CITAZIONE (Allievo @ 14/2/2019, 22:35)
Io potrò sbagliarmi su questa cosa, e pongo un argomento di discussione apposta. Però più volte ho meditato, e dopo dei mesi ho pensato che forse stavo giudicando con superbia il gioco postoci da Dio, che forse questo gioco della vita da cui gli yogin hanno cercato di liberarsi, è fatto apposta per farci capire, o per far capire a chi cerca la verità. Ed io credo che non c'è bisogno di annullare se stessi per raggiungere il vero Sé, io credo che nella vita, nella realtà, ci sia già la chiave per l'illuminazione.
Ciao Allievo.
Io sono d'accordo con la tua affermazione qua sopra.
Sono in molti a pensare che sia attraverso il veicolo fisico che maturiamo e acquisiamo coscienza.
D'altra parte se siamo qui un motivo ci sarà e perciò in linea teorica è solo quando avremo appreso appieno il significato della vita, attraverso le vicende personali con esperienze più o meno belle, che saremo in grado di vivere appieno nei mondi superiori.
Fino ad allora abbandoneremo il corpo solo temporaneamente, per restare nei mondi spirituali negli intervalli della vita nella materia: poter rivedere le vite appena passate e gettare le basi delle vite future, in modo da correggere gli errori, provare a migliorare noi stessi o magari pianificare qualche nuova "avventura".
Lo scopo deve essere di tornarci, o non saremmo qui.
Noi siamo "già" divini, qui adesso. Lo spirito esiste anche ora nel corpo.
Ci sono delle filosofie che ammettono la reincarnazione, anzi la ritengono la base delle crescita del mondo.
Ma non la reincarnazione che pensa si possa rinascere mucche, farfalle, lombrichi e così via, la reincarnazione che tendenzialmente ed irreversibilmente porta al miglioramento del veicolo e dell'anima contenuta nel corpo.
L'anima che di volta in volta porta il succo della nuova vita allo spirito.
Queste filosofie dicono che tutto è un ciclo, il susseguirsi degli anni, delle vite, delle ere, e poi più in grande ancora, delle epoche, periodi etc.
Queste dicono che effettivamente anche l'essere umano sta passando per la vita materiale: ha iniziato la fase di immersione della materia ed ora è in un punto di equilibrio in cui sta iniziando la risalita, finché la lascerà una giorno.
Forse gli yogi avevano in mente questo, ma non credo fosse vista da tutti loro come una specie fuga dal corpo.
Così come non è giusto disprezzare il corpo. E' il veicolo più denso, ma è il meglio per la nostra evoluzione.
POi ci saranno anche tanti modi di vedere, ma sembra evidente che se ha un senso essere nella materia, ha anche un senso che devi conoscerla come esperienza, a tutti i livelli, prima di lasciarla per sempre.
eppoi probabilmente se soffriamo e commettiamo degli errori adesso, continueremo a soffrire e commettere errori magari ben più grandi e pesanti negli effetti, in livelli dove tutto è più immediato e ha una portata più estesa.