pericolosissimo concentrato di piombo e polveri sottili, la più consistente causa di malattie e morte nelle grandi metropoli. Probabilmente simboleggiavamo anche tutti i morti causati proprio dallo smog durante il secolo della rivoluzione indistriale, dove il Brasile (probabile Paese ove si svolge la vicenda) rientra tra le nazioni più inquinate del mondo. Anche per questo l'autore portava una maschera antigas, per non respirare la polvere che inevitabilmente si solleva asportandola dai pannelli.
Comica è la scena in cui una macchina della polizia interviene sul posto soltanto per rendersi conto di non poter fare nulla per impedire al "graffitaro" di continuare la sua opera di denuncia sociale, questo perchè di fatto non sta sporcando ma anzi sta ripulendo (anche se a modo suo) le pareti della galleria.
Nulla tranne che chiamare un'autobotte per lavare via il nero dai pannelli, con grande soddisfazione dell'artista che paradossalmente accoglie di buon grado la "distruzione" della sua opera, il cui intento era proprio quello di costringere il comune a fare il suo dovere.
Capito ora????
un po' un'evoluzione del classico "lavami" scritto sulle automobili sporche... 