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"Sindrome da Long Covid", a cui sarebbe opportuno aggiungere anche la "Sindrome da Long Vax", in quanto dare per scontato che si tratti di conseguenze della sola Covid è banale e non scientifico.

La LC-LV può comprendere vari sintomi, da lievi a gravi, tra i quali la stanchezza, facile affaticabilità, e i dolori muscolari e articolari sono i più comuni.

Si comincia ad accennare al coinvolgimento della MCAS (Sindrome da Attivazione Mastocitaria), e si dice che: "Attualmente non è possibile curare la MCAS; si può solo tentare di controllarla abbastanza bene da permettere al paziente di godersi la vita con una qualità ragionevolmente buona".

A parte che il coinvolgimento mastocitario, con un conseguente imponente rilascio di istamina, era chiaro fin dall'inizio di questa "storia pandemica", visti i sintomi, e non solo in LC e LV ma proprio in corso di Covid (parlavo del coinvolgimento mastocitario e istaminico già più di due anni orsono, probabilmente tre) e che era del tutto possibile intervenire con antinfiammatori e antistaminici in via precoce, risolvendo nella maggior parte dei casi il rischio di ospedalizzazione, direi che invece la MCAS nel caso di LC o LV può essere curata, non senza qualche difficoltà, ma si può curarla.

Non è sufficiente intervenire con i farmaci ma è necessario ricorrere alla eliminazione degli alimenti ricchi di istamina e istamino-liberatori, oltre a quelli contenenti glutine, solfiti, tiramina, associando ai farmaci Vitamina D a dosi robuste, eventualmente DAO (diaminossidasi, enzima degradativo dell'istamina), Omega3, e ciò potrebbe già risultare sufficiente.

Si può eventualmente ricorrere ad una indagine sui livelli dell'istamina e della DAO.

Sindrome Alfa-Gal, zecche, IBS.

IBS, “sindrome dell'intestino irritabile”.
Disturbo cronico e ricorrente delle funzioni dell'apparato gastrointestinale. Coinvolge colon e intestino tenue.
Condizione abbastanza conosciuta.

Può però confondersi con la presenza di Sindrome Alfa-Gal. Un discreto numero di sintomi è sovrapponibile.
La Sindrome Alfa-Gal è molto poco nota e molto poco indagata, si tende ad addebitare i sintomi a una IBS o ad altri disturbi, ad altre cause, mentre basterebbe un test del sangue per operare una diagnosi più corretta.
La sindrome alfa-gal (alpha-Gal syndrome, AGS, anche definita come allergia alla carne rossa, allergia alla carne da zecche, allergia all'alfa-gal), si caratterizza per lo sviluppo di anticorpi IgE specifici contro il galattosio-alfa-1,3-galattosio (alfa-Gal), un oligosaccaride presente nelle cellule e nei tessuti dei mammiferi non primati.
La sensibilizzazione primaria ad alfa-Gal avviene solitamente tramite punture di zecca.
La diffusione della sindrome alfa-gal è in aumento e sono implicate diverse specie di zecche.

Sintomi.
I sintomi si manifestano generalmente a distanza di non meno di due ore, molte reazioni compaiono da tre a cinque ore o più dopo il consumo. Molti individui possono non manifestare sintomi ad ogni consumazione di carne rossa, potendo anche trattarsi di quantità, qualità e frequenza.

Sintomi comuni della sindrome possono comprendere:
Prurito, orticaria, gonfiore di parti come viso, labbra, lingua, gola. Respiro con sibili e affannno. Nausea, vomito, diarrea, dolore gastrico. Mal di testa. Starnuti, naso che cola. Possono poi aversi ipotensione arteriosa, tachicardia, vertigini, svenimento.

Alimenti coinvolti:
-carne rossa (ad es. manzo, maiale, agnello, coniglio, cavallo, capra, cacciagione); -interiora (ad es. intestino, cuore, fegato, reni) e altri prodotti derivati dai mammiferi;
-dadi da brodo, sughi confezionati, aromi di prodotti preconfezionati, estratti di carne utilizzati nei condimenti,
-latticini (ad esempio latte, formaggio, yogurt, burro), tonno in scatola (che può essere contaminato da delfino o balene),
-pollo o pesce cotto su una griglia contaminata da carne rossa,
-budello di rivestimento delle salsicce di maiale, grasso di maiale (utilizzato per la cottura e spesso presente in prodotti da forno e hamburger di capriolo) e strutto.
-gelatina, che normalmente deriva dal collagene presente nella pelle o negli zoccoli di grandi mammiferi, ingrediente principale degli orsetti gommosi e dei marshmallow.

Pesce e uccelli sono normalmente privi di alfa-Gal.

In caso di sospetto, sempre utile effettuare un test per le IgE specifiche che utilizza molecole
ricombinanti dell’alfa gal.

L'intenzione è quella di rendere sempre più ampio e stringente l'obbligo del cosiddetto Green Pass, in modo tale da riuscire a vaccinare il maggior numero di persone, anche le più recalcitranti, rendendo in pratica molto difficile se non quasi impossibile svolgere le normali attività quotidiane non solo lavorative ma anche di ricreazione e svago. Se con ciò non riusciranno a raggiungere i loro obiettivi (che sono ben diversi da quello di tutela della salute) passeranno all'obbligo vaccinale.
In linea generale, all'individuo sano non consiglio l'utilizzo di rimedi o integrazioni, probabilmente si rivela più utile prestare attenzione all'alimentazione, evitando cibi e sostanze che possono comportare infiammazione, iperreattività immunitaria. Per chi presenta problemi non gravi di salute può rendersi utile l'assunzione di Vitamina A (vitamina anti-infettiva), vitamina D, vitamina C, non necessitando di dosi spropositate.
Esistono diversi fitoterapici che presentano azione antinfiammatoria e antivirale.
Esistono poi terapie domiciliari (precoci) - che qualche grande "scienziato" ha definito anche recentemente inefficaci e molto dannose, che hanno invece salvato numerose vite.

Si può anche ottenere un ottimo risparmio in quanto a pensioni che non dovranno più essere versate.

Per quanto le tecnologie abbiano avuto progressi anche inaspettati, la reale sicurezza a lungo termine di un vaccino la si ottiene solo dopo lungo tempo. Nel senso che solo tra non pochi anni potremo valutarne la reale efficacia e la sicurezza.

Direi che, a parte un numero imprecisato di persone che vivono con angoscia e panico questa situazione - tra di esse anche alcuni politici, medici e insegnanti - risulta in questo momento davvero eccessivo un diffuso allarmismo, il quale non trova alcuna giustificazione nei dati e nella realtà dei fatti. I motivi vanno dunque ricercati altrove, tra l'altro senza alcuna necessità di entrare in una visione complottistica, poiché si tratta semplicemente di noti interessi che riguardano la sfera economica da un lato e il controllo delle masse dall'altro.

Ora la "scienza" scopre un sacco di cose che nessuno avrebbe mai immaginato. Lattoferrina, Quercetina, come inibitori del virus, 27-idrossicolesterolo. Si spinge perfino ad affermare che la dieta può essere importante anche in casi come questo.
Scoperte straordinarie, novità assolute. Se non fosse che si tratta di informazioni conosciute da decenni.

Ora, certamente si tratta di strategie che, nel caso di infezioni gravi, difficilmente condurranno a risoluzione del problema, più che altro si rendono utili in termini di prevenzione e come trattamento nei casi con sintomi lievi o in associazione a soluzioni più adeguate nei casi più problematici.

Personalmente, ritenendo centrale lo Zolfo, resto in attesa di sviluppi relativamente al farmaco in sperimentazione a base di ciclodestrine e zolfo, appunto, che mi ispira ben più di qualsiasi altro farmaco, sostanza e vaccino.

La PCR (polimerizzazione a catena) è una tecnica di biologia molecolare attraverso la quale ottenere la ripetuta replicazione (amplificazione/moltiplicazione) di frammenti di acidi nucleici. Ciò consente, o dovrebbe consentire, in presenza di malattia infettiva, una diagnosi accurata e precisa. Nel caso di virus a RNA, la normale PCR viene associata o combinata alla retrotrascrizione (RT-PCR), o trascrizione inversa. I cicli di amplificazione sono ripetuti, anche numerose volte. Diciamo quante volte risultino necessarie.
Un risultato positivo ottenuto con un ciclo alto, cioè con un numero elevato di amplificazioni (25-30-40 od oltre, fino a 50) difficilmente indica un individuo che, anche se potenzialmente positivo (potenzialmente, poiché esiste anche la seria possibilità di ottenere falsi positivi) possa definirsi "contagioso". Il problema sta anche in tale questione.
Identificare un numero elevato di positivi (con ciclo alto) non significa affatto avere riscontro di patologia in atto e ancor meno può significare possibilità di un "contagio" in stile peste, lebbra e colera ai tempi delle latrine a cielo aperto e del bere acqua di pozzanghera.
Quindi, si capisce che si deve fare numero, che più è alto il numero e più denaro si muove, che si tratta di una occasione utile anche a creare il culto di una certa personalità politica, però il minimo della decenza lo si dovrebbe avere.

L'essere umano vive di molte paure, quella della malattia e, in particolare, della morte, è una paura profonda, radicata, destabilizzante ad ogni livello.
Di ciò approfitta la politica, approfitta il potere, approfittano i parassiti.
Le emergenze, in Italia, sono ormai una condizione comune e costituiscono una strategia consolidata per distribuire benefici economici, offrono inoltre la possibilità di ottenere il controllo delle masse.

https://web.uniroma2.it/module/name/Conten...ontent_id/85703

In particolar modo, mi sento di aggiungere, quando associata a Lisozima, e ad alcune vitamine anch'esse dotate di azione "anti-infettiva".

Direi sia bene indagare sulle tue abitudini alimentari, in prima istanza, in quanto non sono poche le sostanze alimentari che possono avere un ruolo patogenetico anche in questo problema. Poi si possono indagare anche altre cause, successivamente, e consigliare rimedi.

Si pensa di poter somministrare il vaccino senza aver effettuato la necessaria sperimentazione.

In pratica, la sperimentazione verrà fatta sul popolo.

Un documento che può servire a fare un poco di chiarezza relativamente al tema dei vaccini antinfluenzali e della loro reale utilità in riferimento a Sars-CoV-2.


“Si comprende dunque che la pregressa vaccinazione non aggiungerebbe nulla di sostanziale a una corretta diagnosi eziologica, che necessita inevitabilmente di effettuare comunque almeno un test rapido, come indicato nel punto 4. per identificare i virus influenzali, e – auspicabilmente con lo stesso tampone – un test RT-PCR per diagnosticare la presenza del SARS-CoV-2 “



https://fioritieditore.com/wp-content/uplo...06/Donzelli.pdf