Posts written by oro

Si. Forse più che il depresso direi l'ansioso. Comunque una occupazione faticosa a contatto con la natura, diciamo così, giova a depressi e ansiosi e direi a tante problematiche di salute.

Un altro consiglio è terra, vanga, zappa, badile, forcale, carriola.

Ed è un consiglio saggio, a mio avviso, poi ognuno lo prenda come vuole.

Buona idea.

Comunque la guarigione vera e propria è un obiettivo certamente da ricercare ma ambizioso, si può raggiungere ma si deve procedere per gradi, non succede di colpo, cominciare dai sintomi, valutare gli aspetti dietetici, nutrizionali, di vita interiore, emozioni, quindi aspetti fisici e psichici, si procede un passo per volta, senza fretta, si sale un gradino alla volta, ci saranno momenti di riacutizzazione, di aggravamento, di fatica e di scoraggiamento, prima che la ripresa divenga costante fino ad ottenere il recupero di un buono stato di salute.
E' necessario concedersi tempo, senza perdere la fiducia.

Ah ecco. Se la vite non fà niente prova con il bullone e dado autofilettante, dovrebbe riuscire ad ancorarli al cuoio capelluto, via

Si la liquirizia, se non per necessità acute, non è un idoneo riequilibrante pressorio. Ci sono però mezzi efficienti, occorre riequilibrare il sistema neuroendocrino, con un occhio a tiroide e surrenali.

Il testo Bhagavadgītā l'è un pò pesantuccio, l'è, per iniziare, ma si può comunque dargli una occhiata.

Sempre meglio (per carità, non è che mi stiano antipatici gli autori) delle letture pseudomistiche, pseudoromanticaleggianti, pseudospirituali, pseudopedagogiche dei tanti pseudoguru e pseudomaestri che si trovano in commercio, però sono pesantucce come letture, serve avere un testo che sia anche degnamente, saggiamente e coerentemente interpretato, aiuta a capire.

Per i chinoni, essi devono seguire un preciso schema terapeutico, ecco perché il fai da te con essi può rivelarsi pericoloso, l'attività di questi rimedi è importante e potente, per cui non utilizzateli se non con molto raziocinio.

Datemi retta che ne ho visti di davvero completamente inabili a causa dell'ansia patologica, che è cronica e molto invasiva, specialmente quando è associata al disturbo di panico cronico, è una condizione molto grave in cui un riequilibrio attraverso una terapia farmacologica è molto razionale.
In queste condizioni non si riesce a controllare nulla, respiro, pensiero, prima occorre riportare un poco di calma, sia pure chimica.

Chiaro che si tratta di casi limite, pur non così rari.

Se vuoi alzare la pressione basta liquirizia, che è anche antivirale.

Si Skorpinia, la mia frase era riferita al post di Flipperina in cui faceva notare che non è facile prendersi a carico la propria vita quando si è praticamente costretti a letto o gravemente limitati da un problema che può essere la Fibromialgia, un'artrite o simili, mentre io mi riferivo alla sola ansia.

Ma qui si parla di ansia.

Questo significa che non si può guarire? No, significa solo che si può guarire ma con i giusti mezzi e le adatte strategie, senza escludere niente di quel che può essere utile solo per una visione distorta, spesso dovuta solo a fobie, timori e terrori privi di fondamento, e significa quindi valutare anche le terapie farmacologiche, dove siano razionali.

Ora saluto che devo andare.

Suggestivo ma, purtroppo, semplicistico. Una volta che la malattia si sia instaurata il significato è che quegli organi e quelle funzioni sono compromesse, ciò comporterà risposte inadeguate a qualsiasi terapia semplicisticamente definita "detossinante", come usano nel settore del naturale.
Ricondurre a buona funzionalità quegli organi prevede interventi che abbiano un effetto farmacologico e certo non solo "salutistico", siano pure attuati attraverso strategie biologiche ma devono avere un reale significato fisiologico basato sul contesto patologico.

Quindi siano glutatione, terapia chelante, vitamine e minerali, farmaci di supporto a basso dosaggio, come un Synachten, prodotti veri e non acqua sporca come risulterà la maggior parte dei fitoterapici in questi casi gravi, sia una Miscela di Retinoidi, necessita una potente attività di riequilibrio e di ripristino che con la "detossinazione" (termine peraltro errato e privo di significato scientifico) non può essere raggiunta.

Sono molto d'accordo sulla "lotta" che occorre attuare "verso i fantasmi che abbiamo dentro".
Esistono anche tecniche specifiche, volendo, tratte dalle antiche dottrine, efficaci.

**Delle 2 una: o muori e smetti di soffrire o ti passa tutto e smetti di soffrire.

Sono in ciò concorde, anche se capisco che possa apparire un poco cruda come soluzione, ma deve essere intesa come una "risoluzione", profonda e forte, più che come una "soluzione", tesa alla riconquista del diritto alla propria vita.

Poi, se anche non passa proprio tutto tutto, si tornerà comunque a una vita accettabile che potrà divenire apprezzabile e nel tempo preziosa.

Se si tratta di un vero Disturbo di Ansia, e non di sola ansia generica, affinchè il ghiaccio possa risolverla dovrai scioglierci i ghiacciai interi oppure vivere in un congelatore.
I farmaci opportuni e per il tempo opportuno servono quindi a lasciare al corpo il modo di riequilibrare i circuiti, diciamo così.
E' anch'essa spesso dovuta a infezioni, a mio avviso.
Certamente il disagio psichico/emozionale è profondo, dovrà essere ricercato e su questo si dovrà lavorare.

Comunque il "raffreddamento dei circuiti" è consigliabile, utile.